La 2. giornata di campionato ha riservato soltanto amarezze alle quattro formazioni venete. Decisamente pesanti, le battute d’arresto rimediate in casa da Posaclima Ponzano, sabato sera al PalaCicogna contro Costa Masnaga (48-84), e ieri dalla Velcofin Interlocks Vicenza al PalaGoldoni con la neo-promossa Futurosa Trieste (65-90).
Sconfitte pure Podolife NP Treviso sul campo del SanGa Milano (58-51) ed Ecodent Alpo a Voghera con Castelnuovo Scrivia (88-62, decisivo un parziale di 18-0).
COSTA FA LA VOCE GROSSA E SBANCA IL PALACICOGNA 48 A 84
Troppo forte la Limonta Costa Masnaga che passa al Palacicogna con un risultato netto. Le ragazze di coach Gambarotto (nella foto), dopo la bella vittoria a Bolzano sbattono contro il muro di una tra le candidate alla lotta per la promozione. Per la Posaclima tra una settimana c’è Alpo sfida-salvezza.
POSACLIMA PONZANO – COSTA MASNAGA 48-84 (19-22, 28-41, 36-63).
QUINTETTI: POSACLIMA: Iuliano, Pellegrini, Gobbo, Pertile, Tivenius. All.: Gambarotto. LIMONTA: Fietta, Villa, Osawua, Allievi, Brossmann. All.:Seletti
PRIMO QUARTO | 19-22. Apre il match Grossmann con due punti facili in contropiede. Capitan Gobbo segna i primi due punti di Ponzano, ma Osazuwa risponde subito in un inizio di gara frizzante. Un 5-0 firmato Pertile regala il primo vantaggio alla squadra di casa, ma la partita è un vero e proprio botta e risposta. Al due su due di Tivenius replica Fietta; al canestro di Villa ci pensa ancora la svedese: a metà frazione è 11-10 Posaclima. I ritmi alti portano a qualche palla persa ma anche ad un punteggio alto. La sfida tra Iuliano e Fietta è entusiasmante, ma è Grossmann con una tripla a piazzare il +3. Il viaggio in lunetta di Bianchi fissano il punteggio sul 19-22.
SECONDO QUARTO | 28-41. Pellegrini trova i primi punti personali con un tiro da lontano, ma Costa risponde trova sempre soluzioni per tenere a distanza le biancoverdi. Un canestro di Osazuwa costringe coach Gambarotto a fermare il cronometro. Il timeout non porta gli effetti sperati: la formazione di coach Seletti cerca la fuga. Capitan Gobbo sblocca il tabellone ma Villaruell fa sentire l’esperienza e fissa il massimo vantaggio Limonta sul +10 (23-33). La zona delle lombarde è un vero rebus e dall’altra parte Allievi e Villa sono sentenza, Costa scappa via (+18). L’asse Pertile-Varaldi riaccende la Posaclima. Tibi segna ancora, ma è Varaldi, con un bel un 2+1 a mandare le squadre negli spogliatoi sul 28 a 41.
TERZO QUARTO | 32-59. Nel secondo tempo la musica non cambia: Fietta segna con il fallo, Villa infierisce con un layup e Costa allunga sul +16 (28-44). Villaurel continua il parziale di 6-0; Varaldi è l’unica a trovare il canestro, Villaruell segna ancora dai 6.75 e mette il +20 (30-50). Ponzano non trova soluzioni mentre Limonta trova punti con Villa, Allievi e Fietta: il divario si allarga e quando Osazuwa appoggia tutta sola il tabellone segna +23. Vittoria Allievi è in serata di grazia: una tripla col fallo chiude virtualmente l’incontro al termine del terzo quarto (36-63).
QUARTO QUARTO | 48-84. L’ultimo quarto è di fatto garage time. Ponzano muove il punteggio solo dalla lunetta, mentre Costa Masnaga tira fuori dalla faretra anche Beatrice Caloro che segna da ogni posizione. Finalmente si sblocca Pellegrini, ma ormai è troppo tardi. Il match si chiude sul 48-84.
