La 12. giornata di ritorno, e primo di tre turni nello spazio di una settimana, ha visto vincere entrambe le formazioni venete scese in campo sabato (Gemini Mestre e Civitus Allianz Vicenza). Sono state sconfitte, pur con modalità praticamente opposte, Virtus Padova e Rucker San Vendemiano impegnate domenica.

GEMINI MESTRE, altro passo avanti verso i playoff

Gemini Mestre 70
Lux Chieti        58
GEMINI MESTRE: Smajlagic ne, Bocconcelli 3, Mazzucchelli 14, Pellicano 8, Perin 3, Lenti 8, Caversazio 8, Sebastianelli 12, Zampieri ne, Bizzotto ne, Aromando 14. All.: Ciocca.
LUX CHIETI: Masciopinto, Lips 14, Reale 9, Nwokoye 11, Berra ne, Cocco ne, Cena 3, Febbo, Ciribeni 8, Paesano 13. All.: Aniello.
ARBITRI: Licari di Marsala e Marenna di Varese
NOTE: parziali 18-12, 33-33, 52-45. Tiri liberi Gemini 13/17, Lux 10/21, da 3 7/29 – 4/25, rimbalzi 45-42. Usciti per falli Caversazio a 5’00” e Ciribeni 4’45” fine quarto periodo.

