La 33. giornata (o 14. del girone di ritorno, che dir si voglia) registra due successi importanti per Rucker San Vendemiano e Gemini Mestre. Sul parquet della Prealpi San Biagio Arena, infatti, i bianconeri di Daniele Aniello si sono imposti in volata sui Legnano Knights (80-79) agganciandoli così al 2° posto; mentre i grifoni di coach Mattia Ferrari al “Taliercio” hanno centrato la quinta vittoria consecutiva sulla Robur Saronno (91-70). Niente da fare per la Civitus Vicenza a Fidenza (75-71).
Rucker, che vittoria al fotofinish! Bianconeri aggancio al 2° posto
La decide allo scadere “san” Gluditis allo scadere. Bene Oxilia (18 +10)
La Rucker di aggiudica il big match di giornata, e scavalca Legnano alle spalle di Treviglio, grazie al buzzer beater della guardia lettone che segna il canestro decisivo dopo una prova opaca dalla lunga distanza. Top scorer Preti con 20 punti (7/9 da 2 e 2/5 da 3), Oxilia firma l’ennesima doppia doppia stagionale (18 punti + 11 rimbalzi), in doppia cifra anche Tassinari (12) e Gluditis (10). Sabato prossimo la Rucker sarà impegnata sul campo di Crema.
Dall’esaltazione dei numeri della vittoria di Faenza, con il record stagionale e societario di punti realizzati (114), alla celebrazione di tutto quello che le cifre forse non sanno spiegare, nella importantissima vittoria dei bianconeri contro Legnano. Se il record stagionale di presenze all’Arena, con oltre 2000 persone, è sicuramente un dato rilevante e tangibile, come misurare l’energia contagiosa che la tripla allo scadere di Gluditis ha fatto letteralmente esplodere tra gli spettatori? Forse ha a che fare con la presa di coscienza collettiva che il percorso intrapreso da questa Società sta andando nella giusta direzione, c’è un progressivo coinvolgimento del territorio e con esso cresce quella onda emotiva che solo lo sport può regalare. Quella contro Legnano vale due punti, come tutte le vittorie, ma sotto molti aspetti ha un valore superiore e sicuramente è una di quelle che entra di diritto tra le partite che resteranno nella memoria di chi c’era. Giocatori e staff, con il pubblico, aspettavano da tempo una vittoria così, averla ottenuta nel modo più elettrizzante, dopo aver rischiato un’altra sconfitta davanti al pubblico delle grandi occasioni, è un momento di felicità condivisa meritato da tutti.
Parte meglio la Rucker che vola subito sul 12-2 spinta dalle giocate di Oxilia e Preti, Legnano accusa il colpo ma con Raivio non collassa e chiude sotto di 10 lunghezze, subendo ben 27 punti in dieci minuti, decisamente troppo per una squadra guidata da coach Piazza. Non è una serata di fuochi d’artificio dalla lunga distanza, la specialità della casa fatica a prendere forma ma il lato positivo è che la Rucker è oltremodo produttiva nei dintorni del pitturato, in cui Oxilia e Cacace, imitati da Gluditis e Antelli, muovono il punteggio. La Rucker chiude sopra di 8 il primo tempo e l’intervallo è propizio per gli ospiti, Legnano alza l’intensità difensiva, la staffetta su Gluditis porta i dividendi sperati mentre la Rucker va in crash offensivo, sbaglia molto al tiro, riuscendo a segnare solo 11 punti, contro i 22 di Raivio e compagni, che riaprono il match portandosi sul +3.
