Ecco le prime parole da giocatore di TVB da parte di Nicola Akele, ala di 203cm, trevigiano di Montebelluna, nazionale italiano, ufficializzato oggi come giocatore della De’ Longhi Treviso Basket 2020/21, proveniente dalla Vanoli Cremona.
“Dopo il mio primo anno in Serie A a Cremona cercavo una squadra in cui avere spazio, l’obiettivo primario in questo momento della mia carriera è poter crescere stando in campo per svilupparmi come giocatore con un buon minutaggio. Ho scelto Treviso tra tante opzioni principalmente per questo, coach Menetti mi ha parlato e mi è piaciuto molto lo scenario tecnico che ha previsto per la prossima stagione, mi ha dato tanto entusiasmo. Così come la società mi ha dato un’ottima impressione di serietà e programmazione. Penso che TVB sarà l’ambiente ideale per me e per migliorare come giocatore in prospettiva futura, io sono molto ambizioso ed esigente con me stesso, penso di non avere ancora mostrato il meglio di me e di essere ancora un giocatore da “svezzare”. Lavorando sodo in un contesto giusto come questo potrò fare altri gradini per arrivare più in alto, sia con il club che con la Nazionale a cui tengo molto. Poi, ovviamente, anche il fatto di essere tornato vicino a casa ha influito nella scelta, quel quid in più che mi ha dato ancora più entusiasmo. So che la mia famiglia e i miei amici di Montebelluna sono contenti di avere la possibilità di vedermi giocare dal vivo al Palaverde, sarà uno stimolo in più.”
Descrivi un po’ le tue caratteristiche tecniche in campo:
“La mia principale dote è la versatilità, da quando gioco ho avuto questa dote di poter essere impegnato in più ruoli, sia sotto che più lontano dal canestro, e mi trovo bene dappertutto anche se in certi aspetti mi trovo più a mio agio. Ad esempio mi piacciono le giocate di energia, difendere forte e andare in contropiede, correre, giocare senza palla o fare i back door. Negli ultimi anni gioco più vicino a canestro dove mi sento più sicuro, mi piace giocare dentro l’area, ma voglio migliorare nel ball-handling e nel tiro da fuori per diventare un giocatore più completo possibile.”
Ti piace come sta nascendo la nuova De’ Longhi Treviso per il 2020/21?
“Mi sembra che stia nascendo una buona squadra, divertente, con giocatori “elettrici” che possono dare tanta energia e coinvolgere il pubblico, mi sembra un gruppo giovane e motivato con ragazzi che vogliono crescere. Ci vorrà tanto lavoro ovviamente per creare una buona amalgama visto che ci saranno tanti giocatori nuovi oltre a me, ma penso che potremo dire la nostra in campo. Conosco molto bene Giovanni Vildera con cui ho giocato qualche anno nelle giovanili a Venezia, e anche con capitan Imbrò sono stato in nazionale giovanile oltre ad aver fatto con lui un camp estivo. Qualcuno degli altri invece l’ho incontrato da avversario.”
Come hai vissuto l’anomalia di questo lungo periodo senza basket?
“Da quando avevo 14 anni mai ho passato più di 10/15 giorni a casa, ora è stato un po’ strano passare così tanto tempo in famiglia con i miei a Montebelluna, diciamo che è stato il lato bello di questa pandemia per noi giocatori. Finchè il campionato non è stato definitivamente fermato sono stato a Cremona, dove mi sono anche offerto volontario per aiutare tramite gli sponsor della Vanoli gli abbonati più anziani, gli portavo la spesa e qualche prodotto. Poi rientrato a casa dai miei a Montebelluna ho passato molto tempo con i miei fratelli, qualcuno di loro gioca a basket e mi prende come esempio, è stato bello poter trasmettere loro un po’ della mia etica del lavoro. Uno di loro, Gadiel, è stato anche nelle giovanili di Treviso Basket. In questo periodo grazie alla società di Montebelluna in cui sono cresciuto ho potuto allenarmi per conto mio, la settimana prossima inizierò a Treviso e prenderò contatto con la mia nuova squadra.”
Come hai vissuto l’anomalia di questo lungo periodo senza basket?
“Da quando avevo 14 anni mai ho passato più di 10/15 giorni a casa, ora è stato un po’ strano passare così tanto tempo in famiglia con i miei a Montebelluna, diciamo che è stato il lato bello di questa pandemia per noi giocatori. Finchè il campionato non è stato definitivamente fermato sono stato a Cremona, dove mi sono anche offerto volontario per aiutare tramite gli sponsor della Vanoli gli abbonati più anziani, gli portavo la spesa e qualche prodotto. Poi rientrato a casa dai miei a Montebelluna ho passato molto tempo con i miei fratelli, qualcuno di loro gioca a basket e mi prende come esempio, è stato bello poter trasmettere loro un po’ della mia etica del lavoro. Uno di loro, Gadiel, è stato anche nelle giovanili di Treviso Basket. In questo periodo grazie alla società di Montebelluna in cui sono cresciuto ho potuto allenarmi per conto mio, la settimana prossima inizierò a Treviso e prenderò contatto con la mia nuova squadra.”