RUCKER SAN VENDEMIANO: Mettendo il turbo nella ripresa espugna Ravenna
ORASI’ RAVENNA-RUCKER SAN VENDEMIANO 65-77 (12-10, 30-29; 46-63). RAVENNA: Restelli 15, Panzini 2, Nikolic 11, Ferrari 9, Paolin 6, Onojaife 9, Bedetti 13, Guardigli ne, Allegri, Dron, De Gregori, Laghi. All. Massimo Bernardi. RUCKER: Calbini, Perin 3, Gluditis 20, Cacace 21, Gatti 12, Oxilia 2, Di Emidio 5, Vettori ne, Chiumenti 12, Zacchigna 2. All. Carrea (tl 10/14); Rimbalzi 35; Assist 15.
La Rucker, con quattro in doppia cifra, espugna il campo di Ravenna (nella foto-copertina le due squadre riunite insieme per sostenere la campagna pro Telethon). La difesa bianconera nel primo tempo limita Nikolic e compagni (che vanno comunque sul +1 all’intervallo), preparando così il terreno ad un terzo quarto da ben 34 punti segnati. La Rucker, trascinata dai canestri di Cacace (21 punti), Gluditis (20, 5/10 dall’arco), Gatti (12 con 4/7 da tre e 35 di plus/minus) e Chiumenti (12, omaggiato dal pubblico di casa come l’altro ex Oxilia). Sabato prossimo la formazione di Michele Carrea torna alla Zoppas Arena per ospitare Chieti nell’ultimo turno del 2023.
“Nei primi due quarti siamo stati consistenti in difesa, tenendo Ravenna a un punteggio basso e limitando gli esterni e costringendo Nikolic al terzo fallo – osserva il coach bianconero – Poi abbiamo fatto cose importanti in attacco nel terzo periodo, con la giusta rabbia ma anche disciplinati: facendo canestro con giocatori per noi decisivi, come Cacace, Gatti e Gluditis. E’ veramente complicato vincere in trasferta, soprattutto per noi che siamo un team giovane: averlo fatto su un campo difficile, contro una squadra in fiducia dopo 5 vittorie e con questo margine è un’ottima notizia”.
Un grande sorriso per la GEMINI MESTRE: che esordio Smajlagic (21 punti)!
Grifoni ancora privi di coach Ciocca e Perin
Gemini Mestre 78
Virtus Imola 55
GEMINI MESTRE: Smajlagic 21, Bocconcelli 10, Mazzucchelli 4, Pellicano 7, Zinato ne, Morgillo 15, Perin ne, Lenti 9, Caversazio 4, Sebastianelli 8, Zampieri ne, Zinato. All.: Statua.
VIRTUS IMOLA: Masciarelli 6, Fiusco 3, Dal Pozzo, Aglio 6, Morara 6, Morina 3, Chiappelli 16, Alberti, Barattini 2, Balciunas 5, Ohenhen 5. All.: Zuppi.
ARBITRI: Schena di Bari e Iaia di Brindisi.
NOTE: parziali 16-15, 41-28, 59-42. Tiri liberi Gemini 22/30 – Virtus Imola 6/16, da 3 6/22 – 7/30, rimbalzi 44-38. Uscito Masciarelli per falli a 1’11’’
Mestre può sorridere perché il debutto di Sven Smajlagic (nella foto di Walter Dabalà) porta punti in classifica e morale per la squadra che, orfana di coach Ciocca in panchina e Perin sul campo, ha saputo vincere senza troppi affanni contro la Virtus Imola, test che sulla carta non era assolutamente da sottovalutare visto che poteva rappresentare una sfida spartiacque fra giocare per l’alta classifica o preoccuparsi di quelli dietro.
Non che la stagione con questa vittoria sia improvvisamente svoltata ma sicuramente avere messo un nuovo successo in classifica e, allo stesso tempo, saper di poter contare su di un giocatore con le qualità di Smajlagic – 21 punti, 5 assist e 5 rimbalzi – non può che portare ottimismo in casa Gemini.