Preti, Donda e Tassinari fatturano punti preziosi, Legnano risponde con Sodero, Scali e Gallizzi, piazzando un 8-0 che sposta inerzia verso i lombardi, che a 5′ dalla fine conducono 74-67. Legnano manca il colpo del KO, sbagliando diversi tiri liberi (14/24). Preti sale in moto e chiude l’entrata che vale il -3, Sodero riporta i suoi sul +5, Oxilia fa 2/2 e Sodero, nell’azione successiva, commette fallo in attacco. A 27″ dalla fine, l’1/2 di Oxilia sembra non bastare più ma Raivio sbaglia una tripla apertissima. Rimbalzo Rucker, palla a Tassinari quando mancano 4 secondi, passaggio a Gluditis (1/9 da 3 fino a quel momento) che si sposta sulla sinistra, non c’è spazio, ha due avversari di fronte e pochissimi centesimi a disposizione. Il rilascio è rapido, lo fa in movimento, come un passo di danza propiziatorio, verso sinistra, fuori equilibrio. Il boato di un’Arena in delirio dà il via ai festeggiamenti, la Rucker si aggrappa al suo eroe di giornata mentre un’ottima Legnano paga questa volta il lato più doloroso di uno sport che a volte ti esalta e altre ti condanna. Il tutto nel giro di qualche centesimo. La Rucker sale al secondo posto, è 2-0 su Legnano e a 4 punti dalla capolista Treviglio, vittoriosa ad Agrigento.


Mestre supera agevolmente Saronno e allunga a 5 la striscia di successi, dato insperato dopo il pesante stop di Vicenza e la sconfitta contro San Vendemiano del 19 febbraio, e nella stessa serata fa registrare il debutto di Maiga ed il rientro sul parquet dopo oltre un mese di Rubbini, il tutto davanti ad un Taliercio caldo nella curva e nelle gradinate. Tutti segnali positivi in vista di un finale di stagione che si preannuncia ricco di emozioni visto che il sesto posto che conduce ai playoff diretti è ormai a contatto – Faenza e Omegna agganciate in classifica a quota 40 punti rispettivamente quinte e sesta ad oggi solo per differenza canestri e Capo d’Orlando futura avversaria al Taliercio a 42 – con 5 turni alla fine di una stagione regolare che probabilmente deciderà la parte alta della classifica all’ultima giornata. |
Anche se il pronostico contro il fanalino di coda Saronno dava Mestre per favorita, il successo contro il team lombardo non era così scontato perché la squadra di coach Gambaro molto spesso in questa stagione si è giocato le partite fino all’ultimo – ben 9 perse entro i 2 possessi – e perché questo campionato ha fatto registrare le sorprese all’ordine del giorno. Invece la partita contro la Robur è durata praticamente un tempo e mezzo, il periodo necessario alla Gemini per trovare le giuste misure all’avversario per spegnerlo, facendo diventare il terzo e quarto tempo solo ordinaria amministrazione, con partita mai più veramente in bilico. Ospiti convincenti nel primo quarto con Gemini che parte con Mazzucchelli in cabina di regia assistito da Contento con duo di lunghi composto da Galmarini e Lo Biondo e Brambilla a completare il 5 di partenza. Proprio da “Rambo” arrivano i primi 4 punti mestrini con Saronno che però fa le scelte giuste davanti e mette il naso avanti grazie ad un 8-0 figlio di una bomba di Nasini, un contropiede di Maspero e un altro and one di Nasini che valgono il 4-12 dopo 3’05’’ con coach Ferrari che deve chiamare time out. Mestre fatica dalla media ma tramite Galmarini ed un contropiede condotto dal rientrante Rubbini rientra in scia e piazza anche il sorpasso grazie ad una bomba di Giordano (17-16), il tutto mentre va anche registrato il debutto in campo di Ousmane Maiga con entrata a 2’12’’ da fine primo quarto. Le battute finali del primo periodo però sono di marca ospite con Saronno capace di andare a segno con due triple consecutive firmate Maspero e Negri, canestri con cui si chiude il primo tempino. Nel secondo quarto la Gemini scala la marcia, Saronno soffre le penetrazioni