L’Ecodent Alpo “entra” nei playoff per la prima volta nella stagione (raggiungendo in classifica Mantova e Carugate) dopo il meritato successo di stasera con la Velcofin Interlocks Vicenza (76-74).
Vicenza arriva ad un pelo dalla vetta, ma non conquista Alpo (nei play off)
Ecodent Alpo Basket – VelcoFin Interlocks Vicenza 76-74 (18-14; 44-28; 59-45)
Alpo: A.Marinkovic 10 (4/5,0/3), A.Turel 17 (4/6,1/3), M.Rosignoli 5 (1/2,1/2), N.Diene (0/3 da 2), I.Moriconi 13 (2/4,3/8), S.Soglia 15 (6/7 da 2), E.Furlani ne, A.Vitari 2 (1/1 da 2), E.Mancinelli (cap) 8 (2/5,0/1), L.Pastore 6 (3/5 da 2). Allenatore Nicola Soave
Tiri da 2 23/38 – Tiri da 3 5/17 – Tiri Liberi 15/17 – Rimbalzi 33 (5+28, Soglia 11) – Assist 15 (Mancinelli 6) – Palle Recuperate 4 (Marinkovic 1) – Palle Perse 16 (Mancinelli 6) – Cinque falli: Mancinelli
Vicenza: E.Sasso 6 (1/4,1/2), A.Garzotto ne, E.Castello 9 (3/5,0/1), A.Fontana (0/1 da 3), V.Sturma (cap) 4 (2/4 da 2), S.Roma 18 (7/10,0/1), A.Peserico 4 (2/6 da 2), G.Amatori 3 (1/4,0/1), S.Vujacic 20 (5/6,2/6), V.Giordano 10 (2/8,1/4). Allenatore Marco Silvestrucci
Tiri da 2 23/47 – Tiri da 3 4/16 – Tiri Liberi 16/24 – Rimbalzi: 33 (10+23, Vujacic 9) – Assist 14 (Giordano 6) – Palle Recuperate 5 (Sturma 2) – Palle Perse 13 (Squadra 3) – Cinque falli: Amatori
Arbitri Nicola Alessi di Lugo (RA) e Silvia Zanetti di Riccione (RN)
Un derby comandato dall’Alpo Basket (nella foto-copertina di RM Sport Roberto Muliere) dal 5° al 38° minuto di gioco (anche +17) ma che le ospiti hanno rimesso in piedi nel finale, pareggiando a 0′:44″ dalla sirena (74-74, nella foto il canestro di Peserico). L’ha decisa Anna Turel dalla lunetta a 9 secondi dal gong, mentre dall’altra parte Sturma prima e Peserico sul rimbalzo conseguente hanno fallito due rigori da sotto per il supplementare al 40′. La formazione del presidente Renzo Soave chiude con un ottimo 61% da nel tiro da due e manda 4 giocatrici in doppia cifra, più due in doppia cifra di rimbalzi.
Primo quarto che l’Alpo inizia con il freno a mano tirato: 2 soli punti messi a segno dalle biancoblu nei primi 5 minuti e Vicenza che si porta avanti con 5 punti consecutivi di Vujacic (2-9). Dal time-out richiesto da coach Soave esce una squadra trasformata che infila un break di 13-0 (7 punti di Marinkovic) per il 15-9. Il finale di tempo vede Amatori realizzare un’azione da tre punti (15-12), cui seguono la tripla di Moriconi (18-12) e il canestro di Castello che fissa il 18-14 al primo riposo.
Nel secondo quarto la forbice si allarga anche perché l’Ecodent produce tanto con la panchina: Rosignoli, Pastore e Vitari mettono punti importanti e arriva presto la doppia cifra di vantaggio (27-17). La tripla di Turel e il cesto di Soglia (doppia doppia per lei stasera) fissano il +15 (32-17), coach Silvestrucci si gioca la carta della zona ma il divario non si riduce più di tanto. In difesa le veronesi non sbagliano un colpo e il tempo si chiude con il gioco da tre punti di Marinkovic (44-28 all’intervallo lungo).
