Vicenza continua a stupire, supera Autosped e riaggancia in vetta Udine con sette vittorie su otto gare disputate.

Premessa d’obbligo: chi ama Vicenza deve avere un cuore da..anti infarto ed essere appassionato di thrilling. In compenso avrà divertimento assicurato e un antidoto alla noia straordinario e gratuito. La partita contro Autosped era temutissima in casa berica e avere superato l’ostacolo è gran cosa! E il modo ancora una volta rasenta la follia che si sposa con genialità.
All’inizio la partita svolta verso le ragazze piemontesi: 8/16 al 5° minuto. Qui il primo degli avvenimenti fondamentali. Vicenza piazza un 24-4 (che diventerà 25 col libero di Tibè a inizio secondo tempo) che fa chiudere il primo tempo a 32-20 per Monaco e compagne in piena trance agonistica, col solito tiro da tre di Tagliapietra allo scadere. Partita in discesa? Evidentemente non conosciamo le giocatrici piemontesi! Strigliate da Zara, entrano in campo con una determinazione e una grinta che a poco a poco fa erodere il vantaggio vicentino. Si passa dal 39-29 del 6° minuto al 46-40 di fine periodo. Il quarto corso vede inesorabilmente il mai domo Autosped pareggiare i conti sul 49-49 al 5° minuto e addirittura passare a più 4: 49/53 con una Madonna semplicemente magistrale. E a questo punto Vicenza, che sembra completamente in crisi e in balia dell’avversario, estrae tutto il suo carattere che ci permettiamo di concretizzare così: ogni palla che tocca terra vede le mani e le dita delle furie biancorosse che spazzolano il campo indemoniate. Su 10 palloni 8 sono berici! Pur di statura inferiore le ragazze di Rebellato tengono botta sotto canestro e riescono pescando su forze impensate a portare il match sul 57/54 a una manciata di secondi dalla fine. Podrug realizza 2 liberi e a 10 secondi dalla conclusione Vicenza ha il match point in mano, ma evidentemente si sente già in vena prenatalizia omaggiando Autosped con tre regali. Prima Villaruel dalla lunetta sbaglia i 2 tiri liberi, poi Vella, che ha preso il rimbalzo (giusta arrabbiatura di Zara con le sue) ne segna uno solo e sul 58/56 a 4 secondi dalla fine su chi Vicenza va a fare fallo, inutile peraltro, a metà campo? Su Madonna, infallibile tiratrice, capace di 6/9 da tre e soprattutto di 7/7 dalla lunetta. Inevitabile overtime e come spesso accade, chi fa l’aggancio…
Infatti il supplementare promette poco di buono perchè si apre subito con un più due di Scrivia (e uscita per 5 falli di Vella), pareggiato da Gobbo. Le squadre non segnano più, regna la stanchezza che porta a errori da una parte e dall’altra. E ancora una volta pescando dal cilindro della magia Vicenza risorge: segna un canestro da fantascienza Lazzaro, pareggia Madonna con 2 liberi. 62-62 a 1 minuto e mezzo dalla conclusione. E’ il momento topico. Francesca Tagliapietra, forse stanca di sentirsi dire che è capace di segnare solo da tre, si prende il coraggio di 2 tiri dalla media, decisivi!, e Villaruel fa 2/2 dalla lunetta portando il risultato al sicuro sul 68-62. I 2 liberi finali di Bonvecchio e poi di Monaco suggellano un inequivocabile 70-64. In conclusione vogliamo applaudire tutto lo staff di Castelnuovo Scrivia e in particolare Francesca Zara per la sportività dimostrata nel riconoscere i meriti berici. Chiudiamo con un grazie a tutte le giocatrici di A.S.Vicenza con una particolare nota per Claudia Gobbo, alla migliore partita dell’anno: 43 minuti in campo, 11 rimbalzi e 5/8 da due sono tanta roba!
E ora aspettiamo Carugate per domenica 6 dicembre ore 18 al Palazzetto dello Sport di Vicenza.