In attesa dell’ennesimo turno infra-settimanale della categoria, che vedrà mercoledì sera Rucker e Vicenza in trasferta rispettivamente a Imola con la Virtus e sul campo della capolista Ruvo, mentre Mestre e Virtus Padova ospitano Jesi al PalaTrivignano (ore 20.30) e l’Andrea Costa Imola al PalaBerta (ore 21), nella 2. giornata di ritorno hanno vinto tre formazioni venete. Sabato sera, la Civitus Allianz Vicenza si è aggiudicata per 73-72 in volata (sorpasso di Brambilla a 20″) il derby con la Gemini Mestre. Mentre ieri la Rucker San Vendemiano, che resta seconda al fianco di Roseto, ha prolungato l’imbattibilità della Zoppas Arena battendo agevolmente Ozzano (90-71) e la Virtus Padova ha espugnato per 73-71 con un finale al cardiopalma, ma al termine di una gara condotta a lungo dai neroverdi, Faenza.

IL DERBY

Impresa Civitus Allianz che batte Mestre al fotofinish!Mercoledì trasferta a Ruvo di Puglia

Civitus Allianz Vicenza – Gemini Mestre 73-72 (14-28, 37-42; 57-61). Civitus Allianz Vicenza: Fabio Bugatti 17 (4/8, 2/7), Valerio Cucchiaro 11 (1/2, 1/2), Luca Antonietti 11 (3/5, 1/1), Stefano Cernivani 9 (0/1, 2/5), Alessandro Riva 8 (4/10, 0/1), Niccolò Lurini 6 (2/3, 0/0), Diego Terenzi 6 (1/3, 1/4), Luca Brambilla 5 (2/7, 0/0), Andrea Campiello 0 (0/0, 0/0), Andrea Pavan 0 (0/0, 0/0), Nicholas Carr ne, Giovanni Brescianini ne. All. Cilio. Tiri liberi: 18 / 24 – Rimbalzi: 33 6 + 27 (Brambilla 10) – Assist: 14 (Cucchiaro 4).

Gemini Mestre: Andrea Mazzucchelli 11 (3/7, 1/3), Marco Perin 11 (2/3, 2/5), Simone Aromando 11 (3/8, 0/0), Sven Smajlagic 10 (2/2, 1/4), Fabio Sebastianelli 9 (0/3, 3/4), Nicolo’ Pellicano 8 (2/2, 0/0), Giovanni Lenti 6 (3/4, 0/0), Edoardo Caversazio 3 (1/3, 0/1), Pietro Bocconcelli 3 (0/0, 1/3), Emanuele Zampieri ne. All. Ciocca – Statua. Tiri liberi: 16 / 25 – Rimbalzi: 25 1 + 24 (Aromando 9) – Assist: 9 (Caversazio 4).

Note: Usciti per falli Antonietti 5 a 51” fine terzo quarto, Lenti a 7’44”e Riva 4’38” sirena.

Ci sono partite che rimangono scolpite nella memoria. Per la Civitus Allianz Vicenza quella contro la Gemini Mestre del 2024 sarà una di queste, con un epilogo da sogno e vittoria al fotofinish. Un crescendo di emozioni fino agli entusiasmanti ultimi minuti, dopo un derby ruvido e non per palati sopraffini. Il primo vantaggio berico della partita, tranne il 4-2 iniziale, arriva a venti secondi dalla sirena finale, grazie ad un canestro di Brambilla su rimbalzo d’attacco. Ma è tutta la squadra che contribuisce in modo sostanzioso alla rimonta sui mestrini che toccano anche il +16 di vantaggio nel primo tempo.

L’ex Sebastianelli propizia il primo break ospite, Civitus doppiata sul 7-14 nel primo quarto. Il massimo vantaggio arriva ad inizio secondo periodo, ma Vicenza rimane attaccata alla gara grazie al rientrante Antonietti (11 punti in 12 minuti di impiego) e Bugatti, al centro anche di storie tese con i scatenati tifosi ospiti.

All’intervallo è meno cinque (37-42), poi nella ripresa le difese si alzano di livello e la partita diventa una corrida. L’Allianz rimane attaccata agli avversari con le unghie e con i denti: il capitano Cernivani indica la via con un triplone dei suoi e ricuce sul 52-57 sul finire del terzo periodo.