DICHIARAZIONI Coach Matteo Gambarotto: “Partita difficile! Costa Masnaga ha dimostrato il suo valore. Sono appena uscito dallo spogliatoio e ho detto alla ragazze che sono meglio di così. Dobbiamo essere dal punto di vista dell’energia più efficaci. Le percentuali sono state lo specchio del modo in cui abbiamo attacco. Per fortuna non c’è troppo tempo per pensare, sabato ci aspetta un’altra bella sfida”
Vicenza in ritardo di condizione, Trieste esce alla grande nella ripresa
VelcoFin Interlocks Vicenza – Futurosa Trieste 65-90 (18-23; 33-41; 49-67). Vicenza: V.Antonello 5, F.Monaco (cap) 8, A.Garzotto, A.Fontana 8, G.Amatori 7, V.Sturma 11, E.Sasso 10, G.Reschiglian, E.Castello 16, A.Peserico. Allenatore Marco Silvestrucci. Trieste: E.Streri, L.Cumbat 2, R.Castelletto 2, C.Croce (cap) 11, I.Bosnjak 23, C.Miccoli 24, M.Grassi, G.Sammartini 21, C.Camporeale, S.Carini 7. Allenatore Alessio Scala. Arbitri: Mirko Moreno Di Franco di Bergamo e Francesco Belisario Di Luzio di Cernusco S/Naviglio (MI)
VelcoFin InterLocks in serata poco brillante soccombe a una squadra triesina vivace, grintosa e rapida, che con il 49% al tiro contro il 34% di casa mette un suggello meritato sulla partita. Apre le marcature Antonello, risponde Bosnjak. Segna ancora Castello (nella foto), pareggia Miccoli. Due liberi per Sammartini e da quel momento Futurosa Trieste passa in testa e si invola senza mai più essere raggiunta. Proprio le tre migliori in campo – Miccoli, Bosnjack e Sammartini – autrici di 68 punti complessivi – sono state una continua spina nel fianco vicentino. La squadra di Silvestrucci non ha saputo arginare le tre supergiocatrici in ispiratissimo stato di grazia. Nel primo tempo VelcoFin InterLocks ha lottato con grande generosità e impegno fisico per stare alla pari con Trieste e in molte fasi è piaciuta. Ma nel secondo tempo la squadra di coach Alessio Scala ha sbaragliato il campo senza pietà, offrendo di sè un’ottima impressione. Onesto il commento finale di coach Silvestrucci: “Non siamo ancora pronti per giocare a una determinata intensità per 40 minuti: questa è la cruda verità. Il divario finale, peraltro molto alto, mi sembra eccessivo, però dobbiamo accettare la realtà per quella che è. Da martedì si riparte, per la prima volta nella stagione con la squadra al completo e senza infortuni. Sono soddisfatto della prova di Giorgia Amatori, che con solo due allenamenti ha tenuto bene il campo. Lei, pur lontana dalla forma migliore, è una iniezione di energia e di fiducia. Pensiamo a sabato prossimo alla trasferta di Bolzano, con in testa l’idea di cancellare questa brutta prova”.
Intanto, si legge su “Spicchi d’Arancia”: Vicenza ha ingaggiato la guardia-ala slovena Sara Vukacic (1.80 m, 1996, Maryland ’20, ProDep) che nella scorsa stagione era in seconda divisione spagnola a Caceres (28g, 7.3ppg, 1.8rpg, 0.7apg).
SANGA MILANO-PODOLIFE 58-51 (18-11, 31-18; 46-35). SANGA MILANO: Novati 7, Penz 6, Van Der Keijl 10, Bonomi 7, Madonna 12, Toffali 2, Guarneri 7, Beretta 2, Hatch 5, Thiam ne, Serralunga ne, Finessi ne. PODOLIFE TREVISO: Zagni 5, Vespignani 6, Egwho 6, Rosset 15, Ramò 7, Amabiglia 3, Gini 3, Volpato 6, Diodati ne, Gatti ne, Tramontin ne, Cagossi ne.
Il Ponte Casa D’Aste “inaugura” il PalaGiordani con una vittoria a spese di Treviso che ha mostrato carattere e determinazione oltre ad alcune fiammate di ottime individualità (nella foto una fase del match).