Gli arbitri sanzionano un fallo tecnico alla panchina ospite per proteste alla fine del primo tempo e il terzo quarto si apre con il libero di Marinkovic che significa massimo vantaggio della serata (45-28). Qui però l’Alpo si blocca, subisce i canestri di Roma e Giordano e soprattutto si vede sanzionare un fallo antisportivo fischiato a Marinkovic (45-34). La stessa Anja ricaccia indietro la Velcofin (47-34) che subito dopo si riporta sotto la doppia cifra di svantaggio (47-38 dopo il 2/2 dalla linea di Vujacic). Soglia e Mancinelli mettono punti importanti (53-42) ma il capitano biancoblu si becca un fallo tecnico, dopo che Amatori è uscita per raggiunto limite di penalità. Nell’ultimo minuto del tempo Turel e Mancinelli mettono i punti del nuovo +14 e la contesa sembra essere in controllo per le veronesi (59-45 all’ultima pausa).
Nella frazione conclusiva Vicenza risale sino al -8 con Peserico (63-55) ma l’Alpo risponde con un 7-2 per il 70-57 confezionato da Moriconi (tripla) e Rosignoli. La contesa si accende ancor di più perché l‘Ecodent commette un’infrazione di 24 secondi, Turel sigla il paniere del 72-61 ma Mancinelli commette il suo quinto fallo a poco più di 3 minuti dalla fine. A 2′:40″ dalla sirena è +11 dopo i personali di Turel (74-63), l’Alpo stacca però il piede dall’acceleratore e subisce un parziale di 0-11 che vale il già citato 74-74. Da dire che pure gli arbitri ce ne mettono del loro perché fischiano un inesistente antisportivo a Moriconi e sanzionano un dubbio fallo a Soglia sull’entrata di Roma (poteva starci un fallo in attacco) che completa così un’azione da tre punti. Come detto, Turel dalla lunetta firma il 76-74 e, dopo il time-out, arriva il doppio errore da sotto delle biancorosse: game over.
Vittoria con brivido per le padrone di casa che con due liberi di una grandissima Anna Turel a 9 secondi dalla fine riacciuffano una gara che Vicenza con il suo grande rush finale ha anche rischiato di vincere: Sofia Roma, inarrestabile negli ultimi 10 minuti, non mette dentro da sotto la palla del possibile 74-76 a 15 secondi dalla fine sul “cioccolatino” di Vanessa Sturma e ancora la sua ribattuta a canestro per il 76-76 sul tiro di Alice Peserico arriva appena dopo la sirena di fine gara. Uno strepitoso ultimo quarto di VelcoFin Interlocks non vale quindi a ribaltare l’esito di una partita che Alpo tutto sommato ha meritato di vincere dopo aver condotto in testa per lunghi tratti con un vantaggio massimo di 17 punti all’inizio del secondo tempo. Un arbitraggio non all’altezza della situazione ha contribuito a rendere ancora più nervoso un derby già tradizionalmente teso di suo, ma questo non ha tolto nulla allo spettacolo, che è salito via via di livello fino alle grandi emozioni finali. Le due squadre venete sono in un momento di grazia e pur perseguendo obbiettivi diversi, nel finale di stagione si presentano come un ostacolo preoccupante per le prossime avversarie. Ai fini della classifica, la vittoria di stasera lancia Alpo Basket in zona playoffs, mentre un’altra pesante sconfitta di Acciaierie Valbruna Bolzano a Ponzano lascia inalterata la situazione in coda. Non sono solo luci in casa VelcoFin: qualche particolare difensivo è ancora da mettere a punto (Serena Soglia, 15 punti questa sera senza opposizione o quasi, ringrazia) e rimane preoccupante la propensione a non segnare a cronometro fermo (gli 8 liberi sbagliati contro Alpo pesano come un macigno), ma l’energia che le ragazze di Silvestrucci e Rebellato esprimono in difesa sulle linee di passaggio avversarie per ripartire poi in transizione fa ben sperare per le prossime gare. L’ultimo quarto di stasera è l’esempio di cosa possano fare Sturma e compagne quando si mettono a correre, al di là della sfortuna (e della ottima prestazione della premiata ditta Mancinelli & C) che hanno negato la sesta vittoria di fila. Il recupero contro SangA di mercoledì 22 a Milano e la partita casalinga con Costa Masnaga di domenica 26 saranno i migliori banchi di prova per vedere di cosa è capace la “nuova” AS Vicenza.