Una Mestre decimata dagli infortuni strappa la settima vittoria delle ultime otto partite – solo la capolista Ruvo (ieri sconfitta, NdA) ha avuto ragione dei Grifoni negli ultimi 8 turni – e sale un altro gradino verso l’obiettivo playoff, traguardo sempre più vicino ma non ancora matematicamente raggiunto ma che, un eventuale successo mercoledì sera a Fabriano, farebbe diventare di fatto una realtà.
Intanto però c’è da raccontare della vittoria contro Chieti, una sfida che nasceva con il profilo della quasi formalità – il team ospite sta vivendo seri problemi sotto il profilo economico e rischia una nuova penalità in classifica – ma che è diventato uno scoglio difficile da aggirare perché nel frattempo la Gemini ha dovuto fare a meno di Smajlagic -rimasto ai box per una contusione al ginocchio – e poi Perin, frenato dal riacutizzarsi del problema al polpaccio e costretto in panchina dopo buone cose viste nel primo quarto. Il successo contro Chieti va quindi archiviato per tutto il buono che ha prodotto, ovvero un nuovo passo avanti in classifica nonché la consapevolezza che, anche incerottata, questa Gemini può dare fastidio: sotto il profilo della brillantezza invece aspettiamo serate migliori, logica conseguenza delle due pesantissime assenze fra le guardie e di una serata meno precisa del solito dall’arco condita da una montagna di palle perse nei primi due quarti (10). In una serata di grigiore generale va poi sottolineato che Mestre può sorridere grazie al lavoro svolto in difesa, vangelo del pensiero di Ciocca, che nel terzo e ultimo quarto ha chiuso le porte a Chieti e permesso di centrare comunque una vittoria senza affanni.
La Gemini (nella foto-copertina di Walter Dabalà) parte bene presentando un quintetto composto da Lenti e Caversazio sotto canestro, Mazzucchelli play, Bocconelli e Sebastianelli guardie. Reale apre la partita con una bomba ma Bocconcelli, anche lui da 3, risponde subito aprendo un parziale di 11-2 per la Gemini che segna ancora con Mazzucchelli dai liberi, Sebastianelli da 3, Lenti da sotto e ancora con Mazzu da 3 con tabellone che a metà periodo segna 11-5, visto che Chieti ne trova 2 da Lips. Là Mestre potrebbe anche mettere già la freccia e scappare e invece viene tradita dalla troppa frenesia e sciupa palloni in quantità permettendo a Chieti di restare attaccata grazie ai propri lunghi, con Paesano e Lips a segno. Perin trova un nuovo canestro da 3 che vale il 16-9 con periodo che si conclude con un canestro di Nwokoye e due liberi di Lenti, ovvero 18-12 ma anche la sensazione di aver perso una buona occasione per mettere già in ghiaccio la partita. L’impressione di una Gemini non in grande serata si fa più concreta nel secondo quarto con Chieti che trova sempre sbocchi sotto canestro con Paesano e Reale capaci di incidere mentre Mestre trova soltanto un libero frutto di un tecnico fischiato a coach Aniello. Nwokoye e Paesano mettono a frutto schemi abili a liberarli mentre Mestre sparacchia costringendo coach Ciocca a chiamare tempo, sosta infruttuosa visto che Ciribeni dai liberi sigla il sorpasso ospite (21-22), con Gemini ancora poco lucida e costretta a subire la bomba di Lips ed un nuovo canestro di Ciribeni (21-27) che coinciderà con il massimo vantaggio ospite di serata a cavallo di secondo periodo. Una palla recuperata di Mazzucchelli, che poi finalizza la ripartenza, ed un canestro di Caversazio in controtempo riportano la Gemini sulla scia, Paesano da sotto va a segno prima che Mazzucchelli e poi Caversazio rimettano la gara in parità (29-29) con 1’51” alla pausa lunga. Là Nwokoye spreca due liberi e Sebastianelli trova una tripla importante con periodo che si chiude facendo registrare altri 4 punti di Lips ed un libero di Lenti che porta le squadre in parità alla pausa lunga, chiudendo così due quarto fitti di palle perse e scarsi di precisione su entrambi i fronti. Negli spogliatoi Ciocca sprona i suoi a fare meglio e lentamente Mestre si assesta. Al rientro infatti Chieti subisce la maggiore intensità difensiva della Gemini che, ragionando di più in avanti e sudando di più dietro, produce frutto. La Gemini cerca canestri da vicino e li trova con Lenti e Mazzucchelli, Aromando graffia invece da 2 e da 3 lanciando Mestre al 44-38 con 4’27” da giocare nel tempino. Paesano e Reale dai liberi riportano Chieti a contatto, ma ancora Caversazio e Pellicano rimettono Mestre sul +6 con periodo che si chiude sull’asse Pellicano – Caversazio con il primo autore di 4 punti e l’altro di un canestro e di un assist con tabellone che segna 52-45 per la Gemini ma, soprattutto, la sensazione che adesso Mestre stia facendo il suo basket. Nell’ultimo quarto infatti la Gemini non molla la presa e arriva in vantaggio in doppia cifra grazie ad una stoppata di Caversazio che da il via ad un contropiede di Mazzucchelli (60-50) con 6’48” alla sirena. Ciribeni da 3 dà l’ultima vera spinta ai suoi che però non sfruttano l’uscita per falli di Caversazio e sprecano 2 liberi sanguinosi con Lips, così la Gemini tira un sospiro di sollievo e, dal possibile +5, torna sul +9 grazie a un paio di liberi segnati da Pellicano che costringe anche Ciribeni al quinto fallo con 4’45” alla sirena. Chieti tenta allora la carta del tiro da 3 ma sbaglia in sequenza; Mestre non fa nulla di buono fino a quando Aromando raccoglie un rimbalzo offensivo che traduce nel 64-53 a 3’14”. Da là si andrà punto a punto con attacchi poco lucidi fino alla sirena.
Per Mestre un altro passo avanti; mercoledì vincere a Fabriano significherebbe ipotecare i playoff e correre per la quinta piazza.

