UN GRAN CUORE NON BASTA A POSACLIMA. CARUGATE VINCE 69 A 68 ALLO SCADERE
Terza trasferta per la formazione di Coach Gambarotto che fa visita a Carugate per la quinta gara di A2 Femminile. La formazione lombarda è nella stessa situazione della squadra veneta: 3 sconfitte e una vittoria, Vicenza per Carugate, Bolzano per Ponzano. La Posaclima si presenta alla partita in emergenza con due infortuni molto pesanti: Pertile e Pellegrini non saranno del match. Marta Pellegrini ha subito una distorsione alla caviglia giovedì 3 Novembre durante la seduta pomeridiana di allenamento. Escluse fratture le sue condizioni sono da valutare settimanalmente.
DIMENSIONE BAGNO CARUGATE – POSACLIMA PONZANO 69 – 68 (16-23, 35-34; 52-47). CARUGATE: Belosevic 11 (4/8, 1/3), Diotti 23 (7/13, 3/5), Cassani 16 (6/13, 0/6), Nespoli 7 (2/4, 0/3), Khozobashiovska 2 (1/4 da 2); Uselli 2 (1/1 da 2), Baiardo 8 (0/2, 2/11). N.e.: Osmetti, Andreone, Faroni, Marino All.: Colombo. POSACLIMA: Iuliano 27 (4/5, 6/10), Bianchi 5 (1/3, 1/1), Favaretto 11 (2/6, 2/4), Tivenius 9 (4/9 da 2), Gobbo 9 (4/6 da 2), Mioni 4 (2/9 da 2), Rosar 3 (1/2 da 3), Varaldi (0/3, 0/9). N.e.: Pertile, Pellegrini, Zuccon, Zanatta. All.: Gambarotto. ARBITRI: Spienllo e De Ascentis. SPETTATORI: 60. Note: infortunio a Bianchi (primo quarto).
QUINTETTI – CARUGATE: Belesovic, Cassani, Diotti. Nespoli, Khozobashiovska. All.: Colombo. POSACLIMA: Iuliano, Bianchi, Favaretto, Gobbo, Tivenius. All.: Gambarotto.
PRIMO QUARTO | 16 – 23. Si parte ed è Iuliano a mettere i primi punti della gara; la risposta arriva da Nespoli, ma Bianchi, promossa in quintetto base al posto di Pellegrini, si iscrive alla partita bruciando la difesa avversaria. Il pareggio di Cassani dura veramente poco perché capitan Gobbo suona la carica e il match sale di colpi. Nespoli con un 2+1 riporta le lombarde sul 9-9, ma la risposta non tarda ad arrivare: Bianchi ne infila due da dietro l’arco per il +5 Posaclima (12-17). L’inerzia è tutta per la Posaclima: Favaretto costringe coach Colombo a chiamare il primo timeout dell’incontro dopo 7 minuti di gioco sul punteggio di 12 a 20. Ancora l’ex Marghera regala un cioccolatino per Tivenius che segna il massimo vantaggio: un ottimo primo quarto si chiude sul 16 a 23 Posaclima. Unica nota dolente, l’ennesimo infortunio: questa volta è Matilde Bianchi ad abbandonare il parquet per un infortunio al dito.
SECONDO QUARTO | 35 – 34. Nespoli, la più attiva per Carugate, apre la seconda frazione. La pronta risposta è di Mioni, che da vicino mette a segno due punti importanti per la Posaclima. Ancora Cassani per la Dimensione Bagno, ma Ponzano è sul pezzo: le giocate di capitan Gobbo, 5 punti in fila di Iuliano e una stoppata di Varaldi riportano la Posaclima sul +7. Obbligatorio il timeout di coach Colombo. Carugate c’è: Boiardo e Diotti la mettono da lontano e questa volta è coach Gambarotto a dover fermare il cronometro sul 33 a 34. Sul finire di primo tempo arriva anche il primo vantaggio del match per la squadra di casa: Khozobashiovska manda la squadre negli spogliatoi sul 35 a 34.
TERZO QUARTO | 52 – 47. Il secondo tempo si apre sotto il segno di Carugate: Gobbo è la solita guerriera, ma i canestri di Cassano e Diotti lanciano la Dimensione Bagno sul +7, costringendo coach Gambarotto a chiedere un minuto di sospensione. Le Lombarde continuano a macinare gioco, ma “Lulù” Iuliano non ha intenzione di alzare bandiera bianca e con 8 punti consecutivi riaccende la Posaclima che resta in scia nonostante un inizio difficile (47-42). Baiardo fa da pompiere e getta acqua sulla fiamma di Ponzano, ma la playmaker biancoverde non ha ancora finito e con l’ennesima bomba mette il 52 a 47.
