Turno decisamente favorevole, l’11. giornata di ritorno nel campionato di Serie B Old Wild West, per le cinque formazioni venete. Tra loro, ha perso soltanto la Gemini Mestre peraltro vendendo cara la pelle fino all’ultimo con lo Juvi Cremona (72-77), ora capolista del girone. Le altre hanno vinto tutte: in casa, sabato sera la Belcorvo Rucker SanVe ha battuto per 78-73 la corazzata Bergamo e riagganciato così in terza posizione proprio i Grifoni mestrini (questi restano davanti per gli scontri-diretti) mentre domenica la Civitus Allianz Vicenza si è imposta d’autorità con un palindromo 75-57 sull’Aurora Desio e l’Antenore Virtus Padova è tornata al successo per 87-68 su Crema; di fondamentale importanza infine, nell’ennesima gara decisa in volata, è stata la vittoria della Secis Bc Jesolo per 70-67 sul campo di Olginate. La formazione di Giovanni Teso, così, stacca di quattro lunghezze Bernareggio all’ultimo posto (vista la sconfitta di misura dei brianzoli).

CHI “RIDE”

RUCKER SANVE. La formazione di Marco Mian ha saputo crearsi nel primo quarto, grazie ad un inizio super (14-0) e attaccando bene la zona 2-3 ospite (Verri e Nicoli 5/8 da tre, 12/37 di squadra alla fine), ha saputo crearsi quel “tesoretto” (24 punti segnati) mantenuto poi per tutta la gara, toccando anche il +16 nella ripresa. Tra i bianconeri, con Gatto limitato dai falli ed un efficace Azzaro che nonostante i problemi fisici ha chiuso con 10 punti (nella foto Incastro), il migliore è stato Verri (22 punti con 5/8 da tre) ben supportato da Nicoli (18 con 4/8 dall’arco) e dalla ormai consueta prova in “doppia doppia” di capitan Vedovato (11 punti + 12 rimbalzi). Riagganciato così il terzo posto, il calendario in una sorta di gustoso anticipo dei play off propone per sabato alla vigilia di Pasqua la sfida sul campo dello Juvi Cremona ora capolista.



VICENZA 2012. Una delle migliori prestazioni stagionali dei biancorossi. La formazione di Cesare Ciocca, tirando bene dal campo (57% da due e 32% da tre) e mandando quattro giocatori in doppia cifra (Cecchetti 16 con 7 rimbalzi, Chiti 12 con 6 assist, Piccone e Petracca, quest’ultimo nella foto, 11 a testa), ha strapazzato l’Aurora Desio per 75-57. La vittoria, di fatto mai in discussione dopo il primo allungo sul 12-5 al 5′ (anzi toccando il +19 al 17′ ed il +22 a inizio ripresa e addirittura il massimo vantaggio sul +25 del 68-43 al 35′), ha consentito così ai berici di ribaltare anche la differenza-canestri negli scontri diretti (-12 all’andata) e di prendersi il 6° posto da soli in classifica (dato il concomitante stop di Fiorenzuola). Alle porte, sabato prossimo, c’è già il derby a Jesolo…


VIRTUS PADOVA. I neroverdi tornano al successo dopo cinque stop consecutivi. La formazione di Riccardo De Nicolao, grazie ad un’ottima prova corale nella quale spiccano il veterano e certezza Ferrari (all’ennesima “doppia doppia” della sontuosa stagione, 19 punti e 12 rimbalzi) e la verve del giovane play Pellicano (12 punti e 4 assist), si è imposta per 87-68 su Crema. Il risultato finale, dopo che i virtussini hanno toccato il loro massimo vantaggio sul +21, non rende giustizia ad una gara molto combattuta. Nel primo quarto, l’equilibrio era “rotto” dall’ingresso del giovane Marangon (13 punti), fresco di convocazione in Nazionale U18 e – stando alle “voci” di mercato – nel mirino di due squadre di serie A (Varese e Reggio Emilia). La Virtus, toccava in tre diverse occasioni il +8, senza però “azzannare” definitivamente la gara. L’equilibrio, in pratica, regnava fino al 55-55: sul finire della terza frazione, però, decisivo si rivelava l’ingresso di Pellicano che segnava e faceva segnare (due assist d’autore per Calvi). E l’ultima era così un assolo dei neroverdi che potevano meritatamente tornare a festeggiare con il loro pubblico (nella foto)

BC JESOLO. Vittoria bella e fondamentale! La formazione di Giovanni Teso (nella foto la sua esultanza), sorpresa dall’avvio arrembante della formazione locale (tre triple consecutive, 16-5), ad Olginate è stata costretta a dover inseguire nei primi tre quarti: andando negli spogliatoi sul -12 e scivolando ad inizio ripresa sul -15. Qui, però, invece di disunirsi ha saputo raccogliere le forze per iniziare con grinta e determinazione sospinta dal terzetto Rossi (17 punti), Malbasa (15 + 9 rimbalzi) e Bovo (14) la decisiva rimonta: chiudendo la terza frazione 20-10. Nell’arrivo in volata proprio la guardia bolognese, miglior marcatore tra i suoi, siglava il sorpasso (sul 65-64) e, sul 67-67 nell’ultimo minuto, indovinava anche il canestro decisivo; perchè i locali fallivano il tentativo da tre e, sul fallo, l1/2 in lunetta di Bolpin chiudeva ogni discorso. Jesolo, che mette così quattro lunghezze di margine dall’ultimo posto, scenderà in campo due volte in settimana al PalaCornaro: mercoledì sera nel recupero con Lumezzane; e domenica per il derby con Vicenza.

CHI “PIANGE”

MESTRE 1958. “La Gemini c’è ma manca ancora qualcosa” l’azzeccata sintesi dell’ufficio stampa mestrino. Ospitando la corazzata Juvi Cremona, che dato il risultato del sabato aveva la possibilità di agganciare in vetta alla classifica Cividale (sul cui campo i mestrini andranno a fare visita sabato), la formazione di Andrea Ferraboschi spinta dal calore del suo pubblico se l’è giocata fino alla fine: 16-17, 31-32 e 56-54 i parziali. La gara è stata all’insegna dell’equilibrio, anche se “a strappi”: Mestre è partita bene (8-2, prima del 10-0 ospite); Cremona, a sua volta, allungava sul +6 nella seconda frazione venendo subito riagganciata; Mestre toccava il +5 nella ripresa (51-46) ed ancora in avvio ultimo quarto. Nell’ultimo quarto però, al di là di un po’ di bagarre generale, alcuni dettagli hanno finito per fare la differenza: Cremona, dimostrandosi più lucida, ha toccato il +10 (sul 70-60 con 3’49” da giocare); e nonostante il rientro locale fino al -3 (72-75 al 38′) con addirittura la possibilità dell’aggancio sul tiro di Dal Pos, alla fine ha avuto la meglio. Tra i Grifoni, un terzetto in doppia cifra: Fazioli 19 punti miglior marcatore (nella foto di Walter Dabalà), Bortolin “doppia doppia” (15 + 17) e Drigo 14.