Consorzio Progetto Mestre, 10 e lode

Decimo appuntamento per il Consorzio Progetto Mestre che mercoledì scorso, nelle eleganti sale espositive di Cabbia Group – storica azienda di Mestre situata proprio all’inizio del Terraglio – ha vissuto una serata di crescita e convivialità che ha raccolto un centinaio di imprenditori sempre più legati al nome di Mestre città e alla sua più elevata rappresentazione sportiva, ovvero il Basket Mestre targato Gemini.
Nelle sale espositive di Cabbia Compensati, dove il profumo del legno inebriava i sensi, circondati da opere che la natura ha trasformato in capolavori artistici, nell’ambito dell’iniziativa “Il Consorzio viene a casa Vostra”, si è svolta la serata che ha avuto per protagonisti l’azienda padrona di casa Cabbia Group srl e Formaset. Per Cabbia Group ha fatto gli onori di casa Riccardo Cabbia che ha condiviso con i partecipanti le principali caratteristiche dell’azienda, gruppo radicato in città da oltre 50 anni e attivo nell’ambito della fornitura di pannelli, legnami, tranciati e semilavorati, realtà che ha avuto in questi ultimi un forte incremento anche a livello nazionale nella realizzazione di pavimentazioni in legno pregiato. Un’azienda che nel tempo ha voluto innovarsi e crescere per restare in linea con le esigenze sempre più elevate del mercato odierno, le stesse regole su cui si fonda la realtà del Basket Mestre che, da quando è rinato, ha sempre cercato di guardare avanti nel rispetto dei propri limiti ma anche con la determinazione di voler sempre crescere puntando verso l’alto, come hanno testimoniato nel corso della serata gli ospiti della squadra ovvero coach Cesare Ciocca, il capitano Andrea Mazzucchelli ed il sempre più determinante Marco Perin che hanno ricordato la ferrea volontà del gruppo di voler raggiungere i playoff anche in questa a volte travagliata – soprattutto per problemi fisici – stagione, campionato nel quale comunque la squadra arrivava a questo appuntamento con il Consorzio con una striscia di 6 vittorie nelle ultime 7 partite.
La serata è poi proseguita con l’intervento di Antonio Dori di Formaset, azienda fortemente presente nel Veneto che si occupa di orientamento, formazione e progetti finanziati per le aziende, un marchio diventato ormai chiave per permettere ai tantissimi imprenditori presenti al Consorzio Progetto Mestre di sapere quali siano le migliori opportunità per poter sviluppare e perfezionare la propria azienda, magari sfruttando anche fondi non direttamente provenienti dalle proprie fatiche.
Hanno infine promosso delle iniziative mirate ai soci del Consorzio Progetto Mestre le aziende Global Power Plus e Vega carburanti, il tutto mentre veniva offerto lo squisito buffet prodotto da Tomato & Basil innaffiato da ottimi vini ed il delizioso sorbetto al mandarino di Da Bepi; la serata si è infine chiusa con l’immancabile torta del Consorzio prodotta dalla pasticceria Pasticceria Milady.

 

VICENZA: Vittoria strabiliante, superate Ozzano e Bisceglie in classifica. Mercoledì scontro diretto in Puglia, Ghirelli: “Si riparte zero a zero”

Civitus Allianz Vicenza – Andrea Costa Imola 98-81 (31-16, 54-41; 85-62).

Civitus Allianz Vicenza: Fabio Bugatti 26 (3/4, 5/7), Stefano Cernivani 16 (3/4, 1/4), Valerio Cucchiaro 14 (2/2, 2/4), Luca Antonietti 13 (5/9, 1/4), Luca Brambilla 13 (4/6, 1/4), Niccolò Lurini 9 (4/4, 0/3), Andrea Campiello 4 (0/1, 0/0), Alessandro Riva 3 (0/1, 1/1), Sami Sanad 0 (0/1, 0/0), Andrea Pavan 0 (0/0, 0/2), Nicholas Carr 0 (0/0, 0/0), Lorenzo Manganotti 0 (0/0, 0/0) Tiri liberi: 23 / 24 – Rimbalzi: 29 6 + 23 (Fabio Bugatti , Luca Brambilla 6) – Assist: 14 (Valerio Cucchiaro 6)

Andrea Costa Imola: Gian marco Drocker 23 (6/11, 3/4), Lukas Aukstikalnis 23 (1/1, 6/8), Alex Ranuzzi 12 (4/8, 0/2), Nunzio Corcelli 10 (0/3, 2/6), Riccardo Crespi 6 (3/6, 0/0), Tommaso Marangoni 5 (0/1, 1/2), Gianmarco Sorrentino 2 (1/4, 0/0), Lucio Martini 0 (0/0, 0/0), Dejan Bresolin 0 (0/1, 0/0), Diego Ronchini 0 (0/0, 0/0) Tiri liberi: 15 / 18 – Rimbalzi: 21 2 + 19 (Riccardo Crespi 6) – Assist: 5 (Gianmarco Sorrentino 3)