Partenza contratta per entrambe le squadre, con le ospiti che si appoggiano sulle giocate di Egwho e Rosset. Il primo allungo è delle milanesi, forzando le ospiti al time out con il parziale di 6-0. La prima frazione si chiude sul 18-11. Ci vogliono quasi quattro minuti, invece, per vedere il primo canestro del secondo quarto: a segnarlo è Amabiglia che riporta Treviso sul -4. Il Sanga non si scompone e nonostante la difesa a zona ospite, controlla il match. Il quarto, caratterizzato da ritmi piuttosto bassi si chiude sul 31-18.
Più frizzante l’inizio del secondo tempo: Ramò e Rosset alzano i giri del motore riportando sul -6 la NPT. Il time-out chiamato da coach Pinotti non sembra avere gli effetti sperati e l’inerzia della partita rimane nelle mani delle trevigiane. Un bel canestro di Van Der Keijl frena l’emorragia e mentre Treviso prova ad alzare l’intensità è Novati a siglare il +9 locale. Madonna inventa per Van Der Keijl che riporta il vantaggio Sanga in doppia cifra: il 46-35 con cui si va all’ultimo riposo. Treviso, grazie ai canestri di Zagni e Vespignani, torna sul -8 dimezzando il massimo vantaggio locale siglato da Penz (+16). A 5’ dalla fine Rosset su una persa di Beretta porta addirittura sul -6 le sue. È Madonna a prendersi la responsabilità segnando una tripla. Negli ultimi due minuti il Sanga gioca con il cronometro: Madonna che alza la voce anche a rimbalzo blinda la vittoria per 58-51.
L’Ecodent Alpo cade a Voghera con l’Autosped Castelnuovo Scrivia
L’Ecodent Alpo deve rimandare l’appuntamento con prima vittoria in campionato: le biancoblù escono sconfitte dal campo dell’Autosped Castelnuovo Scrivia (88-62) che era all’esordio stagionale nel torneo di A2. La squadra di Nicola Soave è rimasta in partita per un quarto e mezzo, poi a metà del secondo quarto di gioco è arrivato un parziale interno di 18-0 che ha deciso il match. Buona la prova di Zuzia Sklepowicz che ha messo a segno 17 punti con 3/4 da due e 3/5 da tre, come pure quella di Serena Soglia che siglato il suo high in maglia biancoblù (15 punti).
Primo quarto equilibrato, l’Alpo si porta avanti con i liberi di Moriconi (3-5), l’Aurosped risponde con un 6-0 frutto dei liberi di Gianolla e Premasunac (9-5), ma Sklepowicz impedisce alle “giraffe” di allungare infilando la tripla del 9-8. Si prosegue punto a punto sino a fine quarto: Rosignoli dalla lunetta impatta sul 15-15 e l’ultimo canestro del tempo è dell’MVP Gianolla (20-17 al primo mini-intervallo). Nel secondo periodo Castelnuovo prova a scappare con l’ex Marangoni (27-19) ma le veronesi dimostrano carattere e dimezzano il ritardo con Diene e Vitari (27-23). Qui però per l’Alpo si spegne la luce e, come detto in apertura, ecco il terrificante break delle piemontesi di 18-0 che stende le ospiti (45-23). In poco più di 4 minuti Mancinelli e compagne si ritrovano sotto di 22 ed hanno solo la forza di mettere a segno due cesti nel finale di tempo con Diene e lo stesso capitano (45-27 all’intervallo lungo).
Nel terzo quarto il vantaggio interno si mantiene sempre intorno al “ventello”, a metà tempo arriva il +25 con Leonardi (61-36), l’Ecodent ha l’unico segnale di vita con uno 0-6 siglato da Soglia, Sklepowicz e Diene (61-42), ma Gatti “ripristina” il +22 (67-45) e Mancinelli infila il paniere del 67-47 con cui si va all’ultimo riposo. Poco da dire sulla frazione conclusiva, se non annotare il massimo vantaggio dell’incontro sul +28 (88-60) e l’esordio in campionato di Franco a un anno dal brutto infortunio al ginocchio: bentornata Alessandra!