Sabato, anti-vigilia di Natale, è andata in scena la 16. giornata della categoria che tornerà, dopo la pausa per le festività, tornerà proprio nel week-end dell’Epifania. L’ultimo turno del 2023 ha sorriso in particolare alla Rucker San Vendemiano ed alla Civitus Allianz Vicenza che giocavano entrambe in casa: la Rucker, superando per 77-60 Chieti alla Zoppas Arena si consolida al 2° posto; Vicenza, battendo per 76-62 Ravenna, ottiene due punti fondamentali per lasciarsi alle spalle il terzetto all’ultimo posto. Dove, tra le altre, Cus Jonico Taranto ha battuto la Gemini Mestre (79-69). Mentre Virtus Padova, a sua volta appaiata ai berici, ha rimediato una pesante sconfitta sul campo della Virtus Imola (90-71): per i neroverdi si tratta della settima nelle ultime otto gare…

 Risultati 16^ giornata: Taranto-Gemini Mestre 79-69; Civitus Allianz Vicenza-Ravenna 76-62; Virtus Imola-Virtus Padova 99-71; Jesi-Ristopro Fabriano 95-88 dts; Faenza-Andrea Costa Imola 73-70; San Severo-Lions Bisceglie 87-83 dts; Lumezzane-Ruvo di Puglia 68-73; Ozzano-Roseto 54-73; Rucker San Vendemiano-Chieti 77-60.

Classifica: Ruvo di Puglia 28 (14-2); Roseto e Rucker San Vendemiano 24 (12-4); San Severo 22 (11-5); LUX Chieti* 19 (10-6); Andrea Costa Imola, Jesi e Faenza 18 (9-7); Fabriano e Ravenna 16 (8-8); Gemini Mestre e Lumezzane 14 (7-9); Virtus Imola 12 (6-10); Civitus Allianz Vicenza e Virtus Padova 10 (5-11); Taranto, Bisceglie e Ozzano 8 (4-12). *Chieti 1 punto di penalizzazione.

La Rucker chiude al meglio il 2023!

RUCKER – CHIETI 77-60 (18-14, 38-22; 56-42). RUCKER: Zacchigna 5, Chiumenti 9, Ragazzini NE, Oxilia 4, Gluditis 14, Vettori 3, Di Emidio 2, Perin 8, Dalla Cia NE, Gatti 11, Cacace 14, Calbini 7. All. Carrea. Stats: 12/32 da 2, 12/29 da 3, 17/23 t.l., 50 rimbalzi, 16 assist, 13 palle perse, 5 palle recuperate. CHIETI: Leonetti NE, Masciopinto NE, Del Testa 6, Reale, Berra 6, Maggio 17, Gelormini NE, Cena 8, Febbo, Paesano 23. All. Aniello. Arbitri: Melai e Buoncristiani

La Zoppas Arena si conferma il fortino inespugnabile della Rucker che in avvio di secondo quarto si porta sul +17. Perin infila due triple consecutive, Cacace (nella foto copertina) segna e serve assist ma Chieti non molla e i bianconeri faticano in attacco nel quarto periodo, prima dei canestri di Gluditis e Gatti (14 e 11 punti alla fine, NdA) che valgono la vittoria per il team di coach Carrea. Si torna in campo domenica 7 gennaio a Fabriano per l’ultima partita del girone di andata.

Il commento di coach Michele Carrea: “Chiudiamo il girone di andata imbattuti in casa, penso che sia un motivo di orgoglio per tutto il gruppo di lavoro e il segno che siamo sulla strada giusta di un percorso ancora lungo. Difensivamente i numeri sono importanti e se escludiamo la gara con San Severo, le vittorie alla Zoppas Arena sono state sempre ottenute con un divario importante. Oggi giocavamo contro una squadra in una situazione emotiva e tecnica particolare, Chieti è in difficoltà ma è altrettanto vero che gioca senza pressione di risultato e per gli avversari questo è un fatto di cui tener conto e oggi siamo stati bravi a farlo”.

 

Vicenza: Che festa con Ravenna!