Con Ciocca alle prese con una brutta bronchite e probabilmente a rischio anche per Taranto, Giacomo Statua parte con un quintetto inedito che vede Morgillo e Caversazio come lunghi, Mazzucchelli play e Bocconcelli e Smajlagic guardie. Mestre comincia subito bene, Imola non riesce a trovare tiri facili e la Gemini piazza un 8-0 firmato da Caversazio, Mazzucchelli, 2 liberi di Smajlagic – il suo primo punto in maglia mestrina è fissato dalla lunetta dopo 2’03’’ di questo freddo 17 dicembre ’23 – e da un altro canestro di Caversazio in post basso. Imola subito alle corde chiama tempo e cerca ossigeno da sotto, obiettivo centrato con il canestro di Ohenen che accorcia prima che Morgillo riallunghi con 4 punti consecutivi che fanno mantenere a Mestre il +8 dopo un altro canestro da sotto di Ohenen. La Gemini cerca Smajlagic che però ha le polveri bagnate, deve ancora prendere confidenza con il ferro e la Virtus si avvicina concretizzando un parziale di 13-4 a suo favore nel quale incidono le bombe di Morina e Aglio in chiusura di quarto, periodo che la Gemini chiude avanti di una sola lunghezza.
Nel secondo periodo Mestre apre con Smajlagic dalla lunga – solo 2 punti però – prima di subire un parziale ospite fatto dalle bombe di Aglio e Chiappelli che regalano il primo vantaggio ospite (19-21 dopo 1’25’’), margine che Pellicano dalla media subito ricuce. Ancora Chiappelli rimette avanti i suoi ma da là riparte Mestre ispirata da Pellicano prima bravo a servire Morgillo e poi in solitaria a firmare la bomba del sorpasso. Imola soffre la difesa mestrina, Bocconcelli in entrata spinge Mestre sul +5, quindi ancora lui da 3 sigla la bomba del 32-25 subito dopo metà periodo. La Gemini dalla difesa trova possessi importanti e allunga fino alla doppia cifra conquistata con un canestro di Lenti che vale il 37-27 con 3’ da giocare e gara che comincia a pendere decisamente verso Mestre, la Gemini infatti arriva alla pausa lunga avanti di 13 grazie ad un tape in di Morgillo e ad altri 2 liberi di Sebastianelli.
Nel terzo quarto la Gemini apre con 3’ di possessi non utili alla causa, Balciunas da 3 prova ad accompagnare i suoi ad un recupero e arriva fino al 41-33 con Ohenen che sbaglia anche 2 liberi sanguinosi del possibile -6 per i suoi. A cavallo di metà quarto però Smajlagic decide di svoltare e si mette in proprio prima con un canestro da lontano ma ancora da 2, quindi con in sequenza una bomba, un fallo su tiro da 3 che vale 2 liberi, un assist per Morgillo, e un’altra bomba, esecuzioni che valgono un break che porta al 57-37 con 2’03’’ da giocare e gara quasi in ghiaccio. 12 punti nel periodo che spaccano definitivamente la partita e fanno ben sperare tutto il pubblico mestrino che da là in poi si può godere il resto della partita in relativa calma visto che Imola finisce il quarto sotto di 17 solo perché Fiusco sulla sirena mette una bomba.
L’ultimo quarto infatti per Mestre scivola via tranquillo con squadra anche avanti di 23 e risultato mai più in dubbio.
In attesa del ritorno di coach Ciocca in panchina e Perin sul parquet, c’è da poter essere ottimisti; vincere a Taranto potrebbe essere l’ultimo traguardo da tagliare per chiudere alla grande un 2023 che i tifosi mestrini ricorderanno comunque a lungo, un anno che ha portato tantissimi “smile”, l’ultimo visto al Taliercio potrebbe essere il più bello di tutti.
