Ci sono giocatori e giocatori, ci sono giocatori forti, altri scarsi, alti e bassi, lenti e veloci, simpatici e antipatici, ci sono giocatori di tutti i tipi e a Oderzo in quasi cinquantanni di basket vi assicuriamo di averne visti di tutte le specie. Poi ci sono gli uomini, quelli veri, i leader che tutti ascoltano e che si fanno ascoltare senza mai alzare la voce, che si allenano sempre e comunque con dedizione, concentrazione, abnegazione; i guerrieri che se mi fa un po’ male la caviglia “no coach non farmi uscire dal campo i ragazzi hanno bisogno di me”, quelli che quella palla è impossibile da recuperare, ma si buttano rischiando di farsi male per recuperarla, i campioni che dopo 25 anni di professionismo si prendono il ragazzino sotto braccio e con calma e gentilezza gli danno il consiglio giusto per eseguire meglio quel fondamentale, quelli che se il mio compagno sbaglia sono i primi ad andare a dargli il 5 e a dirgli di non preoccuparsi perché le cose andranno meglio la prossima azione.
Ci sono giocatori di passaggio, che non lasciano il segno, anche se hanno avuto un passato importante; e poi ci sono quelli che sanno il significato della parola “sport”, che si legano ad una maglia e ad una Società con il cuore e con l’anima, che per quei colori sono disposti a qualsiasi sacrificio.
Ci sono atleti che a 20 anni “no io l’allenamento facoltativo non lo faccio”; poi ci sono super atleti di 40 anni, con 15 anni di serie A alle spalle, che all’allenamento facoltativo arrivano 15 minuti prima di tutti per fare stratching e scaldarsi, perché domani abbiamo una partita da vincere e io devo prepararmi al meglio.
Ci sono giocatori e giocatori, uomini e uomini e poi c’è MATIAS ARIEL IBARRA per tutti LATA, un atleta che passerà alla storia di Oderzo Basket, perché in questi anni ha dato lezioni di basket a tutti, perché da solo ha contribuito alla crescita tecnica dei tanti ragazzini che hanno avuto la fortuna di allenarsi con lui, perché tutti qui a Oderzo, dai bimbi dell’easy basket di tre anni, al più anziano tifoso opitergino, tutti non uno di meno, si sono emozionati almeno una volta nel vederlo giocare, perché in quest’ultimo anno è stato eroico dovendo giocare ben più minuti di quelli preventivati causa i tanti infortuni delle nostre guardie più giovani, perché tutti hanno pianto insieme a lui alla fine dell’ultima partita giocata a Jesolo e per un milione di altri motivi che non possono stare all’interno di un unico articolo.
GRAZIE LATA, grazie dai tuoi dirigenti, grazie da tutti i compagni di squadra che hai incrociato nella tua carriera, grazie da tutti i ragazzi e le ragazze del settore giovanile di Oderzo Basket, grazie dagli allenatori e dagli istruttori minibasket, grazie da tutti gli appassionati di basket opitergino e non solo, grazie Capitano per tutto quello che hai dato per questa maglia e per questi colori.
Vamos Lata!
Uff. Stampa Basket Oderzo