Una Civitus Allianz Vicenza strabiliante annichilisce l’Andrea Costa Imola per 98-81 nell’anticipo della 29^ giornata di Serie B Nazionale Old Wild West. In testa fin dall’inizio, i berici toccano anche oltre venti punti di vantaggio e sfiorano quota cento nella serata d’esordio del nuovo allenatore Ghirelli. Anche le dirette rivali per i playout Ozzano e Bisceglie sono scese in campo sabato, perdendo entrambe: i bolognesi in casa con Ravenna, mentre i pugliesi sul campo dell’altra squadra di Imola, la Virtus. Mercoledì ci sarà proprio lo scontro diretto Bisceglie-Vicenza, ma la Civitus arriverà alla sfida con due punti di vantaggio in classifica, grazie al prezioso successo sull’AC supportata da un centinaio di tifosi che hanno “incendiato” il palazzetto di via Goldoni, anche nel concitato post partita.

La gara

Senza Ambrosetti per problemi alla spalla, c’è Lurini in quintetto per i berici. L’avvio è folgorante, 9-0 in due minuti trascinati da Bugatti (top scorer della partita con 26 punti). Doppiati gli avversari sul 16-8 dopo 5 minuti, i canestri di Cernivani appena entrato costringono al time out ospite. Lurini suggella in contropiede sulla sirena il sorprendente 31-16 del primo quarto, grazie anche ad una difesa più aggressiva di tutti gli elementi. Gli ospiti però rientrano nel secondo periodo con i siluri del lituano Aukstikalnis: è -6 in pochi minuti. Cucchiaro riporta in doppia cifra il vantaggio e sul finire della prima metà di gioco con arresto e tiro micidiale sigla il +13 dei padroni di casa. Poi ancora Lurini in entrata sulla sirena dell’intervallo fa saltare sulla sedia il pubblico berico.

Nella ripresa un convincente Antonietti sui due lati del campo apre le danze dall’arco, Cernivani buca la zona avversaria ma c’è il solito Aukstikalnis che risponde anche con un canestro da tre più fallo: la gara si accende e si scaldano gli animi in campo. Bugatti preso di mira fin dall’inizio dai tifosi imolesi fa volare la Civitus sul +19. Drocker (top scorer a 23 per i suoi) commette il quarto fallo, poi l’espulsione dell’allenatore Di Paolantonio per somma di falli tecnici indirizza la gara verso l’Allianz che tocca il massimo vantaggio di 26 punti sul 92-66 a 5 minuti dalla fine.

Dichiarazioni del tecnico Gabriele Ghirelli: “Devo fare un applauso enorme alla squadra, abbiamo cambiato due concetti soprattutto difensivi e oggi hanno fatto un miracolo, gli errori sono stati obbiettivamente pochi. Sono arrivato da due giorni, il centro della città è veramente bello, a me piace camminare e guardare l’arte, la società l’ho trovata super preparata e organizzata, mi hanno messo nelle migliori condizioni per ogni cosa. Mercoledì si riparte zero a zero, ma dobbiamo ricordarci di come abbiamo giocato oggi, se i ragazzi credono in quello che fanno, possono prendersi delle belle soddisfazioni”.

Mercoledì in campo

Torneranno in palestra già lunedì mattina i ragazzi di Ghirelli per preparare la sfida con i Lions Bisceglie di mercoledì 27 marzo alle ore 20.30 (arbitri Agnese e Manco di Napoli), poi giovedì il viaggio di ritorno dalla Puglia e alla sera ancora allenamento in vista del derby di sabato con Padova. All’andata finì 70-73, in una partita a perdifiato per 40 minuti di gioco nella quale la Civitus aveva avuto l’ultima chance per impattare la gara, prima con Bugatti e poi Terenzi, ma il pallone si è stampato due volte sul ferro. I Lions arrivano dalla sconfitta per 75-65 contro la Virtus Imola scappata già nel secondo quarto con un vantaggio poi mantenuto fino alla fine.

