Sono tempi di “stop forzato” a causa della pandemia da Coronavirus anche nel basket, sia per quando riguarda l’attività ufficiale dei vari campionati che per gli allenamenti in palestra. Si tratta, ovviamente, di comportamenti consapevoli e rigorosi, ma soprattutto rispettosi delle misure e dei vari Dpcm “restrittivi” adottati dal Governo Italiano per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

La passione per il basket però, oltre alla necessità – da parte dei giocatori e delle squadre – di mantenersi in forma, non si spegne. Così quasi tutte le società ai vari livelli hanno fornito ai loro atleti, elaborati dai preparatori atletici, veri e propri programmi di allenamento personalizzati da svolgere autonomamente: nei limitati spazi delle rispettive abitazioni o, per i più fortunati, nel giardino o cortile di casa. E altrettanto, lo ricordiamo, ha fatto con un suo video il Responsabile nazionale del Minibasket Maurizio Cremonini.

La nostra amata palla a spicchi, però, è soprattutto uno sport “di squadra”. In questi tempi di smart working, così, qualcuno ha avuto un’intuizione felice. Lo staff tecnico di Horus Basket Padova, nuovo “polo” cittadino nato l’estate scorsa dalla collaborazione tra le società dell’Usmi e l’Asd Orfeo, che conta già circa 350 tesserati (va dalla prima squadra in serie D ai gruppi Minibasket) e che – accanto al risultato sportivo – ha fatto dell’inclusione la propria mission (direttamente collegata, infatti, c’è la realtà del Baskin) ha pensato di fare… qualcosa di più! Sfruttando le nuove tecnologie ed il collegamento internet, infatti, gli allenatori delle squadre giovanili propongono dei “meeting” attraverso i link ad alcune piattaforme di condivisione (es. google, zoom, etc.): vere e proprie sedute di allenamento da svolgere, in contemporanea ed appunto “di squadra”, all’interno dei rispettivi gruppi e sotto l’occhio vigile dello staff tecnico. L’idea venuta a Massimo Caiolo, che in quella società patavina è direttore sportivo oltre a guidare direttamente il gruppo Under 15 Elite, è stata portata avanti dal suo vice Giorgio Costa: «Un collegamento e la proposta sono stati organizzati da Massimo – si schernisce – vista la situazione. Mi sono avvalso di una scheda di lavoro redatta e messa a disposizione per il settore giovanile dal preparatore del Petrarca Basket, Alessandro Cararro».

L’iniziativa, che ha riscosso subito grande entusiasmo tra i ragazzi, è stata ripresa anche dalle altre squadre giovanili: due o tre appuntamenti settimanali per gruppo, in orari fissi e stabiliti. Proprio come gli allenamenti di squadra “tradizionali”, che tutti speriamo di poter riprendere…