Chi legge questo spazio, sa che mai abbiamo cominciato una cronaca commentando le decisioni arbitrali; purtroppo questa serata farà eccezione, perché quanto andato in scena al PalaVega nel match tra i Grifoni biancorossi e la capolista Tramarossa Vicenza verrà ricordato, almeno nel nostro ambiente e per gli osservatori neutrali, soprattutto per quanto offerto sul parquet dal duo arbitrale.
Nessuno è perfetto e sbagliare fa parte del gioco, tanto per i giocatori quanto per chi è chiamato a fischiare; quello che però lascia molto amaro in bocca è un atteggiamento ai limiti del provocatorio (e forse anche oltre) nei confronti del Vega Mestre, un atteggiamento che stasera ha toccato picchi mai raggiunti. Sia chiaro, Vicenza è squadra dalle indubbie qualità come dimostra il suo cammino e la sua classifica e magari avrebbe comunque espugnato Trivignano; dispiace però non essersela potuti giocare alla pari, come aveva dimostrato di saper fare il Vega Mestre almeno finché i protagonisti sono rimasti i dieci giocatori in campo.
Nel primo e sino a metà del secondo periodo, infatti, i Grifoni hanno a lungo condotto nel punteggio, trovando nel parziale d’apertura ottimo fatturato da Maran, Segato e Pinton per il +2 alla prima sirena (20-18). Un copione seguito anche nel secondo quarto (29-25 a 5’45” dalla pausa), grazie in particolare alla giusta intensità in fase difensiva da parte di ciascuna pedina schierata da coach Volpato e dalle scelte quasi sempre azzeccate in attacco. A metà semitempo il tabellone riporta ancora il vantaggio Vega (29-28), ma qui arrivano nel giro di pochi secondi tre falli consecutivi fischiati a Spizzichini (di cui uno intenzionale). E’ la svolta, perché alle rimostranze mestrine i due arbitri rispondono gravando i biancorossi di falli ad ogni minimo contatto nella propria metà campo, usando ben altro metro di giudizio sull’altro fronte. Cernivani e Corral approfittano dei viaggi in lunetta per spingere Vicenza sul +5 in un amen (29-34 a 3’50” dal riposo). Fazioli tenta di riportare il discorso sul basket giocato (31-34), così come fa Cernivani con una bella tripla (31-37), a cui segue però un fischio “pesante” su una difesa pulitissima di Rinaldi, con successivo tecnico e ulteriore allungo ospite (31-40 a 2’15”). Coach Volpato richiama i suoi in panchina per riordinare le idee, con l’arbitro a punire nel frattempo l’allenatore biancorosso con un ulteriore tecnico per motivi tuttora non chiariti scaldando ancor più gli animi. Nel giro di appena un minuto, il Tramarossa si presenta altre 5 volte in lunetta (31-45 a 1’10” dall’intervallo), punti a cui si aggiunge la tripla di Cernivani (31-48) resa un po’ meno letale dalla successiva “bomba” a firma Segato prima del rientro negli spogliatoi (34-48). Giusto per dire, il dato all’intervallo lungo dei tiri liberi recita 16 per Vicenza, 4 per Mestre, il tutto a fronte della medesima aggressività difensiva messa in campo dalle due squadre. La nota più bella della serata arriva però dall’atteggiamento con cui il Vega si ripresenta in campo e, agevolato da un Tramarossa che forse pensa il più sia fatto e da un metro arbitrale meno sbilanciato, riesce a riprendere in mano una sfida in apparenza chiusa. Per oltre 3′ gli ospiti non segnano, mentre dall’altra parte Pinton e Gomirato firmano un break di 11-0 che porta il Vega ad un possesso (45-48). Vicenza segna un solo canestro su azione in tutto il periodo, mentre i Grifoni sono “ingrifati” e addirittura con una tripla di Spatti mettono la testa avanti a 2’10” dalla terza sirena (53-51), conservando al 30′ una lunghezza di margine grazie all’1/2 di Rinaldi. Cernivani e Demarchi provano a ridestare il Tramarossa (56-61), Mestre dal canto suo non vuole mollare e a 6’10” dalla fine è ancora a contatto (58-61). La stanchezza tuttavia cresce tra le fila dei padroni di casa e questo aspetto, unito ad altre decisioni quantomeno dubbie (un contropiede fermato sul nascere di Maran per imprecisati motivi e un fallo in attacco allo stesso Maran sul -5 Vega), alla lunga comincia ad incidere: Hidalgo e Bastone issano Vicenza in doppia cifra di vantaggio (60-70 a 4′ dal termine), i Grifoni con capitan Maran e Rinaldi le provano tutte (69-74 a 1’30” dalla sirena), ma Chiti e Bastone siglano i canestri della sicurezza per gli ospiti, che escono così dal PalaVega con due punti utili a proseguire la propria marcia in cima alla graduatoria.
Per Mestre la rabbia di questa partita dovrà essere tramutata in energia positiva, come accaduto in un terzo quarto capace di scaldare e far palpitare di orgoglio i cuori biancorossi che hanno assistito al match anche da lontano: c’è l’ultima sfida della prima fase ad attendere i Grifoni nel prossimo turno, contro una Virtus Padova che naviga nelle zone nobili della classifica da inizio stagione. Considerazioni che per i nostri ragazzi dovranno fungere non da ostacolo, bensì da stimolo, non solo domenica prossima ma in tutto l’importantissimo finale di stagione che attende la truppa di coach Volpato.
VEGA MESTRE – TRAMAROSSA VICENZA 70-79
VEGA MESTRE: Dal Pos 5, Spatti 3, Maran 15, Segato 7, Pinton 8, Gomirato 8, Rinaldi 7, Rampado ne, Bettiolo ne, Povelato ne, Fazioli 6, Spizzichini 11.
Coach: Volpato.
TRAMAROSSA VICENZA: Cernivani 18, Bastone 11, Corral 12, Demarchi 7, Sequani ne, Petracca 7, Rigon ne, Piccoli 7, Hidalgo 10, Chiti 7, Visentin ne, Contrino ne.
Coach: Ciocca.
NOTE: parziali 20-18, 34-48, 54-53. Per Mestre 14/17 ali liberi, 16/34 da due, 8/34 da tre. Vicenza: 24/28, 17/34, 7/25. Rimbalzi 41-36.
Da Facebook: Basket Mestre 1958

