Certi amori non finiscono. Fanno dei giri immensi. E poi ritornano…

Quest’estate Giovanni Vildera, ala-centro (2.05, classe ’95) della De’ Longhi Treviso Basket che giovedì scorso ha compiuto 26 anni, può festeggiare un nuovo importante traguardo: “ha colto ieri (lunedì 8 marzo, NdA) un traguardo extra-sportivo raro e meritorio per un atleta professionista – specifica il sito della società –, la laurea triennale in Scienze dell’Alimentazione all’Università San Raffaele di Roma. Molto interessante e attinente alla professione del pivot padovano nato a Montebelluna l’argomento della tesi discussa ieri rigorosamente “on line”: “Nutrigenomica e Performance dell’Atleta”, che gli è valsa ieri la proclamazione con il punteggio di 98″.

“Vildo”, montebellunese di nascita anche se padovano a tutti gli effetti (vi si era trasferito in tenera età con la sua famiglia, muovendo poi i primi passi cestistici tra Mortise e Petrarca), è tornato appunto quest’estate nella sua provincia natale. L’approdo a Treviso Basket, per lui che aveva completato la sua formazione nella Reyer Venezia disputando due finali scudetto U19 consecutive e facendo anche qualche apparizione in prima squadra, ha rappresentato l’approdo ufficiale in massima serie. Un approdo meritato, dopo una carriera importante al “piano di sotto”: nel 2014 alla Fulgor Omegna per due stagioni prima del passaggio nel 2016 alla Mens Sana Siena; nel 2018, invece, alla Pallacanestro Biella sostituisce nel reparto lunghi Tessitori (passato a Treviso) anche se a febbraio 2019 arriva la chiamata della N.P.C. Rieti. Società con cui arriva fino al secondo turno play off (uscendo nei quarti proprio con Treviso Basket) e l’anno scorso, rivestendo il ruolo di capitano, alla sospensione dei campionati viaggiava a 10.7 punti (50% da due) con 6.5 rimbalzi e 1.4 assist per gara. In questa prima stagione a Treviso, invece, per la formazione di Max Menetti ha prodotto fin qui 2.3 punti e 1.8 rimbalzi negli otto minuti di impiego medio. E fino all’importantissimo traguardo raggiunto ieri…

Sì sono molto felice per aver raggiunto questo traguardo – evidenzia Giovanni Vildera nell’intervista sul sito Trevisobasket.it, lavorare come giocatore professionista comporta parecchi problemi logistici non tanto per lo studio, quanto per poter svolgere gli esami in presenza. In questo la pandemia mi ha certamente aiutato perchè adesso si fa tutto on line e ho potuto fare senza problemi esami e tesi per terminare quindi il cammino. Peccato solo non aver potuto fare una bella festa con amici e parenti”. “Ritengo utilissimo per un giocatore avere anche lo studio come attività – aggiunge, specificando che ora intende proseguire, prendendo anche la laurea magistrale – perchè ti permette di staccare dalla classica routine dell’atleta, di dedicare tempo a sé stessi e di occupare con profitto il tempo libero durante la settimana o nelle trasferte”.

Riguardo l’argomento specifico della sua tesi, la “Nutrigenomica”, ed un suo eventuale utilizzo pratico nello sport, lo stesso invece rivela: “Per ora poco, certamente qualcosa si sta muovendo ai livelli più alti, ma per ora sono le case farmaceutiche a lavorare di più in questo senso per il fiorente mercato degli integratori e prodotti del genere. Ma certamente tra qualche tempo saranno esportati anche nel mondo dello sport e questa la considero in futuro un’opportunità dal punto di vista professionale” .