A cinque minuti dalla fine sembra finita, con Riva e Antonietti costretti ad uscire per limite di falli e Perin e Pellicano dall’altra parte che riportano Mestre in doppia cifra di vantaggio. Il finale è per cuori forti: la squadra di Cilio resiste in difesa, Bugatti, Cernivani e Cucchiaro segnano i punti della rimonta fino al canestro del sorpasso di Brambilla. Seconda vittoria consecutiva e tripudio del pubblico vicentino.

Dichiarazioni Luca Brambilla: “E’ stata una partita emozionante dal primo all’ultimo minuto davanti ad un palazzetto pieno: è stata una battaglia e abbiamo vinto di corto muso, siamo arrivati consapevoli della forza dell’avversario e siamo riusciti a portarla a casa di voglia e carattere. Tra tre giorni giochiamo a Ruvo, non siamo una squadra che si accomoda, ora abbiamo fatto due vittorie consecutive che fanno morale e siamo tornati a divertirci”.

Mercoledì in campo

Mercoledì 24 gennaio si torna subito in campo alle ore 21 sul campo della capolista solitaria Tecnoswitch Ruvo di Puglia che ha perso solo tre partite e viaggia a 82 punti di media segnati. Darryl joshua Jackson è il miglior marcatore del campionato con 17 punti a partita e servirà un’altra impresa per sbancare il PalaColombo di Ruvo. Arbitri Davide Galluzzo di Brindisi e Cosimo Grieco di Matera. La gara come di consueto sarà in diretta streaming per abbonati su Lnp Pass.