In un’incredibile cornice di pubblico la Virtus lotta fino alla fine
Non basta tutta la grinta dei neroverdi in campo e l’entusiasmo di un Palaberta “sold out”: Roseto passa di misura nel finale ed aggancia Ruvo in vetta alla classifica

VIRTUS PADOVA – LIOFILCHEM ROSETO 82-86

VIRTUS PADOVA: Ferrari 18 (8/11, 0/0), Cecchinato 16 (5/9, 2/5), Bianconi 16 (2/4, 3/6), Scanzi 12 (2/5, 2/6), Antelli 7 (3/6, 0/1), Molinaro 7 (2/5, 0/1), Cagliani 6 (1/1, 1/1), Schiavon n.e., Padovani n.e., Osellieri n.e., Marchet n.e., Bedin n.e.

LIOFILCHEM ROSETO: Guaiana 15 (4/5, 2/3), Santiangeli 15 (2/5, 3/5), Mantzaris 13 (2/4, 2/5), Petracca 12 (3/4, 2/7), Durante 10 (0/0, 3/8), Tamani 10 (5/7, 0/0), Klyuchnyk 9 (3/5, 0/0), Donadoni 2 (1/4, 0/0), Thioune, Maiga

Arbitri: Quadrelli e Mammola

Note: Parziali: 14-19, 41-46; 60-66. Tiri da due: Virtus Padova 23/41, Roseto 20/34. Tiri da tre: Virtus Padova 8/20, Roseto 12/28. Tiri liberi: Virtus Padova 12/18, Roseto 10/17. Rimbalzi: Virtus Padova 27, Roseto 40. Assist: Virtus Padova 18, Roseto 19

I neroverdi sfoderano una prestazione tutta grinta contro la seconda della classe, in un fantastico Palaberta sold out vestito a festa per le grandi occasioni, ma sulla sirena finale sorridono gli abruzzesi della Pallacanestro Roseto che, seppur di misura (82-86), superano una tenace Virtus Padova che lotta con orgoglio per tutti i quaranta minuti.

I ragazzi di Coach De Nicolao iniziano il match con la giusta mentalità facendo subito infiammare il Palaberta con il consueto alley-oop della premiata ditta Antelli-Molinaro ad aprire le danze. I neroverdi tengono il passo degli abruzzesi con i graffi dell’eterno Michele Ferrari (migliore dei suoi a fine serata con 18 punti). Roseto chiude avanti di cinque sulla prima sirena (14-19) e all’intervallo (41-46) al termine di un secondo quarto in cui piovono triple da entrambi i lati del campo. Le triple di Bianconi (16 punti ), quella di Scanzi, unite ad un altro alley-oop Antelli-Molinaro chiuso in schiacciata esaltano ancora il Palaberta che, dopo la pausa lunga, vede i neroverdi ricucire velocemente lo strappo e rimettere la testa avanti sul 49-48 grazie a un canestro di Scanzi (12 punti). La gara resta a lungo in equilibrio, con un superlativo Cecchinato protagonista di grandi giocate (16 punti a referto per lui), ma sul finire del terzo quarto Roseto riesce a ripristinare un minimo margine (60-66).

In avvio di ultima frazione gli abruzzesi volano presto a più undici ma la Virtus Padova, pur perdendo Molinaro per falli, si rimette in carreggiata con le bombe di Cagliani, Cecchinato e Bianconi. Un Bianconi on fire estrae dal cilindro anche il canestro con fallo e il libero supplementare che valgono il meno quattro (74-78), salvo poi doversi accomodare in panchina anche lui con cinque falli. Nei minuti finali i neroverdi, con la bomba dall’angolo di Scanzi, cercano il colpo di coda che però viene frustrato dagli episodi che, nell’ultimo giro di lancette, consentono alla Pallacanestro Roseto di esultare sulla sirena (82-86).

Una prova solida quella dei ragazzi di Coach De Nicolao che adesso saranno impegnati mercoledì sera nello scontro diretto in trasferta sull’ostico campo di Ravenna. Una gara fondamentale per la classifica e per tornare subito alla vittoria.

La voce del Coach: “Stasera prima di tutto voglio fare un ringraziamento al pubblico. Giocare in questo clima è qualcosa di davvero unico ed emozionante. In campo abbiamo fatto una partita di sostanza, ma abbiamo pagato alcune disattenzioni banali che con una squadra solida come Roseto alla fine paghi – ha commentato a fine partita il coach della Virtus Padova, Riccardo De Nicolao Resta il rammarico della sconfitta ma anche la convinzione che se ci continueremo ad esprimere come fatto stasera nelle cinque finali che abbiamo davanti, riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo. Il primo step è mercoledì a Ravenna: una partita in cui dovremo stringere i denti e lottare forte in difesa su ogni pallone per portarla a casa”.

