Nella splendida cornice di Palazzo della Ragione, a Padova, mercoledì sera il CONI regionale ha premiato i suoi atleti, tecnici e dirigenti con stelle e palme, d’oro e d’argento, le tradizionali benemerenze sportive consegnate alle personalità che più si sono distinte nelle rispettive discipline, e non solo.

Premiazioni relative agli anni 2018 e 2019, visto che per colpa del covid nell’ultima annata la cerimonia non si era potuta tenere. E così, sul palco del gran salone, di fronte a tutte le principali autorità cittadine e sportive, si sono alternati il nuovo presidente del Coni regionale, Dino Ponchio, e soprattutto il presidente nazionale Giovanni Malagò.

Tra i premiati coach Franco Marcelletti, che ha ricevuto dalle mani di Malagò la Palma d’oro, massimo riconoscimento del Coni riservato ai tecnici delle varie discipline sportive. 831 partite allenate in serie A, campione d’Italia alla guida della Juve Caserta nel 1991, Marcelletti ha legato gran parte della sua straordinaria carriera alla Scaligera Basket di cui è stato allenatore in tre diversi momenti della sua storia, conquistando nel 1994 la semifinale-scudetto contro la Virtus Bologna, dopo aver eliminato ai quarti l’Olimpia Milano. Al termine di quella stagione, inoltre, anche il grande riconoscimento di miglior allenatore della serie A1. Veronese d’adozione, Marcelletti ha contribuito a Verona, e non solo, alla crescita di giovani atleti diventati negli anni giocatori di altissimo livello come Davide Bonora, Alessandro Frosini, Giacomo Galanda e Matteo Nobile – cresciuti proprio a Verona – oltre ai vari Ferdinando Gentile, Vincenzo Esposito, Sandro Dell’Agnello, Marco Mordente, Nicolò Melli e tanti altri.

Allenatore benemerito dal 2011, nella sua pluriennale carriera Marcelletti è stato coach anche di Olimpia Milano e Pallacanestro Reggiana, per poi sedersi successivamente sulle panchine di Orlandina, Scafati, Napoli, Ostuni e Veroli. Promosso in A1 nel 1993 con la Glaxo Verona, ha conquistato due finali di Coppa Italia, nel 1994 – sempre con la Glaxo – e nel 1996, con la Mash. I suoi più grandi successi sono, tuttavia, legati all’esperienza di Caserta, dove oltre allo scudetto del 1991 e alla Coppa Italia vinta nel 1998 in finale con Varese, ha conquistato anche la finale scudetto nel 1987, la finale di Coppa Italia nel 1989 e quella di Coppa delle Coppe persa col Real Madrid di Drazen Petrovic.

Andrea Etrari

NOTA DI PALLADUE. In occasione del Gran Galà dello sport Veneto è da segnalare inoltre, a livello regionale, la consegna di un’altra Stella d’Oro: a Vincenzo Magliuolo, tesserato dagli anni ’40 originario di Pozzuoli ma veronese d’adozione, essendosi trasferito dagli anni ’70 nella città scaligera dove ha fondato Gemini Basket (anno di affiliazione 1980, codice Fip 007514) che però non ha potuto ritirare il premio per problemi di salute. Più diverse Stella d’Argento al merito sportivo. L’altro ambito riconoscimento, dalle mani di Malagò, è andato a: Luciano Brunelli, fondatore di Argine Basket Vicenza ed esempio di passione per lo sport inteso come inclusione, amicizia e valori condivisi; Giulietta Bissoli, figura storica a Padova per il basket femminile e non solo (ora all’Ubp e Petrarca) ed attuale consigliera della Fip provinciale; e come società, all’Asd San Martino di Lupari con il Presidente Vittorio Giuriati accompagnato da quello Onorario Francesco Cordiano.

Il video completo: www.facebook.com/CONIVeneto/videos/265569965570694 

Il Sindaco di Padova Sergio Giordani, intervenuto al Galà dello Sport Veneto