Una Virtus tutta grinta e carattere torna meritatamente alla vittoria
I neroverdi la spuntano in un finale al cardiopalma e tornano al successo con Taranto
VIRTUS PADOVA – CJ BASKET TARANTO 76 – 72
VIRTUS PADOVA: Bianconi 18 (3/4, 3/10), Ferrari 17 (7/10), Scanzi 14 (1/7, 4/7), Antelli 12 (4/8, 1/3), Cecchinato 11 (2/5, 1/6), Osellieri 2 (1/4, 0/1), Molinaro 2 (1/2, 0/1), Marchet (0/2), Marco Ius (0/1), Schiavon (0/2), Padovani n.e., Guevarra n.e.
CJ BASKET TARANTO: Valentini 14 (2/6, 2/3), Ragagnin 12 (2/5, 2/6), Thioune 12 (5/8, 0/1), Ambrosin 12 (1/2, 1/2), Reggiani 7 (0/1, 2/3), Lucas Fresno 6 (1/5, 1/2), Kovachev 6 (3/5), Lusvarghi 3 (0/2), Montanaro n.e., Conte n.e.
Arbitri: Parisi e De Giorgio. Note: Parziali: 28-14; 49-38; 64-59. Tiri da due: Virtus Padova 19/43, Taranto 14/34. Tiri da tre: Virtus Padova 9/30, Taranto 8/17. Tiri liberi: Virtus Padova 11/16, Taranto 20/29. Rimbalzi: Virtus Padova 40, Taranto 40. Assist: Virtus Padova 12, Taranto 11.
La Virtus torna al successo nel match in casa contro Taranto (76-72) con una bella prova di squadra (nella foto l’esultanza a fine gara), soprattutto a livello difensivo, resistendo al rientro degli ospiti in un finale al cardiopalma che ha tenuto tutto il Palaberta con il fiato sospeso fino al boato di gioia sulla sirena finale.
I neroverdi iniziano il match con un convincente primo quarto da 28 punti frutto di un bel gioco di squadra che detta il deciso allungo a fine parziale (28-14) grazie alle due bombe a testa di Scanzi e di un ispirato Bianconi (già a quota 10 punti nei primi 10’), oltre ai sei di Ferrari e i quattro di Cecchinato. Nel secondo quarto la Virtus prova a scrollarsi di dosso Taranto con le penetrazioni brucianti di Michele Antelli e la solita prova tutta sostanza di Ferrari (13 punti e 8 rimbalzi all’intervallo) ma gli ospiti riescono, anche grazie a molti viaggi in lunetta, a rispondere sempre colpo su colpo rientrando a fil di sirena prima dell’intervallo a meno undici (49-38). Dopo la pausa lunga gli ospiti provano piano piano a rientrare nel punteggio in una gara che sale di intensità a suon di triple. Scanzi, Cecchinato e ancora un monumentale Ferrari (17 punti, 14 rimbalzi e 31 di valutazione le cifre della sua serata) consentono ai neroverdi di conservare il vantaggio a fine terzo quarto (64-59). Gli ultimi 10’ di gioco sono letteralmente infuocati e succede di tutto: i neroverdi tornano a più undici (72-61), difendendo forte per oltre cinque minuti e costringendo gli ospiti a non segnare più dal campo. Taranto non molla e inverte i ruoli con il break 0-11 che ristabilisce la parità a 55’’ dalla fine. Nell’ultimo minuto, tutto vissuto con il fiato sospeso, la Virtus è brava a stringere le maglie in difesa e realizzare, grazie a un mirabile canestro di Andrea Scanzi e due liberi di Cecchinato, i quattro punti che valgono il 76-72 finale che fanno esplodere di gioia tutto il Palaberta.
Una bella iniezione di fiducia per la truppa di Coach De Nicolao che, da subito, sarà impegnata a preparare la trasferta di sabato prossimo contro la Virtus Imola per chiudere al meglio questo 2023 prima della sosta natalizia.