La cronaca della partita

PRIMO QUARTO. Parte forte la Virtus che si porta avanti 4-2 con l’alley oop Antelli-Molinaro e una percussione di Ferrari, ma Roseto con quattro punti consecutivi fa subito più due. Ancora Michele Ferrari, da sotto canestro, appoggia la parità dopo i primi vibranti 2’ di gioco. In un Palaberta sold out il fattore pubblico si fa sentire e gli ospiti arrivano a violare i 24’’, prima che un bel gioco a due Antelli-Ferrari rimetta avanti i neroverdi (8-6). Gli abruzzesi pareggiano con Klyuchnyk e riprendono poi le redini nel punteggio con una cinque punti in rapida successione di Mantzaris (8-13), inclusa la tripla che convince Coach De Nicolao a richiamare per la prima volta i suoi in panchina a metà parziale. In uscita dal time-out Lorenzo Molinaro si guadagna di forza un viaggio in lunetta, convertendo solo un libero. La bomba di Giacomo Cecchinato porta la Virtus a meno uno (12-13) facendo esplodere tutto il Palaberta. Klyuchnyk fa uno su due ai liberi prima che il fallo in attacco di Molinaro (secondo personale) lo costringa in panca con Roseto a tornare a più quattro (12-16). Con entrambe le squadre in bonus si susseguono due viaggi in lunetta, uno per parte, con medesimo risultato: zero su due per Thioune ma anche un impronosticabile zero su due per Bianconi. Il lungo neroverde si fa perdonare poco dopo, servito sotto le plance da Antelli, riportando i suoi a meno due a 40’’ dalla fine del primo quarto. La bomba sulla sirena di Durante fissa il 14-19 dopo i primi 10’ di gioco.

SECONDO QUARTO. Il secondo quarto si apre con una gran schiacciata di Tamani e un taglio vincente di Donadoni in area (14-23) che obbligano la panchina neroverde e spendere per la seconda volta il minuto di sospensione. Andrea Scanzi, dalla linea della carità, prova a rimettere in moto la Virtus che mette il turbo poi con Michele Antelli in penetrazione (18-23). Dopo una difesa tutta sostanza di Bianconi su Tamani, è Giacomo Cecchinato a trovare il jumper che fa registrare il meno tre. Gli ospiti tornano in panchina a riordinare le idee e colpiscono poi con la tripla dall’angolo di Santiangeli. Per la Virtus risponde la bomba frontale di Corrado Bianconi (23-26) che incappa però nel fallo che spedisce in lunetta Guaiana (uno su due). La pressione del tifo del Palaberta si fa sentire, ma non per Mantzaris e Santiangeli che mettono le due triple ravvicinate che confezionano il più dieci Roseto (23-33). Padova prova a caricarsi emotivamente con un altro alley oop, chiuso in schiacciata, della premiata ditta Antelli-Molinaro e una rubata di Scanzi chiusa in contropiede dallo stesso numero 16. Una tripla di Guaiana e una penetrazione di Mantzaris ritoccano subito il massimo vantaggio per Roseto, giusto un giro di campo prima della bomba di Andrea Scanzi (30-38). Per gli ospiti è ancora Guaiana a colpire da oltre l’arco, ma altrettanto fa Bianconi a 2’ 40’’ dall’intervallo (33-41). I neroverdi recuperano palla in difesa e Molinaro torna a cercare gloria in lunetta. Due su due e Virtus a meno sei a due minuti dalla pausa lunga. Il lungo neroverde incappa nel terzo (dubbio) fallo personale ma i neroverdi si caricano di entusiasmo e grinta grazie a un’altra palla recuperata da Scanzi e lanciata in contropiede per Michele Antelli che firma il 37-41. Una gran difesa padovana forza Thioune ai passi e viene comminato un tecnico alla panchina rosetana. Cecchinato non ne approfitta e Petracca punisce con la bomba che apre l’ultimo minuto del secondo quarto. Un’incursione di Michele Ferrari, ben assistito dal solito Antelli, un gran canestro in reverse di Cecchinato e un appoggio di Santiangeli chiudono la prima metà della partita sul 41-46 in favore degli abruzzesi.

