Il Vega Mestre chiude la stagione regolare andando a vincere sul parquet di Ancona, tassello necessario per creare quel mosaico chiamato salvezza. Un mosaico a cui manca tuttavia un’altra tessera per essere completo, tessera che sembrava essere lì lì per venire posta dal recupero di Jesi nel match contro Monfalcone, alla fine reso vano dal canestro del goriziano Medizza allo scadere.
Intanto però i Grifoni sono riusciti a centrare il colpo corsaro nell’ultimo atto della regular season, prerequisito indispensabile per raggiungere il traguardo. Starà ora a Monfalcone andare a vincere nel recupero dell’8 maggio contro Fabriano, in caso contrario spalancando le porte della salvezza diretta a Mestre. Qualora la Falconstar conquistasse invece i due punti, per il Vega saranno playout contro Montegranaro; playout che però i Grifoni potranno eventualmente affrontare con la consapevolezza e la maggiore fiducia ottenuta grazie alle prestazioni e ai risultati delle ultime settimane.
Sul campo della Luciana Mosconi Ancona il Mestre parte contratto, sentendo inizialmente il peso del pallone nella manovra offensiva. Dietro l’intensità è buona da subito, ma in attacco si fatica e alla prima sirena i padroni di casa, spinti da Leggio, possono vantare su di un vantaggio di 6 lunghezze (18-12). Cinque punti ciascuno per Lazzaro e Fazioli nei primi 2’40’ del secondo periodo consentono al Vega di arrivare sul -1 (23-22), preludendo al recupero-contropiede-schiacciata di Lazzaro (nella foto) per il primo vantaggio concreto di Salvato e compagni. Vantaggio che Mestre mantiene grazie a Pinton: sua la firma su 5 punti di fila (27-29) e suo lo splendido assist dietro la schiena che premia Rinaldi per il canestro del 29-31 ospite appena prima del riposo di metà gara. Si segna poco anche dopo la pausa, almeno fino 3’30” dalla terza sirena, con Ancona che nel botta e risposta di questi minuti mette per l’ultima volta la testa avanti sul 34-33 al minuto 23. Al 27′ Lazzaro dà al Vega due possessi di margine (36-41) e poco dopo Kitsing ai liberi con un 2/2 timbra il 36-43. Non finisce qui, perché la tripla di Fazioli certifica l’allungo con la doppia cifra di margine (36-46 a 2′ dal 30′), punti ai quali Lazzaro aggiunge il 2/2 dalla lunetta per il +12 biancorosso (36-48). Si ha la sensazione che possa essere l’accelerazione decisiva e difatti Mestre dimostra la maturità e la concentrazione necessari per non lasciarsi sfuggire la posta in palio. Nell’ultimo quarto il distacco non scende mai sotto la doppia cifra: Rinaldi (ex del PalaRossini, i cui segreti dei canestri sembra conoscere più che bene), Lazzaro, Fazioli, Pinton, Kitsing sono abili a creare sempre la situazione giusta per trovare la via del canestro con continuità, lasciando Ancona a distanza di sicurezza. Gli ultimissimi minuti vedevano le attenzioni rivolte al parquet di Jesi, dove i padroni di casa sembravano poter superare con una grande rimonta Monfalcone: speranze alla fine scontratesi con la realtà, ma nulla toglie all’applauso rivolto verso Salvato e compagni.
Ora non resta che attendere sabato prossimo il match Fabriano-Monfalcone, con i goriziani obbligati a vincere per non andare ai playout. Intanto godiamoci i grandissimi passi in avanti palesati dal Vega Mestre, certi di aver ritrovato un gruppo solido pronto, nel caso, a giocarsi le proprie carte ai playout. E in attesa di domenica, ciascuno si senta libero di usare qualsiasi scaramanzia…
LUCIANA MOSCONI-VEGA 58-73
ANCONA: Centanni 5, Alibegovic 11, Oboe 1, Caverni 4, Colombo 4, Mancini ne, Paesano 11, Rossi 5, Leggio 15, Carboni ne, Anibaldi 2. Coach: Rajola.
MESTRE: Volpato ne, Spatti, Maran 4, Segato 4, Lazzaro 11, Pinton 9, Rinaldi 12, Salvato 2, Bettiolo ne, Fazioli 22, Spizzichini 9. Coach: Coen.
NOTE: parziali 18-12, 29-31, 39-50. Ancona 7/13 ai liberi, 18/31 da due, 5/25 da tre. Per Mestre 7/12, 18/34, 10/24. Rimbalzi 37-31.
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