Ha preso il via ufficialmente ieri per le quattro formazioni venete la nuova stagione della nuova B Nazionale. Hanno vinto sia la Rucker, che nello storico “fortino” del PalaSaccon (ora abbandonato per la Zoppas Arena di Conegliano) si è aggiudicata per 77-65 un combattuto derby con la Virtus Padova, Gemini Mestre e Civitus Allianz Vicenza battendo rispettivamente Faenza e Chieti.
IL DERBY
RUCKER, BUONA LA PRIMA CONTRO LA VIRTUS PADOVA
RUCKER – VIRTUS PADOVA 77-65 (23-21, 43-31; 50-51).
RUCKER: Zacchigna 5, Chiumenti 4, Gobbo NE, Oxilia 10, Gluditis 18, Vettori 5, Di Emidio NE, Perin, Dalla Cia NE, Gatti 11, Cacace 14, Calbini 10. All. Carrea. Statistiche: 17/27 da 2, 11/30 da 3, 10/18 t.l., 38 rimbalzi, 20 assist, 18 palle perse, 8 palle recuperate.
PADOVA: Schiavon 8, Guevarra NE, Ius, Cecchianto 15, Antelli 6, Scanzi 11, Ferrari 23, Osellieri, Molinaro 2, Bianconi. All. De Nicolao. Statistiche: 18/36 da 2, 6/28 da 3, 11/14 t.l., 36 rimbalzi, 12 assist.
Arbitri: Purrone e De Ascentiis
La Rucker saluta il PalaSaccon con una meritata vittoria contro una solida Virtus Padova. Lo fa grazie ad una importante reazione negli ultimi dieci minuti, dopo il negativo terzo periodo in cui l’attacco produce solo 7 punti subendone 21. Gluditis (nella foto-copertina Incastro) e Calbini guidano la rimonta bianconera, la difesa degli uomini di coach Carrea è un fattore che limita la verve di Cecchinato e compagni. Prima vittoria del campionato e ultima apparizione nello storico PalaSaccon, che passa il testimone alla Zoppas Arena, la nuova casa della Rucker. Il debutto nell’impianto coneglianese è previsto per mercoledì 11 ottobre, alle 20.30, contro Virtus Imola.
La voce del coach
Una buona Virtus esce sconfitta all’esordio in campionato
Non basta la bella rimonta del terzo quarto ai neroverdi che cedono nel finale di partita
Non riesce alla Virtus Padova l’impresa di espugnare all’esordio il campo di San Vendemiano (77-65) al termine di una partita vibrante e intensa, fatta di parziali e contro parziali. Dopo un primo quarto ad alti ritmi in cui i neroverdi restano in scia grazie a un bel gioco di squadra (23-21), nel secondo parziale i ragazzi di Coach De Nicolao non trovano più il feeling con il canestro e scivolano a meno dodici all’intervallo (43-31). Al rientro in campo la Virtus trova le energie e il parziale (2-16) che concretizza la rimonta, affidandosi al “solito” Michele Ferrari (23 punti e 8 rimbalzi) e all’ottima prova di Capitan Schiavon che, insieme a Scanzi e Cecchinato, firma i canestri pesanti che scrivono il sorpasso. Negli ultimi infuocati 10’ di gioco i padroni di casa infilano subito il break che li riporta avanti nel punteggio, riuscendo poi a spegnere le velleità di rientro dei neroverdi che sono costretti, con onore, a cedere il passo ai trevigiani.
La voce del Coach: “Oggi, nel momento di maggiore difficoltà, abbiamo risposto bene come gruppo. Non ci siamo disuniti e abbiamo trovato la forza mentale per concretizzare una rimonta mai scontata in trasferta e contro un’avversaria importante come questa Sanve – ha commentato a fine partita il Coach della Virtus Padova, Riccardo De Nicolao – Abbiamo pagato qualche errore banale nei momenti cruciali della gara che non ci hanno permesso di rimanere in partita sino alla fine, rendendo più ampio il passivo finale. Prendiamo quanto di buono visto stasera, analizziamo gli errori per farne tesoro e ora testa subito a settimana prossima per la prima in casa.”.
