Miglior allenatore. Vincitore. Ma soprattutto un grande tecnico. C’è la griffe di coach Nicola Imbimbo sulla vittoria del Veneto al Trofeo delle Regioni. Il giovane tecnico ha infatti condotto alla grande assieme al suo staff e alla supervisione dell’Rtt Alberto Zanatta la selezione maschile sul gradino più alto del podio. Percorso netto: 5 vittorie, tre nel girone, due in semifinale e finale.
Coach a mente fredda com’è stata questa avventura al TDR?
“I cinque giorni a Salsomaggiore sono stati ricchi di entusiasmo, sapevamo di aver costruito un gruppo competitivo, ma poi è il campo a doverti dare le risposte. Quella migliore è arrivata dai ragazzi che hanno messo grande entusiasmo e attenzione nel fare quello che gli abbiamo chiesto, che poi non era nulla di diverso rispetto a quanto facevamo al Centro Tecnico Federale, ma con maggiore agonismo. C’è la soddisfazione per aver riportato il Veneto a vincere il Trofeo delle Regioni a 12 anni di distanza dall’ultima volta. E lo ripeto, la chiave è stata davvero il gruppo straordinario di ragazzi che abbiamo avuto”.
Come avete preparato questo TDR?
“E’ stato un percorso iniziato con Alberto Zanatta, il nostro RTT, dopo il Trofeo delle Province e il Bulgheroni. C’era tanta competizione e determinazione da parte dei ragazzi per far parte del gruppo. Diciamo che abbiamo capito fin da subito di avere un’annata interessante sia con i piccoli fino a tutto il resto. Non è stato facile scegliere i 12 che sono venuti a Salsomaggiore, e nell’ultima amichevole abbiamo sottolineato assieme anche al presidente Nardi quali privilegio fosse far parte di questo gruppo. E questo ha portato i ragazzi a remare tutti dalla stessa parte”.
Quando hai capito che era l’anno buono?
“Nella semifinale con l’Emilia Romagna. Noi avevamo vinto abbastanza agilmente le gare del nostro gruppo, loro invece avevano affrontato gare più tirate ed erano pronti per una gara tirata. Vincerla con quella grande prestazione dei ragazzi che sono riusciti a gestire un finale palpitante è stato ancora più emozionante”.
Fra i tanti gioielli di questo gruppo è luccicato Alberto Pelizzari…che ne pensi?
“Abbiamo visto tanti prospetti interessanti anche in altre selezioni, ma Alberto ha dimostrato oltre alla sua bravura anche doti di eladershio, sapendo alzare l’asticella del proprio rendimento quando è stato necessario. E’ un ragazzo più maturo della sua età, e ha grandi potenzialità, al di là della schiacciata che tutti ricorderanno per anni. Mi auguro che possa diventare un buon play perchè ne ha tutte le qualità”.