Gemini, trasferte ancora stregate

La Gemini sciupa sul traguardo 2 punti che sarebbero stati meritati che il dio del basket ha voluto assegnare a Vicenza (nella foto di Walter Dabalà una fase del match) facendo pagare a Mestre un finale di partita in cui tutto è girato storto, con ultimi possessi gestiti male più per la paura di vincere che per incapacità. Inutile nascondere che questa sconfitta bruci soprattutto per come si è generata, con squadra sempre avanti ma mai capace di uccidere la partita, vittima di un’annata in cui oltre ai propri limiti continuano a capitare episodi che in qualche modo pesano sul risultato, stavolta con Caversazio che si scaviglia e che gioca dal secondo quarto in grossa difficoltà, problemi con cui bisogna convivere e che non fanno altro che aumentare il rammarico per l’ennesima occasione lasciata andare. Una consapevolezza che dovrà trasformarsi in rabbia agonistica da qui a fine stagione, il campionato è ancora lungo e c’è l’obbligo di tirare fuori il carattere per chiudere con soddisfazioni un campionato in cui le cose continuano a girare a corrente alternata. Eppure la Gemini torna da Vicenza con la consapevolezza che questa squadra – con un Aromando in più sotto canestro – potrà dire sempre la sua nel girone di ritorno, soprattutto se avrà la maturità di restare solida sul parquet per tutti i 40 minuti, vero limite emerso in terra berica dove la squadra, dopo un travolgente primo quarto, si è bloccata. Complimenti invece a Vicenza che ha avuto il carattere di non mollare mai, anche quando la Gemini sembrava sul punto di scappare.
La trasferta di Vicenza comincia con la curiosità di vedere il debutto sul parquet del nuovo acquisto Simone Aromando, l’altra notizia è il ritorno di coach Cece Ciocca vicino alla squadra dopo una quarantina di giorni, rientro che viene subito salutato dalla folta presenza di tifosi mestrini a bordo campo con un coro a lui dedicato, saluto esteso anche dallo sportivo pubblico di casa dove ha lasciato un ottimo ricordo nelle due stagioni in cui ha guidato il team vicentino.
La Gemini parte con l’ennesimo quintetto inedito che vede Mazzucchelli in cabina di regia, Sebastianelli e Perin sono le guardie – Smajlagic in settimana è diventato papà e non si è potuto allenare con il gruppo – sotto canestro Mestre si presenta invece con il duo Lenti – Caversazio. Nel primo quarto Mestre brilla spinta da Mazzucchelli prima e Smajlagic dopo, Lurini firma i primi punti vicentini dopo il vantaggio mestrino griffato Mazzucchelli, Bugatti mette il 6-4 con Sebastianelli che replica subito da 3. Da là Mestre mette la freccia, Mazzucchelli innesca un contropiede che Caversazio chiude in tape in, Lenti da post basso fa + 5 e una bomba di Smajlagic appena entrato mette Mestre sul +8. Vicenza fatica e ancora Mazzucchelli dalla media e Smajlagic spingono Mestre sul +9 (11-20) punteggio con il quale fa il suo esordio Aromando che nell’occasione veste il 45 ma che prenderà il n. 11 visto che non c’è stato nemmeno il tempo di preparargli la canotta giusta, per lui un solo allenamento con il gruppo, nessuno con Smajlagic. Mazzucchelli da 3 spinge Mestre avanti in doppia cifra con 1’29” da giocare (12-23), ancora Smajlagic dai liberi porta altra legna al fuoco mestrino che chiude il tempino avanti di 14 grazie ad altri 2 liberi di capitan Mazzucchelli.
Nel secondo quarto Aromando firma il massimo vantaggio di serata (14-20) con i suoi primi due punti in maglia Gemini, ma da là lentamente Vicenza rientra con Cucchiaro e Brambilla. Bocconcelli – in ripresa dopo i problemi alla caviglia ma ancora non al meglio – mette la bomba del 23-36, là Cernivani trova una bomba pesante che vale il -10 e dà il via alla rimonta di casa. Antonietti da post basso e Bugatti – definitivamente finito per lui “l’amore” con la tifoseria mestrina – dalla media trova il 30-36 che è sinonimo di gara riaperta mentre Mestre sbaglia qualche pallone di troppo. Caversazio mette un libero prima di infortunarsi ma poi Mestre sbaglia due triple con Sebastianelli e Bocconcelli nonché due liberi con Lenti, anche Vicenza non trova canestri e ancora Lenti da sotto fa 31-39. Ancora Bugatti pesca una bomba importante per i suoi imitato da Perin per il nuovo + 8 mestrino, Cucchiaro però mette un altro tiro pesanti sul filo di lana che chiude il secondo quarto con Mestre avanti di 5. Nel terzo periodo regna l’equilibrio, Aromando si fa valere da sotto imitato da Bugatti, Sebastianelli dall’arco rilancia Mestre con Terenzi che però risponde sull’altro fronte. Ancora Terenzi da 3 mette il 44-47 ma ancora Sebastianelli trova un’altra bomba con Mestre che resta sempre avanti. Vicenza resta attaccata, Perin, uno dei migliori di serata, prima dalla media e poi con un and one rimette la Gemini avanti di 8 (47-55), ma poi Vicenza trova ossigeno dall’arco prima con Cernivani e poi con Antonietti mentre Mestre produce 4 punti con Aromando. Antonietti esce per falli a 51” da fine periodo ma Vicenza riesce a restare in scia e a chiudere il periodo sotto di 4. L’ultimo quarto si apre con attacchi sbagliati su entrambi i fronti, i primi punti del tempino sono 2 liberi di Pellicano che subisce fallo da Cucchiaro su un tiro pesante, Lenti commette due falli consecutivi che lo costringono a rientrare in panchina per penalità a 7’44”, sembra non sia un problema perché Perin mette il nuovo +10 a 5’59” (59-69), invece Mestre là va in black out e si fa scivolare via il match. Antonietti da sotto accorcia subito e Bugatti replica al nuovo tentativo dall’arco non a frutto di Perin con la bomba del -5. Vicenza perde anche Riva per falli, Aromando dai liberi non tradisce, Bugatti invece dall’altra parte ne sbaglia 1 per il 65-70. Mestre non riesce a sfruttare un nuovo possesso ma anche Vicenza sbaglia con Bugatti, Pelicano a 2’30” infila due liberi che valgono il 65-72 ma da là sale la paura di vincere. Cernivani trova un fallo su tiro da 3 e freddo li mette tutti, Mazzucchelli ci prova senza successo dalla media, Cernivani sbaglia ma Aromando non si intende con Mazzucchelli e Mestre perde un possesso sanguinoso a 1’32” con possibilità di allungare i tempi della gestione palla. Dall’altra parte Cucchiaro trova un libero e sul nuovo pallone la Gemini pasticcia con Cucchiaro che avvicina i suoi sempre dai liberi al -1 a 54” dalla sirena. Mestre non è più lucida e sbaglia ancora l’attacco, dall’altra parte invece Vicenza prova un tiro disperato che si trasforma in assist per Brambilla che da sotto sigla il beffardo sorpasso. Restano ancora 20” ma ormai è il panico e Aromando non riesce a mettere il nuovo soprasso con amarezza a profusione per la Gemini che si vede sfumare il successo proprio sulla sirena.
Tanta rabbia, tanti mea culpa per aver perso una grande occasione ma anche tanta consapevolezza che questa squadra ha solo bisogno di poter lavorare – infortuni permettendo – per poter finalmente poter dimostrare il suo valore. Bisogna trasformare questi rimpianti in garra, c’è il tempo per poterlo fare a cominciare mercoledì sera al Palavega da Jesi.