La voce del Coach: “Oggi siamo scesi in campo dal primo minuto con tanta grinta ed energia. Nel nostro inizio gara si è visto, oltre a una grande voglia di rivalsa, tutto il lavoro fatto in settimana negli allenamenti. Nella partita di stasera tutta la squadra ha dato una risposta importante, soprattutto a livello difensivo: quando riusciamo a esprimerci come fatto oggi la difesa diventa la nostra forza, dandoci poi la possibilità di esaltarci e prendere fiducia anche in attacco. – ha commentato a fine partita il Coach della Virtus Padova, Riccardo De Nicolao – Stasera siamo stati bravi anche nel rimanere lucidi e gestire il finale punto a punto: questo ci da sicuramente morale e fiducia che dovremo essere bravi a sfruttare da subito nei prossimi allenamenti in vista del fondamentale match di sabato prossimo su un campo caldo come quello di Imola.”.
La cronaca della partita
PRIMO QUARTO. I neroverdi iniziano la gara con grande grinta e carattere: il canestro di Ferrari che sblocca il match e i due liberi dello stesso lungo friulano fanno subito 4-0. Taranto dalla lunetta trova il primo punto della sua partita ma Cecchinato mette subito quattro punti consecutivi in cascina per la Virtus (8-1). Gli ospiti dopo 3’ non si sbloccano dal campo, pur realizzando ancora due liberi, e la bomba di Corrado Bianconi dall’angolo obbliga la panchina pugliese al primo timeout sul punteggio di 11-3. In uscita dal minuto di sospensione Taranto infila il primo canestro dal campo che Andrea Scanzi rispedisce subito al mittente con una tripla. Dopo due grandi difese, Cecchinato in versione assist man per due azioni serve a Bianconi prima e Ferrari poi i palloni che valgono il più dodici (18-6). I pugliesi mandano a referto ancora una canestro pesante ma un ispiratissimo Corrado Bianconi risponde subito per le rime (21-9). Un fulmineo contropiede di Michele Antelli allarga il divario ma i tarantini, in penetrazione, realizzano ancora e, nell’azione successiva rientrano a meno dieci. I neroverdi cavalcano Corrado Bianconi che sale già a quota 10 personali con altri due punti in avvicinamento a canestro. Nell’ultimo minuto del primo quarto l’ex di serata, Marco Lusvarghi, fa uno su due in lunetta e dall’altra parte Scanzi esplode un’altra bomba che mette quattordici lunghezze tra le due squadre (28-14).
SECONDO QUARTO. Taranto inizia il secondo quarto con uno 0/2 in lunetta di Thioune e una palla persa ma i neroverdi non ne approfittano per allungare concedendo poi ai pugliesi un rimbalzo in attacco e due punti comodi. Lorenzo Molinaro, al rientro dopo lo stop per infortunio, strappa una contesa e materializza l’appoggio del 30-16 ma, sul capovolgimento di fronte, gli ospiti rispondono ancora dalla lunetta. I neroverdi si affidano al totem Ferrari che, a rimbalzo d’attacco, pesca il jolly con il gioco da tre punti che mette quindici punti di distacco (33-18). Taranto conquista l’ennesimo viaggio in lunetta, stavolta per un fallo su tiro da tre, e con il 3/3 di Ambrosin torna a meno dodici. I ragazzi di Coach De Nicolao con la bomba di Michele Antelli conservano un buon margine di sicurezza ma Taranto non molla e accorcia (36-24). Corrado Bianconi si guadagna e manda a bersaglio due liberi ma, dall’altra parte, gli ospiti fanno altrettanto. Un bel pick & roll Antelli-Ferrari viene annullato dal canestro di Thioune (40-28) ma un caldissimo Corrado Bianconi scocca un’altra bomba (43-28). I pugliesi con un break di 0-4 cercano di rientrare in partita e Coach De Nicolao chiama timeout per provare a bloccare il tentativo sul nascere. Michele Ferrari dopo il minuto di sospensione ne fa altri due e, dopo una palla rubata, Michele Antelli si fa tutto il campo in velocità e segna il 47-32. Thioune realizza in area allo scadere dei 24’’ e Taranto apre l’ultimo minuto prima dell’intervallo con due viaggi in lunetta: Thioune fa 0/2 e Lusvarghi 1/2. Un’altra penetrazione bruciante di Michele Antelli è da applausi ma Taranto, con Valentini, pesca la bomba sulla sirena che manda le squadre negli spogliatoi sul 49-38.