La Tramarossa espugna Mestre, all’ultimo turno si giocherà l’accesso alla Coppa Italia

VEGA-TRAMAROSSA 70-79. Parziali: 20-18, 14-30 (34-48); 20-5 (54-53).
Mestre: Pinton 8 (3/8, 2/6), Rinaldi 7 (1/8, 0/5), Maran 15 (6/10, 3/7), Spizzichini 11 (4/9, 0/1), Segato 7 (3/6, 1/2); Spatti 3 (1/5, 1/1), Fazioli 6 (2/9, 0/4), Gomirato 8 (3/3); Rampado, Povelato e Bettiolo NE. All. Volpato
Vicenza: Corral 12 (4/11, 0/2), Hidalgo 10 (4/7, 0/1), Cernivani 18 (5/9, 2/6), Bastone 11 (2/8, 0/1), Petracca 7 (2/5 da tre); Chiti 7 (3/9, 1/5), Piccoli 7 (1/3, 1/1), Demarchi 7 (3/7, 1/4); Rigon, Visentin e Sequani NE. All. Ciocca
Note. Mestre: 24/68 al tiro, 8/34 da tre, 14/17 ai liberi. Rimbalzi 41 (Maran 7): 29 dif. + 12 off. Assist 17 (Pinton 6), palle rubate 6 (Rinaldi 2), stoppate 2 (Spatti e Maran), palle perse 10 (Spatti 3). Falli 27, Spizzichini uscito per cinque falli. Vicenza: 24/59 al tiro, 7/25 da tre, 24/28 ai liberi. Rimbalzi 36 (Bastone 6): 32 dif. + 4 off. Assist 15 (Hidalgo 3), palle rubate 3 (Chiti 2), stoppate 2 (Corral e Piccoli), palle perse 10 (Bastone 3). Falli 18

La Tramarossa Vicenza vince a Mestre la nona partita stagionale e resta al comando del gironcino C1 assieme a Cividale, posizione in classifica che darà la possibilità ai biancorossi di giocarsi l’accesso alla final Eight di Coppa Italia che si giocherà il primo weekend di aprile.

A Mestre finisce 79-70 per i biancorossi, che dopo un ottimo primo tempo si fanno recuperare tutto il vantaggio nel terzo quarto. Nel finale però, il tasso tecnico dei biancorossi si fa valere e Vicenza piega il Vega di carattere e di voglia. 18 punti per un ottimo Cernivani, doppia cifra anche per Corral, Hidalgo e Bastone.

