Dopo un turno di amarezze, uno di esaltazione per le squadre venete. Erano in programma due derby: sabato sera, l’Atv Bvr San Bonifacio è tornata alla vittoria aggiudicandosi quello con il fanalino di coda Montelvini Montebelluna (97-77); domenica al PalaBerta di Montegrotto, la Virtus Padova ha battuto in volata la Secis BC Jesolo (71-66). Nel turno, però, hanno vinto anche Calorflex Oderzo, che ha espugnato per 71-59 il campo dello Jadran Trieste; ed il Guerriero Ubp Petrarca, che si è imposto in casa per 75-66 (toccando anche il +20!) sulla “corazzata” Ferrara.
I DERBY
SAN BONIFACIO-MONTEBELLUNA 97-77 (20-16, 39-37; 67-53).
SAN BONIFACIO: Poiesi 8, Bevilacqua 1, Vinciguerra 4, Pittana 8, Moretti 4, Ferrazza 12, Trentini 15, Righetti 6, Donkor 15, Fall 12, Rigon 7, Molinaroli 5. All. Matteo Zappalà.

Gli Orange sfiorano quota 100 con 58 punti segnati nella ripresa, scrollandosi di dosso la giovane formazione della Marca (Under 19 di Treviso Basket) che ha lottato con tenacia e intensità per inseguire il primo successo stagionale. Sambonifacesi sorretti da buone percentuali di tiro (48% nelle triple), anche se c‘è stato ancora una volta qualche errore banale sotto canestro. Con 74 tiri la squadra di Zappalà supera il numero di tentativi in una singola partita, nella quale tutti i giocatori hanno iscritto punti a referto. Una prova del collettivo, confermata dai 21 assist, con Ferrazza leader anche come rimbalzista e Molinaroli lanciato nello starting five dal coach-avvocato. Bene anche Pittana in cabina di regia.
Serata da incorniciare per Raffael Donkor che firma 15 punti, tutti nella ripresa, 13 nell’ultimo quarto caratterizzato dall’allungo definitivo sambonifacese, marchiato da 2 triple di Poiesi. E poi la giocata più spettacolare della partita: un affondo di Mattia Fall che ha strappato gli applausi del pubblico.
Nell’economia della gara pesano le 27 palle perse dai trevigiani, sorretti soprattutto nella prima gara da un martin quasi immarcabile e dalle realizzazioni di Iacopini (figlio d’arte di Massimo, lunga carriera in serie A), però con 7 palle perse. I recuperi hanno tenuto (21 in totale) hanno tenuto a galla l’ATV BVR Banca nella parte iniziale della sfida, prima di prendere il comando con un break 12-0 dal 7-13 al 19-13 con Molinaroli, Vinciguerra e Fall.
Al Palaferroli anche Leonardo Faggian della Tezenis Verona, a seguire i suoi amici delle giovanili trevigiane. Domenica prossima durissima trasferta a Oderzo.
La Virtus Padova con un finale di carattere fa sua la sfida contro Jesolo
Il ritorno al Palaberta sorride ai neroverdi: gran prova difensiva tornano al successo