Civitus Allianz Vicenza – OraSì Ravenna 76-62 (19-8, 31-24; 48-45). Civitus Allianz Vicenza: Fabio Bugatti 17 (7/13, 1/2), Alessandro Riva 12 (5/7, 0/0), Valerio Cucchiaro 11 (4/7, 1/3), Niccolò Lurini 8 (1/2, 2/5), Andrea Ambrosetti 7 (3/4, 0/4), Stefano Cernivani 6 (1/4, 0/1), Luca Antonietti 6 (3/6, 0/3), Luca Brambilla 5 (2/3, 0/1), Diego Terenzi 4 (1/3, 0/4), Nicholas Carr 0 (0/0, 0/0), Andrea Campiello 0 (0/0, 0/0), Giovanni Brescianini 0 (0/0, 0/0) All. Cilio. Tiri liberi: 10 / 14 – Rimbalzi: 40 8 + 32 (Alessandro Riva 11) – Assist: 16 (Valerio Cucchiaro 6). OraSì Ravenna: Tommaso De gregori 12 (5/7, 0/0), Mitja Nikolic 11 (2/6, 2/5), Francesco Paolin 10 (1/3, 1/3), Francesco Bedetti 7 (1/1, 1/3), Ivan Onojaife 7 (2/6, 0/0), Alessandro Ferrari 7 (1/5, 1/3), Gabriel Dron 4 (0/2, 1/4), Marco Restelli 4 (2/4, 0/4), Lorenzo Panzini 0 (0/1, 0/2), Matteo Guardigli 0 (0/0, 0/0), Allegri Lorenzo 0 (0/0, 0/0) Tiri liberi: 16 / 25 – Rimbalzi: 35 8 + 27 (Alessandro Ferrari 8) – Assist: 11 (Mitja Nikolic, Francesco Paolin, Ivan Onojaife, Gabriel Dron 2). All. Bernardi.

È stato un grande spettacolo pre natalizio quello andato in scena al palasport Città di Vicenza. In campo il successo d’autorità della Civitus Allianz contro un’ottima OraSì Ravenna, sugli spalti tanto pubblico entusiasta, le giovanili in festa, dieci chili di panettone Loison e la scatenata mascotte Leon che mette in scena uno spettacolo in onore di Freddie Mercury. Poi tanti applausi dal pubblico anche per Ferrari di Ravenna con la giocata della stagione vista finora sui campi di serie B: una schiacciata in alley hoop con assist da quasi centrocampo per il ventenne talento veronese che sale in cielo e affonda il pallone a una mano nel canestro dello storico palasport berico.

La squadra di Cilio, però, ha resistito a tutti gli urti dei ravennati: il primo canestro dell’incontro rimarrà l’unico vantaggio degli ospiti, poi il 9-0 di parziale in avvio e la difesa zone press dei biancorossi scompagina subito i piani tattici di Bernardi. Anche sotto le plance Vicenza si fa valere con Riva che segna in primi due e poi piazza una stoppata che lancia il contropiede di Ambrosetti: il gioco in velocità dei berici permette di scappare con un vantaggio in doppia cifra.

La Civitus tiene la testa avanti all’intervallo con gli assist di Cernivani e Terenzi per uno schiaccione con fallo subito ancora di Riva al quale però poco dopo viene fischiata la terza penalità. Dron per l’OraSì sulla sirena allo scadere della prima metà di gara accorcia le distanze con il suo unico canestro di serata. Vicenza è imprecisa dall’arco con 1/14 da tre, Ravenna tiene sempre il fiato sul collo e i toni della gara si alzano nella ripresa tra falli tecnici e antisportivi: le giocate di Bugatti e Ambrosetti tengono il vantaggio in doppia cifra per i padroni di casa, ma grazie a Paolin i giallorossi si portano in un amen a meno 2. Lurini allo scadere dei 24 secondi risponde subito, poi lo sloveno Nikolic trova un’altra tripla sulla sirena del terzo periodo. I rimbalzi in attacco di Riva (in doppia cifra di punti e rimbalzi) e Cucchiaro alla media distanza sigillano il 9-2 di parziale nell’ultimo quarto che ridà energia. Il centro avversario Onojaife commette il terzo fallo e un antisportivo. Nel finale è il capitano Cernivani che sale in cattedra, con assist ed entrata del +13 Allianz a 5 minuti dalla fine che indirizza la sfida, chiusa dai canestri usciti dalle mani da pianista di Bugatti.