Intervallo Amarcord: Leo Busca, pilastro della storia neroverde (la società ha ritirato la sua maglia n. 7) ma ex anche di Roseto, è stato omaggiato con uno speciale ricordo

TERZO QUARTO. In uscita dagli spogliatoi Ferrari bagna per primo le retine con il canestro del 43-46. Roseto trova due punti sulla sirena dei 24’’ e Molinaro, nell’azione successiva, incappa nel fallo tecnico e quarto personale. Mantzaris non ne approfitta dalla lunetta e un altro appoggio di Ferrari riporta Padova a contatto. I neroverdi lottano come leoni recuperando due palloni e firmando il meno uno ancora con un ispirato Michele Ferrari (47-48). Roseto non trova il fondo della retina e un bel canestro di Scanzi riporta Padova avanti (49-48). Dopo il time-out degli abruzzesi, Klyuchnyk e Ferrari incappano in due falli in attacco, con la panchina neroverde punita con un fallo tecnico che Roseto converte per il punto della parità. Il gancio di Klyuchnyk vale il più due, immediatamente pareggiato da una gran giocata di Giacomo Cecchinato (51-51). Guaiana rimette ancora avanti i suoi ma è ancora un superlativo Cecchinato a pareggiare i conti a metà parziale. Un doppio viaggio in lunetta di Klyuchnyk e Mantzaris fa 53-57 con la Virtus a rispondere poco dopo, sempre dalla lunetta, con il due su due di Michele Ferrari a 3’ 10’’ dalla terza sirena. Roseto mette a referto un altro libero, dei due a disposizione di Durante, e la tripla, sempre di Durante, che fanno più sei (55-61). Una prepotente penetrazione di Michele Antelli, con fallo subito e il libero supplementare mantiene in scia la Virtus che deve rinunciare però anche a Ferrari (quarto personale). Corrado Bianconi, spedito in lunetta, stavolta fa uno su due (59-61), ma Roseto grazia Padova con una brutta palla persa, consentendo poi a Molinaro un altro giro dalla linea della carità. Il numero otto neroverde fa anche lui uno su due portando comunque i suoi a meno uno. Negli ultimi 40’’ gli ospiti fanno registrare i cinque punti, incluso la tripla a fil di sirena, che regalano a Roseto sei lunghezze di margine (60-66).

QUARTO QUARTO. Gli ultimi dieci minuti di battaglia vengono aperti da un canestro di Tamani (60-68) e una stoppata di Bianconi su Mantzaris. Dopo un dubbio fallo in attacco di Antelli, una bomba di Santiangeli spedisce nuovamente Roseto avanti di undici lunghezze (60-71). Dopo il time-out obbligatorio per Coach De Nicolao, Cagliani scocca la bomba che prova a lanciare la rimonta a 8’ dalla fine. Gli abruzzesi tornano a segnare, ancora con Santiangeli, per il nuovo più dieci, subito rispedito al mittente dalla bomba di Cecchinato. Tamani, pescato in area da Mantzaris, non sbaglia e, dopo una palla persa, Molinaro incappa nel quinto personale. Santiangeli ai liberi ne segna solo uno e dall’altra parte è ancora Cecchinato a trovare il fondo della retina in penetrazione (68-76). A metà parziale la bomba piazzata di Corrado Bianconi fa meno cinque. Guaiana a rimbalzo d’attacco ne appoggia subito altri due ma un Bianconi on fire estrae dal cilindro il canestro con fallo subito e il libero aggiuntivo del 74-78. Tamani è un fattore sotto canestro ma la bomba dall’angolo di Andrea Scanzi vale il meno tre e riaccende ancora il Palaberta. Dopo un mancato fallo in attacco ai danni di Cagliani, Petracca colpisce anche lui da oltre l’arco (77-83). I neroverdi non trovano il canestro per due volte e gli ultimi 2’ di gioco si aprono sempre sul più sei Roseto. In casa Virtus piove sul bagnato: fallo in attacco di Bianconi con conseguente fallo tecnico che Mantzaris materializza nel libero del più sette. A 1 30’’ dalla fine il canestro di Petracca sembra chiudere i giochi (77-86). Uno stoico Ferrari ne appoggia due nel pitturato e, a 48’’ dalla fine, una penetrazione di Cagliani, con fallo subito e il libero aggiuntivo prova a riaprire i discorsi (82-86). Roseto non trova il canestro ma guadagna il rimbalzo offensivo che, nonostante i tentativi di recupero di Padova, consente agli ospiti di esultare sulla sirena finale.