di uno scatenato Giordano e la fisicità di Aromando, gli ospiti resistono fino alla bomba di ed i successivi liberi firmati Nasini che mette il 30-34, da là cala il buio per gli ospiti che subiscono un break di 11-0, con Gemini trascinata da una bomba ed una penetrazione di Mazzucchelli, un canestro dalla media di Giordano, 2 liberi di Aromando ed altri due di capitano Mazzucchelli che sigla il 41-34 con 2’43’’ alla pausa lunga. Saronno torna a canestro con un and one di Pellegrini e sfiora anche il nuovo pareggio grazie ad un’altra tripla di Pellegrini (41-40) prima di subire un altro 8-0 stavolta per mano di Galmarini, Aromando (4) e Giordano. |
Nel terzo quarto la Gemini riparte con lo stesso quintetto di avvio partita, Lo Biondo da 3 mette subito Mestre sul nuovo massimo vantaggio che Contento trasforma in +14 dopo appena 1’21’’ della ripresa, Maspero dall’arco e Colombo da sotto tengono gli ospiti vivi che arrivano fino al 61-55 grazie alla bomba di Maspero a poco meno di 3’ da fine periodo, la sensazione però è che la Gemini possa scappare da un momento all’altro facendo leva sull’intensità difensiva, impressione che si conferma nella parte finale del periodo quando sale in cattedra Brambilla che con due bombe consecutive spinge Mestre sul nuovo +14 (71-57). L’ultimo periodo è tutto in discesa per Mestre con Maiga che apre il quarto firmando il suo primo canestro biancorosso che vale anche il nuovo massimo vantaggio; Saronno non trova più la retina mentre due entrate firmate Giordano e Rubbini valgono il +20 con 9’ esatti da giocare ma con partita già virtualmente in ghiaccio. Negli ultimi minuti la Gemini arriva anche sul +26 con Giordano, il tramonto di partita diventa quindi accademia con Ferrari che ne approfitta per dare minuti anche a Bizzotto e Dalle Carbonare. |
Domenica ad Agrigento ci si gioca un altro pezzettino di playoff ma si può andare in Sicilia con tanto ottimismo. |


Foppiani Fulgor Fidenza – Civitus Pall. Vicenza 75-71 (19-15, 38-38; 47-53).
La Civitus Vicenza cede per la seconda volta in stagione contro la neopromossa Foppiani Fulgor Fidenza che con questo successo per 75-71 si guadagna matematicamente la salvezza in B Nazionale, mentre per i berici ora si fa più in salita la corsa ai play-in. Proprio la squadra parmense infatti stacca la Civitus di quattro lunghezze al decimo posto in classifica. Per la squadra di Ghirelli, che sabato ha compiuto 40 anni (foto a sx), arrivano ora due impegni casalinghi cruciali: il primo contro Lumezzane, che battendo Desio ha raggiunto proprio Vicenza in graduatoria.
La gara
Fidenza si porta avanti 11 a 8. Civitus fa fatica a trovare il proprio ritmo partita e si tiene a galla con le triple di Marangoni e di Ucles. Ma alla prima sirena è sotto 19 a 15. Colpiti dall’arco da Bellini, Galli ed ancora Bellini, i biancorossi si fanno distanziare 27 a 16. Vanin inchioda una bella schiacciata e non fallisce dalla linea dei liberi e Civitus respira. Ma dopo un nuovo centro di Bellini (30 a 20), la squadra di coach Ghirelli piazza un formidabile parziale di 16 a 2, favorito dalle triple in serie di Marangoni (2) ed Almansi (2) e dalla versione assist man di Ucles (bellissima l’imbeccata per Almansi). Risultato capovolto: 33 a 36. Fidenza impatta alla pausa lunga 38 a 38.
Rientrano meglio i parmensi 41 a 38, ma poi si accende il braccio armato di Almansi ed Ucles (foto a dx) infila due volte da sotto: 47 a 53 per Civitus che scappa avanti alla terza sirena. Il vantaggio però sfuma subito. Fidenza adatta e flotta la sua difesa e Vicenza si incarta su se stessa. Non trova più la via del canestro e sulle continue palle perse dei biancorossi (ben 10 per capitan Gasparin), Fidenza piazza un parziale da ko, di 16 a 2. L’ultimo ad arrendersi è Almansi, che sigla gli ultimi punti, ma non basta.