Dichiarazioni Alessandro Riva: “Abbiamo seguito il piano partita e giocato bene, siamo molto contenti e adesso proveremo a fare un filotto di vittorie per risollevarci da una partenza non ottima. Stasera c’era una grandissima atmosfera, ringrazio il pubblico e tutti i ragazzi che son venuti, il palazzetto era pieno e li aspettiamo sempre, cercheremo di dare sempre il massimo per un grande spettacolo”.

GEMINI MESTRE, NATALE AMARO

CJ TARANTO-GEMINI MESTRE 79-69. CJ TARANTO: Montanaro ne,Valentini 11, Conte ne, Fresno 10, Ragagnin 19, Lusvarghi 2, Thioune 7, Reggiani 21, Kovachev 2, Ambrosin 7. All.: Cottignoli. GEMINI MESTRE: Smajlagic 4, Mazzucchell0i 14, Pellicano 2, Zinato ne, Morgillo 15, Perin 5, Lenti 12, Caversazio 9, Sebastianelli 8, Zampieri ne. All.: Statua. Parziali 26-15, 40-36, 54-57. Note: Tiri liberi CJ Taranto 17/22 – Gemini 20/29, da 3 8/22 – 5/28, rimbalzi 36-37. ARBITRI: Galluzzo di Brindisi e Palazzo di Campobasso.

Il 2023 che verrà ricordato come l’anno del ritorno al Taliercio e della A2 sfiorata la scorsa primavera, si chiude a Taranto con uno stop che porta tanta amarezza perché ancora una volta la Gemini è costretta a fermarsi fuori casa, stavolta in casa del fanalino di coda ovvero di quella che teoricamente doveva essere la squadra più abbordabile del momento. Invece la Gemini si presenta a Taranto ancora senza coach Ciocca ancora in fase di recupero dall’influenza e, soprattutto, senza Bocconcelli bloccato in settimana da un infortunio alla caviglia nonché con Perin a mezzo servizio, appena rientrato a sua volta da una pesante influenza.

Dopo le ottime impressioni fatte vedere contro la Virtus Imola la Gemini può fare affidamento su Sven Smajlagic, anche il croato però stavolta, probabilmente reduce da una settimana di lavoro intenso, non riesce a dare il contributo sperato contribuendo alla serata no al tiro di Mestre che chiude con un 5/28 da 3, 20/29 dai liberi e 17/34 dal campo, cifre che impediscono di vincere una partita anche se dietro si difende bene.

Contro Taranto la Gemini si complica la vita già dal primo quarto, i padroni di casa aprono con un 8-1 dopo 2’35’’ con Mestre capace di segnare solo un libero con Smajlagic. Lentamente Taranto si allontana e arriva avanti in doppia cifra dopo 5’11’’ (12-2) con Gemini che non vede il canestro se non con un altro libero di Morgillo. Anche il terzo punto arriva dalla linea della carità, stavolta firmato Caversazio con Ragagnin che da 3 fa 15-3 per i suoi con 4’30’’ da giocare. Dopo tanto avvio in salita la Gemini comincia a trovare qualche ispirazione, il primo canestro dal campo è firmato Lenti dopo 6’20’’ e dà il via ad un’altra partita con Mestre che trova il canestro con continuità pur restando vittima della precisione dall’arco dei locali che, inspirati, trovano punti da Valentini e Lusvarghi. Gemini anche ingenua che sull’ultimo possesso sbaglia il tiro da 3 e commette fallo ad un secondo da fine periodo su Ambrosin che mette i due liberi del 26-15 con cui si chiude un primo quarto da dimenticare che poi peserà sull’esito del match. Nel secondo periodo Mestre cambia marcia e trova da sotto punti pesanti che, uniti ad una difesa più caparbia e a percentuali “normali” di Taranto, rientra. Caversazio e Lenti producono punti e assist, Morgillo da 3 trova la prima bomba mestrina di serata che vale il 28-24 poco prima di metà quarto, con gara riaperta. Un rimbalzo offensivo conquistato permette a Pellicano anche di portare Mestre sul 28-26 con Taranto costretta al time out. Quando non è il momento però paghi sempre anche oltre i tuoi demeriti e qui Taranto trova punti pesanti scoprendo in Reggiani un terminale provvidenziale, capace di segnare un tape in e due bombe che rilanciano i suoi fino al 35-26. Mestre comunque trova ancora punti dai lunghi e da un contropiede di Mazzucchelli e resta agganciata fino al 40-36 di pausa lunga.