 

RUCKER San Vendemiano: Pronto riscatto, travolta Ozzano

Rucker San Vendemiano – Logimatic Group Ozzano 90-71 (27-16, 55-38; 76-53).
Rucker San Vendemiano: Kristaps Gluditis 30 (3/4, 8/11), Alberto Cacace 14 (2/5, 2/3), Enrico Vettori 13 (0/1, 3/7), Sebastiano Perin 9 (2/3, 1/5), Lorenzo Calbini 7 (2/3, 1/4), Tommaso Oxilia 5 (2/4, 0/0), Mauro Zacchigna 5 (1/4, 1/4), Alberto Chiumenti 3 (1/3, 0/0), Edoardo Di emidio 2 (0/0, 0/0), Riccardo Dalla cia 2 (1/1, 0/0), Nicolò Gatti 0 (0/0, 0/3), Michael Tomasin ne. All. Carrea. Tiri liberi: 14 / 19 – Rimbalzi: 37 10 + 27 (Oxilia 11) – Assist: 25 (Cacace 6)
Logimatic Group Ozzano: Giacomo Filippini 15 (6/6, 1/3), Lionel Abega 14 (2/7, 3/7), Giulio Martini 11 (5/9, 0/1), Costantino Bechi 10 (4/5, 0/1), Nicola Bastone 7 (3/7, 0/0), Joel Myers 6 (1/1, 1/1), Carlo Balducci 4 (0/3, 1/4), Alessandro Piazza 2 (1/4, 0/1), Federico Terzi 2 (1/1, 0/1), Giulio Zambianchi 0 (0/0, 0/0). All. Conti. Tiri liberi: 7 / 13 – Rimbalzi: 27 6 + 21 (Balducci 9) – Assist: 11 (Bechi, Balducci 3).

Il match dura 20 minuti (per la verità +17 all’intervallo, NdA): Ozzano, in formazione rimaneggiata, non regge l’urto offensivo dei bianconeri che hanno un Gluditis da 30 punti con 8/11 da tre (nella foto, che tra l’altro pareggiano nella storia bianconera il record di Matteo Nicoli); tra i 10 andati a referto, nel terzetto in doppia cifra anche Cacace (14) e Vettori (13). Mercoledì in programma la trasferta sul campo della Virtus Imola.

Le parole del coach Michele Carrea: “I ragazzi sono stati molto bravi a trasformare le scorie della gara di Padova in energia positiva, giocando in modo duro, attento e producendo un’ottima circolazione di palla che, con le buone percentuali dall’arco (16 su 37, NdA), ha prodotto ottimi risultati in attacco. Ozzano si è presentata con problemi di organico, ma anche noi abbiamo dovuto sopperire in corso d’opera alle perdite di Gatti e Di Emidio. Ora andiamo a Imola desiderosi di confermare l’ottima performance, ricordando quanto successo a Padova e altresì quanto è difficile vincere in trasferta”.

Grande e importante affermazione in trasferta per la Virtus Padova
I neroverdi espugnano con merito il campo di Faenza con un finale al cardiopalma

RAGGISOLARIS FAENZA – VIRTUS PADOVA 71-73 (12-20, 34-36; 49-56).

RAGGISOLARIS FAENZA: Pastore 17 (1/4, 5/11), Galassi 15 (3/4, 3/10), Vico 10 (2/2, 0/1), Poletti 9 (2/7, 0/4), Papa 8 (3/4, 0/0), Poggi 6 (2/7, 0/0), Tomasini 6 (2/3, 0/1), Petrucci 0 (0/0, 0/5), Ndiaye n.e., Siberna n.e., Lanza n.e.

VIRTUS PADOVA: Ferrari 17 (5/6, 0/0), Cecchinato 13 (1/6, 2/7), Antelli 11 (2/4, 1/2), Scanzi 11 (5/9, 0/2), Molinaro 10 (0/3, 2/5), Bianconi 6 (1/3, 1/3), Osellieri 3 (0/0, 1/1), Ius 2, Schiavon n.e., Marchet n.e.