TERZO QUARTO. La ripresa si apre con il 2/2 in lunetta di Giacomo Cecchinato e una penetrazione vincente per Taranto. Michele Ferrari serve a Scanzi un bell’assist che il numero 16 tramuta in un’altra tripla. Gli ospiti segnano ancora nel pitturato e, poi, da oltre l’arco rientrano a meno nove (54-45). La Virtus sbaglia un comodo appoggio e un paio di triple aperte ma, fortunatamente, non paga dazio. Per 2’ nessuno trova il canestro prima della bomba spezza digiuno di Andrea Scanzi (57-45). Ragagnin risponde anche lui da oltre l’arco ma Giacomo Cecchinato fa altrettanto in un terzo quarto che sale di intensità con la bomba di Ambrosin (60-51) a poco più di 3’ dalla fine del quarto. Taranto si rimette definitivamente in partita con l’appoggio che fa rientrare i pugliesi a meno sette e che obbliga la panchina padovana a chiamare il minuto di sospensione. I neroverdi faticano in attacco e la penetrazione sulla linea di fondo firmata Osellieri è ossigeno puro perché Taranto continua a segnare e in contropiede infila la tripla del meno cinque (62-57). Michele Ferrari realizza ancora con una danza in area ma il quarto fallo personale di Bianconi spedisce in lunetta Lusvarghi che grazia parzialmente i suoi ex compagni facendo uno su due. Negli ultimi 15’’ del terzo quarto la Virtus difende forte ma non manda a referto i due liberi guadagnati da Osellieri conservando i cinque punti di margine (64-59).
QUARTO QUARTO. Gli ultimi 10’ si annunciano di fuoco e la Virtus inizia bene con una palla recuperata di Osellieri e un arcobaleno a bersaglio di Michele Antelli. I neroverdi provano a prendersi l’inerzia difendendo forte e realizzando in area con il gancione di Michele Ferrari dopo 2’ di gioco (68-59). Padova difende con cuore recuperando con Ius un altro pallone e procacciandosi con Antelli altri due liberi. Il play neroverde in lunetta fa uno su due e, dopo un’altra palla recuperata Osellieri viene stoppato al tabellone con la palla che, forse, aveva già toccato il vetro lasciando il punteggio sul 69-59. Taranto in lunetta con il 2/2 di Thioune si sblocca dopo oltre 3’ trovando i primi punti del suo quarto quarto. Dal cilindro Corrado Bianconi estrae un grandissimo canestro con fallo e il libero aggiuntivo che vale il più undici (72-61) obbligando gli ospiti al minuto di sospensione. Thioune realizza in area e tiene a galla i suoi che tengono in difesa per due azioni e a 3’ 30’’ dalla fine scrivono la bomba del meno sei (72-66). La Virtus non trova linfa in attacco e subisce poi il canestro che riporta i pugliesi a meno quattro con 3’ da giocare. Bianconi si guadagna due liberi importanti ma fa zero su due, facendosi perdonare però in difesa inducendo Thioune all’errore sotto canestro e forzando il suo fallo in attacco. I neroverdi non riescono più a segnare e, a 1’ 21’’ dal termine, Taranto dalla lunetta non sbaglia tornando a meno due. Cecchinato non trova il bersaglio da oltre l’arco e un fallo di Antelli consegna agli ospiti i liberi che valgono la parità (72-72) a 55’’ dalla sirena finale. Coach De Nicolao chiama timeout per provare a rimettere ordine e Andrea Scanzi, nell’attacco successivo, inventa un canestro in allontanamento che materializza il più due con 35’’ sul cronometro. I neroverdi alzano la pressione difensiva forzando Taranto a violare i 24’’. Gli ospiti, con 9’’ sul cronometro, ricorrono al fallo sistematico su Cecchinato. In un silenzio glaciale, il numero 1 padovano non sbaglia con il due su due in lunetta che, dopo un’altra grande difesa dei neroverdi, sigilla il successo finale per 76-72.