L’avvio di terzo quarto è il momento migliore della Gemini che passa anche a condurre grazie all’unica parentesi in cui la palla da 3 fa il suo dovere. 2 liberi di Morgillo e due bombe a firma di Mazzucchelli e Perin vanno a segno per l’illusorio 40-44 mestrino, Ragagnin accorcia per i suoi da sotto ma subito Morgillo replica dall’altra parte. Qui Mestre ha il torno di non riuscire da dare continuità alla propria manovra, con gara che diventa punto a punto con Taranto che trova stavolta in Ragagnin l’uomo in più grazie ad un bomba che rimette i suoi a contatto. Nel complesso la Gemini sembra poter scappare, Mazzucchelli prima e soprattutto Morgillo poi, mettono altre due triple che producono il 51-57 con 1’ da giocare con Mestre che chiude il periodo avanti di 3. L’ultimo quarto è però simile al primo, con Gemini che non riesce ad esprimersi al meglio e diventa vittima del proprio nervosismo da trasferta. Caversazio dalla lunetta mette l’ultima parità (58-58), dall’altra parte però Ragagnin va dentro facile, sull’azione successiva Smajlagic non trova il canestro e ancora Ragagnin fa 62-58, là Mestre sbaglia ancora con un tiro da 3 di Mazzucchelli che balla sul ferro e poi esce, dall’altra parte invece in una palla vagante Taranto recupera un rimbalzo offensivo e trova la bomba da 3 di Reggiani che di fatto spacca la partita, soprattutto a livello psicologico per una fragile Gemini, almeno lontano dal Taliercio. Là comincia un’altra partita con Gemini affannata a recuperare e capace di arrivare sul 70-66 a 2’08.  A quel punto un’altra svolta del match, palla recuperata da Mestre, Morgillo a campo aperto può mettere la bomba del -1 ma sbaglia, dall’altra parte invece Thioune trova lo spazio del nuovo +6 con 1’14’’ dalla sirena che certifica un’altra trasferta amara per la Gemini.

Le parole del DG Samuele Marton: “Stasera un occasione persa, soprattutto perché la classifica dice che siamo ancora lì. Vero siamo falcidiati dalla sfortuna ma sono alibi che non devono far parte del ns modo di essere. A Mestre c’è solo una regola, lavorare rimanere compatti e lottare. Gli alibi li lasciano ad altri. Stasera non siamo riusciti come volevamo e di questo ci scusiamo con grande umiltà perché tutti noi vogliamo dare continuità ai ns risultati e andare con il cuore oltre quelle che sono delle difficoltà ma che sappiamo bene dobbiamo e possiamo superare. Ognuno dei ragazzi e’ dispiaciuto ma conscio che si deve lavorare per far meglio. Natale amaro ma che serve a recuperare per farci trovare pronti per una seconda parte difficile ma che deve dare delle risposte e soddisfazioni al ns Sponsor Gemini ai ns consorziati ai ns tifosi e anche a noi stessi. Fino alla fine! Tutti assieme a qualsiasi costo, contro tutto. Conta la Maglia prima di tutto!”