QUARTO QUARTO | 69 – 68. Rosar da 3 riaccende la contesa. Favaretto accorcia lo svantaggio e in un amen è -2. Diotti e Gobbo si scambiano canestri e una stoppata di Rosar manda in visibilio la formazione di coach Gambarotto che trova il pareggio con l’incredibile Iuliano (56-56). Tivenius torna a segnare proprio nel momento più importante, sfrutta il quarto assist di giornata di Iuliano ed è +2. La Svedese su rimbalzo offensivo regala due possessi di vantaggio alla Posaclima: sembra fatta! Diotti non ci sta e accorcia le distanze, il colpo del KO è però la tripla, proprio sulla sirena, di Belosevic. Ponzano lotta fino all’ultimo ma non basta, finisce 69 a 68.
Coach Matteo Gambarotto non può nascondere la delusione: “In questo momento è molto difficile essere lucidi. C’è tanta amarezza anche perché la frattura al dito di Matilde Bianchi ha complicato notevolmente le cose. Dal punto di vista umano nonostante il dispiacere che sento in questo momento non posso che ringraziare le atlete che son scese in campo che hanno dato tutto se stesse”.
Mantova senza Bernardoni, ha trovato in Llorente e Dell’Olio i due principali punti di riferimento e soprattutto nella difesa contro le tiratrici trevigiane una carta vincete.
La sfida si è giocata sui binari dell’equilibrio, condizionato da un metro arbitrale indecifrabile, con Mantova che per due volte ha provato a scappare, riuscendo a essere sempre ripresa da Treviso.
La sfida si è decisa così nei possessi finali, con i canestri di Togliani e l’errore di Zagni da tre punti che avrebbe potuto far girare la partita.
PODOLIFE TREVISO – SAN GIORGIO MANTOVA 53-56 (12-13; 26-30; 44-45)
TREVISO: Zagni 8, Vespignani 5, Egwoh 8, Gini 4, Ramò 3, Diodati ne, Amabiglia 12, Gatti, Rosset ne, Tramontin ne, Cagossi ne, Volpato 13. All. Iurlaro
MANTOVA: Dell’Olio 10, Llorente 15, Togliani 7, Bottazzi 1, Orazzo 10, Petronio 4, Bevolo 7, Truzzi ne, Labanca 2, Sblocchi ne. All. Burrone
Arbitri: Bernardo e Di Tommaso
Velcofin Interlocks Vicenza–Il Ponte Casa d’Aste Sanga Milano 66-70 (17-14; 40-29; 53-46). VICENZA: S. Vujacic 12, V. Antonello 11, F. Monaco (cap) ne, A. Garzotto ne, A. Fontana 5, G. Amatori 7, V. Sturma 6, E. Sasso 10, G. Reschiglian ne, E. Castello 4, A. Peserico 11. Allenatore Marco Silvestrucci. Milano: S. Toffali 14, P. Novati 2, S. Guarneri (cap) 14, A. Beretta 5, E. Penz 6, A. Thiam ne, R. Van Der Keijl 12, B. Bonomi 10, M. Hatch, T. Madonna 7. Allenatore: Ugo Franz Pinotti. Arbitri: Marco Zuccolo di Pordenone e Marco Schiano di Zenise di Trieste.