CIVITUS ALLIANZ VICENZA: Altro “stop” a Fabriano
Ristopro Fabriano – Civitus Allianz Vicenza 86-74 (27-7, 45-25; 65-48). Ristopro Fabriano: Simone Centanni 26 (5/10, 5/9), Vlatko Granic 20 (7/9, 0/1), Francesco Gnecchi 14 (1/5, 2/3), Paolo Bandini 12 (5/9, 0/1), Alberto Bedin 8 (3/6, 0/0), Yannick Giombini 4 (1/3, 0/0), Matteo Negri 2 (1/1, 0/4), Francesco Rapini 0 (0/0, 0/0), Alex Carsetti 0 (0/1, 0/0), Samuele Romagnoli 0 (0/0, 0/0), Nicolas manuel Stanic 0 (0/0, 0/0) Tiri liberi: 19 / 27 – Rimbalzi: 41 6 + 35 (Yannick Giombini 11) – Assist: 14 (Simone Centanni 6). Civitus Allianz Vicenza: Stefano Cernivani 16 (5/8, 1/1), Fabio Bugatti 14 (2/10, 2/6), Valerio Cucchiaro 13 (5/9, 1/2), Niccolò Lurini 7 (2/6, 0/1), Luca Brambilla 7 (2/3, 1/6), Alessandro Riva 6 (3/7, 0/2), Diego Terenzi 5 (1/3, 1/3), Andrea Campiello 4 (2/2, 0/1), Luca Antonietti 2 (1/1, 0/1), Giovanni Brescianini 0 (0/0, 0/0), Andrea Ambrosetti 0 (0/0, 0/0) Tiri liberi: 10 / 14 – Rimbalzi: 35 9 + 26 (Fabio Bugatti 9) – Assist: 9 (Stefano Cernivani, Diego Terenzi 3).
La Civitus Allianz Vicenza esce sconfitta anche da Fabriano e rimane l’unica squadra del girone B a non avere ancora vinto in trasferta. Cilio parte con Lurini in quintetto al posto di Ambrosetti, infortunio muscolare, mentre Terenzi va in campo nonostante un problema alla caviglia accusato in settimana. L’inizio è subito appannaggio di Fabriano con un 5-0, poi arrivano i primi due punti per Bugatti che vivrà però una serata alquanto complicata al tiro.
Il coach berico chiama subito time out ma Fabriano scappa sul 20-5 a tabellone con 2 minuti ancora da giocare nella prima frazione. Il croato Granic spadroneggia sotto canestro e sale presto in doppia cifra, poi Centanni mette la ciliegina sulla sirena del primo quarto segnando da tre il +20. Bugatti dall’arco prova a dare la scossa e anche Fabriano chiama presto time out: Centanni è scatenato (14 punti a metà gara) e segna da tutte le posizioni, il vantaggio torna a +20 con Vicenza che va al riposo con un impietoso 9/35 al tiro.
Capitan Cernivani tiene ancorata alla partita la Civitus che sul finire del terzo periodo ricuce a -14, ma ancora Centanni sulla sirena segna dalla lunga con l’aiuto del tabellone. Lo 0-5 in avvio di ultimo periodo grazie a Brambilla ridà un po’ di fiato ai berici, ma la fiammella di speranze si spegne quasi subito contro una solida Ristopro guidata da un incontenibile Centanni che chiude a quota 26 col 52% al tiro. Nonostante l’assenza del faro Stanic, per i padroni di casa c’é anche la prova maiuscola in regia di Bandini che non fa rimpiangere l’argentino.
Sabato alle 18.30 arriverà al palasport Città di Vicenza la OraSì Ravenna sconfitta in casa da San Vendemiano per 65-77 e raggiunta proprio da Fabriano in classifica. Per chiudere il girone d’andata l’Allianz avrà poi la prima giornata del nuovo anno, domenica 7 gennaio, con l’ultima trasferta sul difficilissimo campo di Roseto.