Guardare al 2024 con ottimismo è d’obbligo se non altro perché fino a qui la Gemini ha dovuto fare i conti in successione con: Caversazio limitato per problemi ai linfonodi, infortunio di Pellicano ai legamenti, strappo di Morgillo che ne hanno impedito il miglior rendimento, malattie di stagione che hanno frenato in sequenza Mazzucchelli, Perin e coach Ciocca (quest’ultimo ancora out), il tutto completato dall’ultimo infortunio alla caviglia di Bocconcelli che lo farà tornare in campo verso metà gennaio e ovviamente non sarà subito al top. Sicuramente tanta sfortuna, però, come dice capitan Mazzucchelli, l’unica via per ottenere risultati resta il lavoro: nel 2024 ne servirà tanto unito insieme a molto carattere, tutte cose che i tifosi mestrini pretendono.

Trasferta amara a Imola per la Virtus Padova
I neroverdi chiudono l’anno uscendo sconfitti 99-71 nella gara del PalaRuggi

VIRTUS IMOLA – VIRTUS PADOVA 99-71
VIRTUS IMOLA: Aglio 16 (0/2, 4/4), Barattini 13 (0/0, 1/5), Ohenhen 13 (5/10, 0/0), Chiappelli 12 (5/9, 0/1), Magagnoli 12 (2/3, 2/6), Morara 9 (3/4, 1/1), Fiusco 3 (0/2, 1/1), Balciunas 3 (0/1, 1/4), Morina 1 (0/0, 0/2), Alberti. VIRTUS PADOVA: Scanzi 17 (5/12, 2/3), Ferrari 12 (4/9, 0/0), Ius 12 (5/6, 0/2), Antelli 8 (1/2, 1/3), Cecchinato 8 (1/4, 2/7), Osellieri 6 (2/3, 0/2), Bianconi 5 (1/2, 1/4), Schiavon 3 (0/1, 1/2), Marchet 0 (0/0, 0/1), Guevarra (0/2), Padovani (, 0/1), Molinaro n.e. Arbitri: Scarfò e Migliaccio. Parziali: 24-24, 44-40; 64-52. Note: Tiri da due: Virtus Imola 20/38, Virtus Padova 19/41; da tre: Virtus Imola 11/28, Virtus Padova 7/25;liberi: Virtus Imola 26/34, Virtus Padova 12/17. Rimbalzi: Virtus Imola 46, Virtus Padova 33. Assist: Virtus Imola 21, Virtus Padova 17

La Virtus Padova, costretta a rinunciare al proprio lungo Lorenzo Molinaro ancora fermo per infortunio, chiude il 2023 con una sconfitta e un passivo amaro (99-71) sul campo della Virtus Imola al termine di una gara in cui i neroverdi restano in partita fino al terzo quarto quando, complici anche i problemi di falli dei padovani, i padroni di casa riescono a trovare il break decisivo allungando poi negli ultimi 10’ di gioco.

La Virtus Padova, nella prima metà di gara, resta incollata nel punteggio grazie ai dieci a testa di Ferrari e Scanzi, oltre gli otto di Michele Antelli. I neroverdi chiudono in parità la prima frazione (24-24) e, nel secondo quarto, contengono il tentativo di allungo di Imola con le bombe di Scanzi e Cecchinato che consentono a Padova di essere a meno quattro all’intervallo (44-40). Ad inizio ripresa i ragazzi di Coach De Nicolao tornano a contatto con un’altra tripla di Scanzi (17 punti e 8 rimbalzi a fine gara) ma il quarto fallo personale comminato in rapida successione a Bianconi e Cecchinato inizia a pesare sulle rotazioni. A cavallo tra il terzo ed il quarto quarto, i padroni di casa mettono a referto il break decisivo che decide le sorti del match trovando il più diciannove a 6’ dalla sirena e chiudendo di fatto i conti. Negli ultimi minuti di una gara virtualmente già chiusa Padova deve rinunciare a Cecchinato e Ferrari per falli mentre Imola, sfruttando anche i molti viaggi in lunetta, allarga il divario rendendo più amaro il passivo finale per i neroverdi.