Arbitri: Manco e Procida. Note: Tiri da due: Faenza 15/31; Virtus Padova 14/31. Tiri da tre: Faenza 8/32; Virtus Padova 7/20. Tiri liberi: Faenza 17/26; Virtus Padova 24/30. Rimbalzi: Faenza 37; Virtus Padova 34. Assist: Faenza 20; Virtus Padova 15.

La Virtus Padova, in trasferta a Faenza, ottiene la seconda vittoria consecutiva ed espugna con merito il difficile campo della Raggisolaris (71-73) con una bella prova in difesa e in attacco, riuscendo a gestire il vantaggio anche nel concitato finale punto a punto.

Padova inizia il match con un convincente primo quarto (12-20) guidata da un positivo Michele Ferrari (12 punti con 5/5 da due all’intervallo). I neroverdi si portano fino al più dodici grazie anche alle bombe di Osellieri, Cecchinato e Molinaro (nella foto, credit Raggisolaris Faenza, una sua schiacchiata) nei primi 10’. Nel secondo parziale, complici anche i problemi di falli con tre a testa per Ferrari e Molinaro, Faenza recupera, sfruttando i molti viaggi in lunetta e tornando fino al meno uno, poi meno due all’intervallo (34-36). Il terzo quarto di questa partita dura un’eternità complici i molti fischi della coppia arbitrale. Con i padroni di casa presto in bonus, la Virtus capitalizza al meglio i tanti liberi guadagnati riuscendo a gestire anche i propri problemi di falli e chiudendo al 30’ avanti di sette lunghezza (49-56). I neroverdi difendono forte anche in avvio di ultima frazione e, con un Ferrari in grande spolvero (17 punti, 6 rimbalzi e 6 falli subiti) e le giocate di classe di Andrea Scanzi (11 punti), riescono a mantenere il pallino del gioco ricacciando i tentativi di rimonta dei faentini. Le bombe di Bianconi e Antelli (11 punti e 9 rimbalzi) in attacco e la grande presenza difensiva di Molinaro e Cecchinato consentono ai neroverdi di rimanere avanti di almeno sette lunghezze e conservare il vantaggio fino agli ultimi minuti.

Il finale è tutto da vivere con il fiato sospeso: i faentini cercano con grande cuore di completare la rimonta ma nell’ultimo vibrante minuto di gioco riescono ad arrivare solo fino al 71-73, mancando per due volte il canestro e consentendo così ai neroverdi di festeggiare sulla sirena finale.

I neroverdi ottengono così due punti fondamentali, oltre il 2-0 negli scontri diretti con Faenza, salendo a quota 14 punti in classifica e si apprestano a vivere una settimana importante che vedrà la Virtus impegnata mercoledì sera in casa al Palaberta con l’Andrea Costa Imola e poi subito nuovamente domenica, in trasferta, sul campo di Lumezzane.

La voce del Coach: I ragazzi oggi, contro una squadra importante come Faenza, si sono espressi al meglio, specialmente in difesa. Abbiamo seguito alla perfezione il piano partita che avevamo scelto e, nella nostra difesa di stasera, si è vista tutta la nostra coesione. È stata davvero una grande prestazione di tutto il gruppo, prima che dei singoli. – commenta soddisfatto a fine partita il coach della Virtus Padova, Riccardo De Nicolao In questo momento, oltre ad aver recuperato i nostri singoli dai vari acciacchi, abbiamo recuperato anche la fiducia necessaria, continuando a lavorare bene senza mai perderci d’animo anche nei momenti difficili delle precedenti settimane.”.