VIRTUS PADOVA-JESOLO 71-66 (22-28, 38-43; 55-51).
Arbitri: Cotugno e Rossi.
Il ritorno al Palaberta di Montegrotto sorride alla Virtus Padova che nella settima giornata supera la Secis Jesolo (71-66) con una prova di carattere al termine di un match che ha fatto vivere, ai tanti spettatori sugli spalti, emozioni da montagne russe per tutti i quaranta minuti di gioco sino al finale da vivere tutto con il fiato sospeso. A mettere il sigillo sulla vittoria ci hanno pensato le triple e i tiri liberi di Andrea Casella in attacco e una super stoppata di Lusvarghi in difesa, che ha spento sul nascere le speranze di rimonta dei veneziani.
Nella prima metà di gara Jesolo fa subito capire di poter far male con il suo tiro pesante chiudendo con un sontuoso 6/8 nel primo quarto (poi 8/12 all’intervallo). La Virtus è costretta a rincorrere sulla prima sirena (22-28), tenuta a galla dalla verve di Capitan Bianconi, top scorer a quota 19 punti a fine serata. Marco Lusvarghi in area lotta come un leone e sradica 13 rimbalzi solo nel primo tempo, con Biancotto a firmare la parità prima che all’intervallo la Secis, con altre due triple, trovi il minibreak per il 38-43 alla pausa lunga.
Dagli spogliatoi rientra una Virtus diversa, soprattutto in difesa dove stringe le maglie e concede a Jesolo solo le briciole con un terzo quarto da 17-8, materializzando il sorpasso per i neroverdi che con le triple di Casella e Marchet chiudono avanti sulla terza sirena (55-51). Nella prima metà del quarto quarto Padova sembra rivivere i fantasmi di Pordenone e Monfalcone, con l’attacco che si inceppa nei primi 5’ aprendo così al nuovo vantaggio ospite (55-58). Un canestro in area di un concreto Biancotto (15 punti con 6 rimbalzi e 25 di valutazione) spezza l’incantesimo ma Jesolo punisce ancora da oltre l’arco ritrovando le quattro lunghezze di vantaggio a tre minuti dalla fine. La Virtus non ci sta e, in un finale incandescente, chiude i varchi in difesa concretizzando il rientro e il sorpasso con un super Andrea Casella (autore di una doppia doppia da 14 punti e 11 rimbalzi) che manda a bersaglio le due triple e i liberi che riportano avanti i neroverdi. Nel finale il tentativo di aggancio degli jesolani viene stoppato, nel vero senso della parola, dalla super stoppata di Marco Lusvarghi e quella successiva di Casella sotto canestro, con lo stesso numero 14 neroverde e Greve a mettere il sigillo dalla lunetta sulla vittoria finale (71-66).
Un successo tanto importante quanto meritato per la Virtus di Coach De Nicolao che sale a quota sei punti in classifica, agganciando proprio Jesolo, con una prestazione di carattere, cuore e grinta che ha messo in mostra tutti i segnali di crescita del gruppo. Prossimo appuntamento per la truppa neroverde, sabato 9 novembre in trasferta sull’ostico campo del Valsugana.
La voce del Coach: “Oggi ci teniamo stretto il risultato, molto importante ai fini della classifica anche se non siamo del tutto soddisfatti della nostra prestazione. Anche stasera abbiamo commesso alcuni errori banali che hanno rischiato di compromettere e vedere sfumare questa vittoria – ha commentato a fine partita il coach neroverde, Riccardo De Nicolao – Il quarto quarto è iniziato male, come accaduto altre volte, ma poi abbiamo reagito e condotto in porto il risultato nel finale. Questa è una cosa sulla quale stiamo lavorando: esserci riusciti ci dà sicuramente fiducia, ma il nostro obiettivo adesso deve essere quello di fare un ulteriore step di crescita che ci consenta di non arrivare a giocarci un finale di partita così”.
LE ALTRE
GUERRIERO UBP PETRARCA-FERRARA 75-66 (21-22, 44-35; 59-48). UBP PETRARCA: Zampieri, Mwambila 5, Manganotti, Birra 15, Coppo 19, Bevilacqua 24, Ragagnin 7, Pauro 1, D’argento ne, Elardo 2, Pavan 2, Pendin. Allenatore: Cilio

Successo di prestigio per il Guerriero Ubp Petrarca, il secondo stagionale. La giovane formazione di Manuel Cilio, ben orchestrata da Ragagnin (10 assist) e sospinta dagli ispirati Bevilacqua (24 punti) e capitan Coppo (19), rispettivamente con 5/7 e 5/8 da tre, oltre che Birra (15), alla “Gozzano” sostenuta nell’occasione anche da una rappresentanza del Petrarca Rugby ha superato per 75-66 la corazzata Ferrara. Una vittoria meritata quella dei bianconeri che, dopo i primi 15′ di grande equilibrio, hanno prodotto l’allungo nel primo tempo (39-30) dilatando lo scarto nella ripresa fino alle venti lunghezze di vantaggio (58-38); anche se poi hanno sofferto un po’ nel contenere la veemente rimonta degli ospiti, rientrati fino ad un solo possesso (sul 67-64 al 38′).
JADRAN TRIESTE-CALORFLEX ODERZO 59-71 (18-32, 34-45; 47-60). ODERZO: Vanin 8, Spanic, Alberti 6, Pierucci 8, Minincleri 2, Perin 19, Razzi 11, Reimundo 4, Bellato 13, Lombardo, Mutton. All. Lorenzon.
La formazione di Paolo Lorenzon, espugnando per 71-59 con pieno merito il campo di Opicina, si issa da sola al 5° posto in classifica prima tra le venete (bilancio 5 vittorie e 2 sconfitte). Partenza sprint quella di Oderzo, che domenica ospiterà Jesolo nel derby: ben 32 punti segnati nei primi 10′ ed un “tesoretto” che, di fatto, ha mantenuto per tutto l’incontro. Nelle sue fila, tre in doppia cifra: Perin (19 punti), Bellato (13) e Razzi (11).


LA CLASSIFICA
Falconstar Monfalcone, Valsugana e Sistema Pordenone 12; Ferrara 10; Oderzo 8; Virtus Padova, San Bonifacio, Dinamo Gorizia e Bc Jesolo 6; Ubp Petrarca 4; Jadran Trieste 2; Montebelluna 0.

