La cronaca della partita
PRIMO QUARTO. Il quintetto d’esordio di Coach De Nicolao (Antelli, ex della sfida nella foto, Cecchinato, Schiavon, Ferrari, Molinaro) inizia bene in attacco e in difesa: Ferrari e capitan Schiavon firmano i primi punti del campionato neroverde prima della risposta Rucker. Due punti di Molinaro nel pitturato, Cecchinato da distanza siderale e l’esperienza di Michele Ferrari tengono avanti la Virtus (10-11) dopo 5’ ad alta intensità. La seconda bomba nella partita di Gluditis impatta a quota 13 punti, dopo il 2/2 in lunetta di Antelli che serve poi un bellissimo assist a Ferrari che deposita a canestro altri due punti (13-15). Gatti da oltre l’arco riconsegna il vantaggio ai trevigiani ma a stretto giro Cecchinato con la rubata e il contropiede in solitaria risponde immediatamente. Nell’ultimo minuto di un primo quarto intenso ed equilibrato i neroverdi rispondono alle iniziative dei padroni di casa e restano a contatto (23-21) grazie ai liberi di Scanzi e un’incursione di Cecchinato.
SECONDO QUARTO. I trevigiani rientrano bene con cinque punti in fila mentre i neroverdi perdono due palloni consecutivi in attacco obbligando Coach De Nicolao al timeout. Andrea Scanzi da oltre l’arco torna a segnare per i neroverdi che subiscono però un’altra bomba di Gluditis (31-24). La Virtus non trova più la via del canestro e Sanve può allungare al +10 a metà quarto. Lorenzo Molinaro commette in attacco il suo terzo fallo personale ed è costretto in panchina. I trevigiani continuano a bucare la retina mentre Padova non riesce più a trovare il suo ritmo in attacco, nonostante una bella penetrazione di Antelli che è una vera boccata d’ossigeno (39-26). Con 2’ sul cronometro Michele Ferrari completa il gioco da tre punti che viene però immediatamente vanificato dalla tripla di Gatti. Nell’ultimo giro di lancette prima dell’intervallo il divario sopra la doppia cifra con i neroverdi che vanno negli spogliatoi sotto di dodici lunghezze (43-31) al termine di un secondo quarto complesso.
TERZO QUARTO. Capitan Schiavon apre la ripresa con due punti con un canestro dalla lunetta in contropiede dopo una bella palla rubata. I liberi di Ferrari e una bomba di Cecchinato riavvicinano a meno sette la Virtus (45-38). Molinaro (quarto fallo personale) è costretto nuovamente alla panchina ma i neroverdi, con una buona difesa a zona, continuano a recuperare palloni e concretizzare in attacco fino al 45-43 grazie a una penetrazione di Cecchinato e la bomba di capitan Schiavon. La Virtus difende ancora forte e pareggia i conti con Ferrari a 4’ da fine quarto. In un PalaSaccon dal clima infuocato i neroverdi si riportano avanti grazie a un pregevole assist di Scanzi per la penetrazione di Michele Ferrari che mantiene aperto il parziale della rimonta (2-16). Chiumenti chiude il break e torna a segnare per la squadra di casa ma Antelli brucia in penetrazione la difesa di casa e mantiene avanti i suoi (47-49). Michele Ferrari d’esperienza a rimbalzo d’attacco ne mette altri due che permettono alla Virtus di chiudere avanti al 30’ (50-51).