La cronaca della partita

PRIMO QUARTO Coach De Nicolao propone il quintetto con Antelli, Osellieri, Cecchinato, Ferrari e Molinaro. Dall’altra parte invece subito nei primi cinque il neo acquisto Mitchell Poletti. I padroni di casa segnano per primi ma Ferrari, su assist di Molinaro, pareggia subito i conti. La bomba di Cecchinato spariglia dopo 2’ 30’’ di gioco ma Faenza resta a contatto con un canestro di Poggi (4-5). In questo inizio dai ritmi contenuti Poggi è il migliore dei suoi e, dopo un recupero difensivo, in contropiede materializza i due punti del controsorpasso. Michele Ferrari con un bel movimento in area, chiuso in gancio, ne trova altri due ma i Blacks di casa, con due liberi di Tomasini, restano al comando a metà del parziale (8-7). Ferrari, dopo un pregevole slalom in area, si beve la difesa faentina e appoggia due punti a tabellone. Padova allunga con la palla recuperata e il contropiede firmato Giacomo Cecchinato (8-11). Dopo un errore dei padroni di casa, una grande azione personale di Andrea Scanzi, chiusa con un tiro in allontanamento, porta i neroverdi a più cinque (8-13) e la panchina di casa spende il suo primo time out. La tripla dell’ex di serata, Lorenzo Molinaro, allarga il divario e, dopo un altro recupero difensivo, Giacomo Cecchinato si guadagna due tiri liberi che, mandati a bersaglio, confezionano il più dieci Virtus (8-18) a poco meno di 3’ dalla prima sirena. Padova difende ancora con grinta, recuperando ancora e finalizzando in contropiede con Michele Antelli obbligando Coach Lotesoriere al secondo, ravvicinato, minuto di sospensione. Il parziale aperto di Padova (0-13) viene chiuso da un canestro di Vico, che manda a referto anche il libero supplementare (11-20). La Virtus per più azioni non trova la via del canestro, perdendo due palloni, ma senza pagare subito dazio. Un fallo di Molinaro, secondo personale, consente a Vico di tornare in lunetta (uno su due) che fissa il 12-20 sulla prima sirena.

SECONDO QUARTO. I secondi 10’ di gioco si aprono con un altro gran movimento in area di Michele Ferrari che trova il fondo della retina, il fallo e il libero aggiuntivo (12-23). Pastore scocca la prima bomba nella serata di Faenza ma, dall’altra parte, Corrado Bianconi elude la difesa di Vico e appoggia i suoi primi due punti (15-25). Michele Ferrari, grande protagonista in questo inizio, dalla lunetta fa uno su due, dopo un canestro di Papa e il distacco è ora di nove lunghezze. Pastore, dopo la prima, manda a referto un’altra tripla che viene immediatamente annullata da quella di Osellieri (20-29). Ancora un canestro da oltre l’arco, stavolta di Galassi, aiutato dal ferro, riporta i Blacks a meno sei e Coach De Nicolao richiama i suoi in panchina. In uscita dal time out Padova non ritrova il feeling con il ferro e il terzo fallo personale di Ferrari, a 6’ dall’intervallo, costringe il lungo neroverde alla panca. Un fallo di Bianconi, secondo personale, manda Poletti in lunetta che non trova però i primi punti in maglia Faenza. Il neo entrato Marco Ius non lo imita e firma i due liberi del 23-31 a metà parziale. Il nuovo viaggio in lunetta di Poletti ha esito positivo, e il fallo in attacco di Molinaro (terzo personale) complica le rotazioni per i neroverdi. Poletti a rimbalzo d’attacco fa meno quattro (27-31) e, con entrambe le squadre in bonus, aumentano i giri in lunetta: al due su due di Antelli risponde quello di un Poletti che sembra entrato in ritmo partita, con Faenza che prova a prendersi l’inerzia del match (29-33). Coach De Nicolao, a 3’ dalla fine del secondo quarto, chiama nuovamente time out per provare a rimettere ordine ma la bomba di Pastore vale il meno uno per Faenza (32-33). Un canestro di pura classe di Andrea Scanzi sblocca i neroverdi ma i padroni di casa strappano un’altra contesa a rimbalzo in attacco per due punti facili (34-35). L’uno su due in lunetta di Michele Antelli chiude le ostilità all’intervallo con Padova che conserva un piccolo ma prezioso margine di vantaggio (34-36).