Con il campionato ora fermo per la sosta natalizia, il prossimo appuntamento per i neroverdi sarà il 7 gennaio alle ore 18 in casa al Palaberta contro Jesi.

La voce del Coach: “Oggi siamo stati condizionati molto dalla situazione falli sin dall’inizio, venendo costretti a rimescolare sempre le carte con quintetti molto diversi. Fino all’intervallo siamo stati bravi a rimanere in partita ma poi Imola è sempre riuscita a contenere ogni nostro tentativo di accorciare nel punteggio e nel finale abbiamo ceduto subendo una sconfitta netta – commenta a fine partita il coach della Virtus Padova, Riccardo De NicolaoLa nostra prestazione difensiva di stasera non è stata sufficiente, dobbiamo crescere sotto questo punto di vista e adesso dobbiamo sfruttare al meglio la sosta natalizia, continuando a lavorare per tornare a competere sin da gennaio alla ripresa del campionato”.

La cronaca della partita
PRIMO QUARTO. Partenza a marce elevate per entrambe le squadre con Padova che mantiene la parità grazie a quattro punti di Michele Ferrari nel pitturato (4-4). Dopo 3’ 30’’ di gioco al due su due ai liberi di Antelli risponde Imola con due viaggi in lunetta di Ohenhen e Masciarelli che, causando anche il prematuro secondo fallo personale di Bianconi, riportano i padroni di casa avanti (7-6). Andrea Scanzi calamita un rimbalzo in attacco e realizza i primi punti della sua serata con la Virtus che, nonostante altre due punti di Ferrari, continua a inseguire a metà parziale (11-10) con Imola fa la voce grossa a rimbalzo d’attacco sfruttando la fisicità di Ohenhen. Il numero 14 neroverde Ferrari continua a mettere punti in cascina per i veneti, stavolta dalla lunetta. Grazie a due bombe ravvicinate di Schiavon prima e di Antelli poi Padova continua a condurre (15-18). I padroni di casa bucano con facilità la difesa neroverde e, dopo l’uno su due in lunetta di Antelli, impattano a quota 19 punti. A 2’ dalla fine del primo quarto una bella transizione in attacco di Padova consente a Marco Ius un comodo appoggio centrale (19-21) ma due liberi di Aglio ristabiliscono subito la parità. Con entrambe le squadre in bonus i viaggi in lunetta si susseguono, così come gli errori da ambo le parti: Aglio prima e Scanzi poi fanno uno su due in lunetta e, nell’ultimo minuto di gioco a una penetrazione vincente dei padroni di casa risponde il 2/2 ai liberi di Michele Ferrari (già a quota 8 dopo i primi 10 minuti) che fissa la parità a fine parziale (24-24).

SECONDO QUARTO. In avvio di secondo quarto Ohenhen continua a fare la differenza sotto canestro in attacco e la bomba di Aglio dopo i primi 2’ di gioco fanno più cinque Imola (29-24). I neroverdi non riescono a mettere punti a referto e un altro canestro di Ohenhen obbliga Coach De Nicolao a chiamare il minuto di sospensione sul meno sette (31-24). L’emorragia offensiva di Padova viene stoppata dopo quasi 3’ da un bel canestro di Federico Osellieri ma, dall’altra parte, il terzo fallo personale di Bianconi, è un campanello d’allarme per la panchina padovana, già costretta a rinunciare a Lorenzo Molinaro ancora in precarie condizioni fisiche. Michele Ferrari, servito in area da Antelli, fa meno quattro (32-28). Imola segna ancora a rimbalzo d’attacco ma una bomba di Giacomo Cecchinato scrive il meno tre (34-31). In un amen si susseguono la risposta da oltre l’arco dei padroni di casa e la contro-risposta di Cecchinato che, in penetrazione, firma il 37-33 a 4’ dall’intervallo. Padova spende il suo secondo time out per gestire al meglio gli ultimi minuti del secondo quarto. Andrea Scanzi trova lungo la linea di fondo un pulitissimo lay up che riporta i neroverdi a meno due prima della tripla di Masciarelli per i padroni di casa (40-35). Andrea Scanzi, su assist di Antelli, scocca la bomba che riavvicina a meno due i suoi che subiscono però, poco dopo, il tiro pesante firmato Magagnoli. Negli ultimi 60’’ Aglio fa uno su due in lunetta e Scanzi timbra ancora con un canestro davvero di pregevole fattura che consente alla Virtus Padova di rimanere incollata all’intervallo (44-40).