QUARTO QUARTO. Gli ultimi infuocati 10’ si aprono con la bomba di Gluditis (53-51) ma Cecchinato trova un meraviglioso assist per Ferrari che segna comodamente da sotto. Sanve recupera palla e in contropiede mantiene aperto il break (57-53) che Coach De Nicolao tenta di bloccare con l’immediato timeout a 7’ 49’’ dalla fine. I neroverdi perdono Molinaro per falli e i trevigiani provano ad assestare il colpo del KO tornando a più otto (61-53) con 6’ 20’’ sul cronometro. Ferrari segna altri due punti a rimbalzo d’attacco e Cecchinato risponde subito ai canestri dei padroni di casa che restano però avanti (65-57). Andrea Scanzi brucia la retina da oltre l’arco ma i trevigiani, con la Virtus in bonus, possono sfruttare i viaggi in lunetta e mantenere invariato il gap (68-60). Giacomo Cecchinato si guadagna due liberi a 3’ dalla fine mandandone solo uno a referto. Non sbaglia Scanzi che inventa la bomba del meno sei (70-64) ma Sanve sembra averne di più e trova le energie per tornare a più dieci (74-64) a 1’ 36’’ dalla fine. La Virtus da il tutto per tutto per colmare il gap ma dopo l’uno su due in lunetta di Schiavon i neroverdi non trovano più il canestro e devono cedere l’onore delle armi a San Vendemiano che chiude avanti sulla sirena 77-65.
LE ALTRE
Note: Tiri da 2: FA: 26/48, ME: 19/36; Tiri da 3: FA: 4/23, ME: 9/30; Tiri liberi: FA: 8/13, ME: 15/19; Rimbalzi: FA: 44, ME: 36.
Match a due facce, condotto dai padroni di casa (nelle cui fila rientrava Pastore, all’esordio stagionale) nel primo tempo e da Mestre nella ripresa (47 punti segnati negli ultimi 20’). I Blacks erano partiti forte, approfittando anche dei tanti errori di Mestre, toccando il +10 sul 29-19 a metà secondo quarto (28-11 a rimbalzo all’intervallo). Al riposo Faenza va ancora sul +7, ed al rientro dagli spogliatoi Galassi apre con la tripla del nuovo + 10 (43-33). Poi, però, i locali si spengono e Perinprende per mano i suoi con triple e assist. Morgillo dalla lunga distanza segna il canestro del sorpasso sul 48-47. I Blacks soffrono ma ritornano in partita; poi Mestre sospinta da cinque giocatori in doppia cifra tra cui il giovane Pellicano (miglior marcatore con 15 punti e 6 assist, nelle due foto ai tiri liberi ed in difesa)allunga sul 75-67 e nonostante un concitato finale conquista la meritata vittoria.
L’avvio dei padroni di casa è stato veemente: break di 7-0 firmato Cucchiaro-Terenzi, quando il coach ospite chiama timeout dopo poco più di 2 minuti di gioco. I padroni di casa muovono bene la palla ed a metà del primo periodo sono già + 10 (14-4). L’attacco di Chieti continua a fare fatica, mentre Cucchiaro è inarrestabile chiudendo la prima frazione sul 22-9. Ciribeni e Paesano sbloccano l’attacco abruzzese, ma un ispirato Brambilla fa toccare ai suoi il massimo vantaggio (30-14 al 13′). Il leitmotiv della gara non cambia: Vicenza è ordinata in difesa e cinica in attacco, andando all’intervallo sul 46-33.
In avvio di terza frazione, Cucchiaro e Riva portano i padroni di casa su un comodo 50-33. Terenzi fa anche toccare ai suoi il massimo vantaggio, ma gli abruzzesi rispondono con Paesano, Cena e Del Testa (che prova a scuotere i suoi da oltre l’arco). L’attacco berico, però, è una macchina perfetta: Vicenza dilaga sul 69-46. Campiello e Cernivani provano a far scappare definitivamente i padroni di casa, anche nell’ultimo quarto ma Tiberti (20 alla fine) risponde da sotto per gli ospiti. Coach Cilio chiama timeout dopo 2 minuti e mezzo, quando il vantaggio si è ridotto a 15 lunghezze (77-62). Chieti stringe le maglie in difesa e si affida alle giocate di Tiberti in post, riportandosi sul -11 (80-69). I teatini continuano a crederci ed a 1.36″ riducono sotto la doppia cifra lo svantaggio, quando coach Cilio chiama un altro time out (83-74). Del Testa sempre dall’arco riporta Chieti a due possessi pieni, ma un canestro dalla media di Cucchiaro chiude i discorsi e rende gli ultimi due minuti ininfluenti ai fini del risultato finale.