TERZO QUARTO In avvio di ripresa, dopo quasi un minuto, Michele Ferrari dalla lunetta segna i primi punti del terzo quarto (34-38). Poletti nel pitturato ne trova due rapidi ma la bomba di Molinaro fa più cinque Padova (36-41). Un fallo tecnico fischiato a Poggi per proteste viene convertito da Cecchinato in un punto con un tiro libero. Dopo un paio di azioni confuse da ambo i lati, Galassi segna nel pitturato. Con Faenza già in bonus dopo 3’ 30’’ di gioco Ferrari si ripresenta in lunetta e fa ancora due su due (38-44) portandosi a quota sedici personali. Un gran palla rubata di Cecchinato non viene convertita in punti con Molinaro che, nell’azione successiva, fa solo uno su due ai liberi. I neroverdi continuano a difendere forte, andando vicini a recuperare ancora palla, ma un fallo di Antelli allo scadere dei 24’’ permette a Vico di trasformare in lunetta due liberi importanti. Osellieri cattura un prezioso rimbalzo in attacco e, l’ennesimo fallo su Molinaro, porta il lungo neroverde nuovamente a cercare punti dalla linea della carità. Il numero 8 di Padova fa ancora uno su due (secondo libero non convalidato per invasione) e Faenza si riporta poi subito a meno quattro (42-46). A 4’ dalla fine del terzo quarto, Cecchinato mette a referto altri due punti ai liberi, ma i padroni di casa con quattro punti ravvicinati si riavvicinano a meno due (46-48). Corrado Bianconi segna con un gancio da sotto canestro e, dopo un recupero difensivo, Giacomo Cecchinato brucia la retina da oltre l’arco riportando Padova a più sette (46-53). Vico prova a prendersi i suoi sulle spalle riavvicinando, solo in parte, i suoi con l’uno su due in lunetta ma dall’altra parte, un fallo di Poletti, manda nuovamente in lunetta Lorenzo Molinaro. Il lungo friulano stavolta non sbaglia e fa due su due (47-55) quando si apre l’ultimo minuto di un lunghissimo terzo quarto. La Virtus recupera un’altra palla in difesa e, sull’errore da oltre l’arco di Cecchinato, Michele Ferrari si guadagna altri due liberi a rimbalzo. L’uno su due di Ferrari e un bel canestro di Galassi in penetrazione chiudono il terzo quarto sul 49-56.

QUARTO QUARTO Gli ultimi 10’ del match iniziano con il terzo fallo personale di Bianconi e il due su due in lunetta di Poggi per Faenza che recupera poi due palloni consecutivi fino a costringere Ferrari al quarto fallo. Poletti manda a referto solo un libero, ma i padroni di casa sono nuovamente a meno quattro (52-56). Michele Antelli, in penetrazione, appoggia due punti e segna anche il libero aggiuntivo rimettendo sette lunghezze (52-59) ma la bomba di Pastore è una sentenza. Una grandissima penetrazione di Scanzi viene annullata da quella di Pastore. La tripla a segno di Corrado Bianconi riscrive ancora il più sette e dall’altra parte Molinaro stoppa Poletti che casca nel fallo tecnico per proteste che Bianconi trasforma nel libero del più otto (57-65). La tripla di Galassi a meno di 6’ dalla sirena finale prova a scuotere i Blacks che subiscono però immediatamente la bomba dall’angolo di Antelli (60-68). Galassi risponde ancora da oltre l’arco ma l’ottimo uso del perno nel pitturato di Andrea Scanzi vale il 63-70 con 4’ 45’’ sul cronometro. Cecchinato ruba un pallone importante a Poletti e un arresto e tiro chirurgico di Scanzi allarga il divario a nove punti (63-72). Vico in lunetta fa solo uno su due ma, a 3’ 20’’ dalla fine, Padova perde un pallone sanguinoso con Vico che si guadagna altri due liberi sul quarto fallo personale di Antelli. Vico fa zero su due, graziando Padova che dall’altra parte però non segna. L’ennesima tripla di Pastore riporta i suoi a meno cinque (67-72) e gli ultimi 2’ del match si aprono con ancora una palla persa per i neroverdi. Faenza non ne approfitta e Scanzi, con grande esperienza, costringe Vico al quinto personale. Il numero 16 neroverde dalla lunetta fa solo uno su due (67-73). Papa realizza da sotto canestro il meno quattro. Padova sbaglia in attacco con Molinaro, Faenza per tre volte non trova il fondo della retina guadagnandosi però i rimbalzi e due liberi importanti che Papa trasforma per il meno due (71-73). Con Ferrari out per falli, in un convulso finale Cecchinato manca il canestro dalla lunga distanza e, con poco meno di 18’’ sul cronometro, Faenza ha la palla della parità o del sorpasso. Dopo il time out di Coach Lotesoriere Faenza non tira senza esito positivo da oltre l’arco, ma gli arbitri fischiano una palla contesa e, con cinque decimi da giocare, la palla è ancora per i padroni di casa. Dopo un nuovo time out il tiro della speranza dei Blacks si spegne sul ferro con Padova che può meritatamente festeggiare un importantissimo successo esterno.