TERZO QUARTO. In avvio di ripresa segnano subito i padroni di casa che provano a spingere e trovano rapidamente il più otto (48-40) con Padova che nei primi 2’ non vede il fondo della retina. Un bel taglio di Corrado Bianconi sblocca i neroverdi che con la bomba di Andrea Scanzi accorciano ulteriormente (48-45). Il quarto fallo di Bianconi, oltre a mandare in lunetta i padroni di casa, è un campanello d’allarme per la Virtus Padova. I neroverdi accusano il momento: Ohenhen, con altri due liberi, allarga nuovamente il divario (52-45) e, a complicare le cose, anche Giacomo Cecchinato arriva a quota quattro falli personali. Imola prova a cavalcare il momento e, a metà parziale, si porta a più dieci con la bomba che obbliga Coach De Nicolao a richiamare i suoi in panchina (55-45). Dopo il time out Marco Ius, a rimbalzo d’attacco, trova due punti preziosi per Padova che, con un contropiede lanciato da Scanzi e finalizzato da Osellieri, prova a rimettersi subito in carreggiata (55-49). Ohenhen si conferma un fattore sotto le plance, strappando numerosi rimbalzi offensivi e consentendo a Imola di tornare a più dieci con quattro punti consecutivi (59-49). Il canestro con fallo subito e libero aggiuntivo di Marco Ius apre l’ultimo minuto di gioco per Padova che, dopo il 2/2 di Masciarelli in lunetta, subisce anche la tripla di Morara che chiude il terzo quarto con i padroni di casa che volano a più dodici (64-52).

QUARTO QUARTO. Il quarto quarto inizia con la tripla di Balciunas e un rapido contropiede di Andrea Scanzi. Un canestro di Bianconi viene annullato dalla coppia arbitrale per uno sfondamento di Ferrari e un’altra bomba dei padroni di casa scava subito un solco decisivo (70-54) dopo 1’ 30’’ di gioco. Due punti di Michele Ferrari, su assist di Cecchinato, ridestano la Virtus che realizza poi da oltre l’arco anche con Cecchinato. Imola continua a trovare punti e, con due bombe consecutive del suo capitano Jacopo Aglio, mette una seria ipoteca sul risultato allungando fino al più diciannove (78-59) a 6’ dalla sirena finale. Dopo il time out di Padova un’altra tripla di Aglio, nonostante l’immediata risposta da tre punti di Corrado Bianconi, mette il sigillo per Imola che nell’azione successiva costringe Ferrari al quinto fallo personale e pesca il gioco da tre punti che fa più ventidue (84-62). Andrea Scanzi realizza altri due punti in penetrazione ma i neroverdi perdono anche Cecchinato per cinque falli. A partita virtualmente già chiusa arrivano l’uno su due ai liberi di Marco Ius e due viaggi consecutivi in lunetta per i padroni di casa che allargano ulteriormente il divario (88-65). Con entrambe le squadre in bonus anche Federico Osellieri si guadagna un viaggio in lunetta (2/2), mentre dall’altra parte Magagnoli confeziona un altro gioco da tre punti. In pieno garbage time, con spazio ai giovani da entrambe le parti, Marco Ius aumenta il suo bottino personale a rimbalzo d’attacco e, poi, con un bel movimento sotto canestro. I padroni di casa nell’ultimo giro di lancette, presentandosi per quattro volte dalla linea della carità, continuano a macinare punti rendendo più amaro il passivo finale per la Virtus Padova (99-71).