RUCKER: Che “tonfo” a San Severo!

Allianz Pazienza San Severo – Rucker San Vendemiano 90-55 (25-14, 53-30; 73-41)

Allianz Pazienza San Severo: Stefano Pierotti alles 21 (4/5, 3/5), Djordje Pazin 18 (2/3, 4/9), Arcangelo Guastamacchia 11 (2/3, 2/4), Tommaso Gatto 10 (2/4, 1/3), Roman Tchintcharauli 8 (3/3, 0/0), Gianluca Frattoni 7 (2/5, 1/2), Goce Petrushevski 7 (3/3, 0/2), Yande Fall 6 (2/3, 0/0), Mattia Magrini 2 (1/1, 0/5), Fabio Montanari 0 (0/1, 0/0), Balsa Kaludjerovic 0 (0/0, 0/0), Gregorio Urbano 0 (0/0, 0/0). All. Nunzi. Tiri liberi: 15/20; Rimbalzi: 39 (5+34 Gatto, Tchintcharauli, Petrushevski, Fall 6); Assist: 20 (Pierotti alles 6)

Rucker San Vendemiano: Lorenzo Calbini 12 (2/5, 2/2), Kristaps Gluditis 10 (0/2, 3/7), Tommaso Oxilia 9 (4/5, 0/0), Alberto Cacace 8 (2/5, 0/3), Alberto Chiumenti 8 (2/5, 0/0), Edoardo Di emidio 3 (0/0, 1/3), Mauro Zacchigna 3 (0/0, 1/1), Stefano Laudoni 2 (0/2, 0/1), Enrico Vettori 0 (0/1, 0/3), Sebastiano Perin 0 (0/1, 0/1). All. Carrea. Tiri liberi: 14/20; Rimbalzi: 21 (1 + 20, Chiumenti 5); Assist: 10 (Cacace 3)

Dopo 5′ è già in salita la strada per i bianconeri, che schierando nel quintetto d’avvio Di Emidio, Gluditis, Cacae, Oxilia e Laudoni, segnano per primi (Cacace) ma subiscono la solidità di San Severo: 9-2, poi 27-14. Ed all’intervallo è -23. I padroni di casa, imponendo ritmi altissimi alla gara, segnano con alte percentuali mentre la Rucker appare la brutta copia di quella vista finora, con il divario che si dilata fino al 90-55 finale. E’ Calbini il miglior marcatore con 12 punti (2/2 da tre), Gluditis chiude con 10 punti con 3/7 da tre. Mercoledì prossimo si torna in campo per il match con Lumezzane.Di Emidio, Gluditis, Cacace, Oxilia e Laudoni. Cacace apre, rispondono Fall e Magrini (in recupero e contropiede), la tripla di Gatto e la penetrazione di Pierotti per un lampo 9-2 che costringe coach Michele Carrea, dopo soli tre minuti giocati, a chiedere la prima sospensione di serata.

Il commento di coach Michele Carrea: “E’ la prima partita dell’anno che ci lascia un senso di inadeguatezza diffuso. Non siamo riusciti a soddisfare le aspettative della stagione, nè a raggiungere il nostro limite minimo accettabile. Risulta difficile al momento cercare le ragioni di questo fallimento, dato che la squadra non era mai stata così deludente in passato. Questo è un fatto grave e influenzerà certamente le prossime sessioni di allenamento, dato le poche note positive da ricavare da questo match. Mercoledì (ore 20 a Lumezzane, NdA) avremo una pronta occasione per superare il disagio di questi 40 minuti”.