LA POSACLIMA METTE LA TERZA DI FILA. AL PALACICOGNA, CADONO LE SISTERS BZ
POSACLIMA PONZANO – ACCIAIERIE VALBRUNA BOLZANO 71-40
Posaclima: Tivenius 14, Bianchi 7, Gobbo 7, Pellegrini 4, Favaretto 6, Pertile 5, Mioni 13, Iuliano 6, Varaldi 4, Valli 5, Rosar. All.: Gambarotto.
Acciaierie Valbruna: Nasraoui 18, Peric 4, De Marchi 3, Cela 6, Schweinbacher, Scordino, Fabbrinici 9, Del Bosco. N.e.: Giordano, Brija, Marcello. All.: Pezzi.
QUINTETTI
Posaclima: Bianchi, Favaretto, Pertile, Gobbo, Tivenius. All.: Gambarotto.
Acciaierie Valbruna: Nasraoui, Peric, De Marchi, Cela, Schwienbacher. All.: Pezzi.
PRIMO QUARTO 22-10. Inizia la partita e si nota subito la differenza di energia: la Posaclima Ponzano ne ha il doppio! Tivenius e Gobbo sono incontenibili per Peric e Nasraoui: arrivano falli e canestri che valgono il 12-2 dopo 5′. Nasraoui sveglia le Sisters, ma i punti di Pertile e Mioni tengono la Acciaierie Valbruna a distanza: il primo quarto finisce 22-10.
SECONDO QUARTO 31-24. La musica non cambia: la pressione difensiva e l’energia messa in campo della ragazze di Gambarotto non è pareggiabile per Bolzano. La coppia Tivenius-Gobbo torna a dettare legge e la Posaclima tocca il +14. Bolzano però è conscia dell’importanza del match e con Nasraoui (13 punti e 6 rimbalzi a metà gara) torna a macinare punti. La Posaclima va presto in bonus e dalla lunetta le ragazzi di coach Pezzi ricuciono il divario fino al 31-24 di fine primo tempo.
TERZO QUARTO 51-32. Al rientro dagli spogliatoi è Bianchi a dare il là alla fuga: 5 punti consecutivi e la Posaclima torna in doppia cifra di vantaggio. Tivenius continua mettere in difficoltà Nasraoui e Favaretto fa sprofondare la Acciaierie Valbruna sul -15. La tripla di Milena Mioni (nella foto) proprio sulla sirena fissa il massimo vantaggio sul 51-32.
QUARTO QUARTO 71-40. La difesa di Ponzano non molla un millimetro Iuliano recupera e lancia Mioni: Palacicogna in delirio. Bolzano non ne ha più: 5 punti in fila di Valli chiudono definitivamente la contesa. La Posaclima finisce in carrozza e c’è gloria per tutte: sono 10 le giocatrici scese in campo e 9 quelle andate a bersaglio! Terza vittoria consecutiva e classifica che si muove: ed ora pronti per Trieste per la terza delle 6 battles!

Nella serata di celebrazione della Coppa Italia vinta di recente (esibita al PalaOltrepò, con tanto di t-shirt celebrative), le piemontesi seppur alle prese con qualche problema di formazione (Bonasia out, Ravelli tornata in gruppo solo ad inizio settimana e Smorto recuperata), è riuscita ad imporsi nettamente sulla Podolife Treviso (nella foto di Marco Picozzi): tra le orange, ora seste superate due lunghezze da Broni, Rosset e Volpato le due migliori marcatrici con 12 punti a testa.
Tra le “giraffe”, quattro giocatrici in doppia cifra fra cui la capitana Giulia Rulli. Un quarto in equilibrio, il secondo: le locali collezionano il +5 nel primo (17-12) ed all’intervallo lungo vanno avanti di sei lunghezze (30-24). Ma dopo la pausa, il cambio di passo è evidente e, quasi allo scadere del terzo, dà il +13 (55-42). Nell’ultima frazione la vice-capolista Castelnuovo Scrivia allunga (+21 massimo vantaggio). La gara finisce qui, ma è una serata che ha un valore solidale grande: tutto il ricavato alla Fondazione Celeghin, per le ricerca sui tumori cerebrali.