Inizio di partita molto equilibrato: Vicenza, conscia della difficoltà della sfida, non si lascia intimorire dalla fisicità dei padroni di casa e resta a contatto. Tra i più propositivi ci sono Corral e Petracca, che trovano con continuità il fondo della retina. I biancorossi reggono l’impatto degli avversari, ma non riescono a mettere il naso avanti con consistenza e la sfida resta equilibratissima, come testimoniato dal punteggio (20-18 per i padroni di casa). La prima parte del secondo quarto segue la falsa riga del primo: Vicenza mette la freccia con Demarchi, a segno da tre, ma i padroni di casa restano a contatto grazie alle doti a rimbalzo di Spatti e Spizzichini, che sotto le plance prendono tutto il prendibile e guadagnano extra-possessi fondamentali nelle economie della squadra di casa. Proprio il terzo fallo di Spizzichini però rende possibile la fuga biancorossa: Vicenza approfitta dello sbandamento della squadra di casa per infilare un 9-0 di parziale, interrotto solo da un canestro di Fazioli. Mestre perde un po’ la testa: Rinaldi si fa comminare un tecnico dopo un fallo su Piccoli e anche le eccessive proteste di Volpato in panchina procurano a Cernivani un viaggio in lunetta. Vicenza approfitta della tensione tra le fila della squadra di casa e scappa, con precisione dalla linea della carità e da tre. Una bomba ancora di Cernivani vale il +17 (massimo vantaggio nella sfida), prima che Segato risponda da tre e sigilli il primo tempo sul 34-48.

Vicenza sembra in controllo della sfida, ma l’inizio di secondo tempo è traumatico: Mestre torna in campo e difende con furia, infilando immediatamente un 13-1 di parziale con cui rientra in partita, guidata sempre dalle abilità offensive di Spizzichini. Vicenza fatica a trovare il bandolo della matassa: alcuni tiri ben costruiti non trovano il fondo della retina, e qualche imprecisione in fase di passaggio impedisce ai biancorossi di tornare ad incrementare il punteggio. L’unico a trovare il fondo della retina è Hidalgo in penetrazione: Vicenza subisce un totale di 20-5 nel terzo quarto e si trova di nuovo ad inseguire al termine del terzo quarto, con i padroni di casa avanti 54-53.

Nel momento cruciale, Vicenza si ricompatta: Mestre perde un paio di palloni banali e la Tramarossa controsorpassa con i jumper dalla media distanza di Cernivani e Demarchi. Proprio il play arrivato sotto i Berici il mese scorso, la cui confidenza con il gioco vicentino aumenta di settimana in settimana, assiste splendidamente Chiti nel pitturato per il +5. Le azioni decisive per la fuga sono però di Bastone: lo spezzino, con cinque punti consecutivi, consegna ai biancorossi un fondamentale +10, poi rintuzzato a +12 quando Demarchi s’invola in contropiede con circa 3′ da giocare. Non è ancora finita però, perché Mestre reagisce con cinque punti in fila di Maran e due liberi di Rinaldi che riportano ancora una volta i padroni di casa a cinque lunghezze di distacco. Negli ultimi novanta secondi però, la lucidità è dei biancorossi: Chiti e Bastone (nella foto) segnano due canestri pesanti e a nulla valgono i tentativi disperati di Mestre di riaccendere la sfida.

Finisce così, 70-79: per Vicenza è la quarta vittoria in trasferta in sette partite, la nona da quando è cominciato il campionato, la quattordicesima ufficiale in stagione (in 19 uscite complessive). Un bottino ricco e importante, per una squadra che ogni settimana che passa continua a dimostrare di meritare il piazzamento in classifica e di non mollare mai, nemmeno nei momenti più difficili. L’ultimo impegno della prima fase la Tramarossa lo giocherà sabato alle 18 contro la Falconstar Monfalcone: un successo permetterebbe di sperare ancora nell’accesso alle Final Eight di Coppa Italia, in programma la prima settimana di aprile. Giocando così, tutto è possibile.

Forza Vicenza!

Edoardo Ferrio – Ufficio Stampa Pallacanestro Vicenza 2012

 

I COMMENTI DEI COACH

Fabio Volpato (Mestre): “Io credo che i ragazzi questa sera abbiano giocato la partita, e la mia sensazione è che fosse aperta e giocabile: Mestre poteva, a mio parere, avere tutto il diritto di giocare per poterla vincere. Poi non voglio commentare, lascio stare…”.

Cesare Ciocca (Vicenza): “Abbiamo fatto un’ottima partita, una delle migliori di questa stagione. Sembra sempre che siamo al completo, ma nelle ultime settimane abbiamo avuto molti acciacchi. Stiamo facendo un grande campionato, siamo primi dalla prima giornata e stiamo andando oltre ogni tipo di problema”.