Al Palasport Comunale avviene quello che i crudi numeri del campionato non lasciavano minimamente presagire, ma che sotto sotto i sostenitori vicentini speravano e che capitan Federica Monaco aveva fatto intendere nelle dichiarazioni prepartita. Le biancorosse di casa sfoderano finalmente una prestazione all’altezza della tradizione delle sfide Milano-Vicenza e tengono indietro (e per lunghi tratti di gara bene indietro) Stefania Guarneri e compagne che solo nei minuti finali prima riagganciano e poi superano sul filo di lana la formazione di casa guidata da Marco Silvestrucci. Difesa metodicamente aggressiva, grande chiusura degli spazi sotto il proprio canestro, buona circolazione di palla in attacco con percentuali di tiro da oltre l’arco elevate sono gli ingredienti che consentono a Vicenza di comandare la gare per oltre 30 minuti. Coach Pinotti a fine gara riconosce i meriti delle vicentine che hanno impegnato ben oltre le attese la sua squadra: “Non abbiamo affatto giocato una brutta partita, ma senza poter trovare i consueti spazi di manovra in attacco. Ottime la difesa in raddoppio di Vicenza sulla lunghissima Van Der Keijl e le chiusure sulle mie esterne, devo ringraziare Benedetta Bonomi (3 triple) e Susanna Toffali (inarrestabile negli ultimi attacchi al ferro) che hanno risolto solo nel finale una situazione molto ingarbugliata. Ho dovuto far ricorso ad un quintetto basso ma molto energico (con Guarneri & Novati) per riprendere l’inerzia della gara”. Ovviamente molto meno contento coach Silvestrucci: “Nonostante tutto quello che si è visto, alla fine la partita l’abbiamo persa noi, qualche ingenuità di troppo e qualche episodio sfortunato ci sono stati fatali… Ma il lavoro in palestra sta pagando e sono fiducioso per il prosieguo del campionato”. Al di là della cronaca puntuale della partita, vogliamo segnalare la buona prestazione delle esterne vicentine, che finalmente si sono cercate e trovate con continuità; ma soprattutto la “rinascita” di Vanessa Sturma, che ha giocato (bene) come centro aggiunto a Elena Castello. La quale centro non è, ma deve fare di necessità virtù. Le due lunghe vicentine sono stati i pilastri a sostegno della squadra contro un “pacchetto di mischia” avversario nettamente più pesante. Vedremo, già a partire dalla trasferta di sabato prossimo a Ponzano, se Vicenza saprà confermare quanto di buono fatto vedere contro la capolista.
A VILLAFRANCA, L’ALPO SI ARRENDE AL FUTUROSA TRIESTE (62-75)
E’ amaro il Belladelli Forum per l’Ecodent Alpo (nella foto-copertina) che esce sconfitto dalla sfida con la Futurosa #Forna Basket Trieste (62-75). Le biancoblu pagano una cattiva serata al tiro (31% da due, 18% da tre e 67% ai liberi) e in difesa, ma almeno limitano le palle perse (11). Doppia doppia per Serena Soglia (15 + 11), mentre Elisa Mancinelli la sfiora (11 + 9); dall’altra parte la top scorer del girone Miccoli si ferma a 7 punti realizzati.
Parte meglio Trieste che si porta sul 4-8 con Sammartini e Miccoli, l’Alpo risponde con Vitari da due e con Rosignoli da tre e passa avanti (9-8). La gara entra nel vivo, pur con diversi errori da una parte e dall’altra: la Futurosa prova a scappare con Camporeale e Bosnjak (9-14) ma Mancinelli ne mette 4 in fila (13-17) prima della tripla di Camporeale che chiude il primo quarto (13-20). Nel secondo periodo coach Soave prova la zona dopo essere finito a -9 (13-22): il risultato è un break interno di 8-0 chiuso dal canestro di Franco del quasi aggancio (21-22), Cumbat risponde dalla lunetta (21-24) e dall’altra parte la tripla di Mancinelli impatta il punteggio (24-24). Il pubblico di Villafranca si fa sentire, anche perché alcuni fischi arbitrali penalizzano le padrone di casa: le triestine ne approfittano e infilano un parziale di 0-12 che significa mini-fuga (24-36). La difesa biancoblu non è impeccabile, l‘Alpo scivola due volte a -14 (25-39 e 28-42) ma reagisce bene perché negli ultimi 43″ del tempo riesce a mettere a segno ben 7 punti e a scendere sotto la doppia cifra di ritardo (35-44 all’intervallo lungo).
Il terzo quarto inizia con un fallo tecnico fischiato alla panchina ospite ma l’Ecodent non ne approfitta: Rosignoli fallisce il libero e pure i successivi attacchi non dànno esito. Il primo cesto veronese di questo quarto è di Vitari dopo quasi 3 minuti (37-46), Bosnjak colpisce da oltre l’arco (37-49) e il divario rimane più o meno questo sino a fine tempo (48-61 all’ultimo mini-riposo). Nella frazione conclusiva Trieste controlla il risultato, nonostante il 4-0 iniziale frutto dei cesti di Soglia e Diene (52-61). Streri da tre e Croce ricacciano indietro le villafranchesi (52-66), poi Camporeale e Bosnjak fissano il massimo vantaggio della serata (54-70). Moriconi è l’ultima a mollare, ne mette 4 consecutivi e ridà speranza ai propri colori (60-70), ma a 1′:15 dalla sirena finale arriva la tripla di Cumbat che chiude i conti (60-73). La solita Bosnjak e Soglia mettono gli ultimi due canestri della serata che si chiude con il già ricordato punteggio di 62-75.