Si sono conclusi come peggio non potevano i due Play out salvezza. Tra sabato sera e domenica, infatti, sono retrocesse entrambe perdendo in gara3 le formazioni venete.
Play Out (2. turno – gara3): SANSE BASKET CREMONA-MONTELVINI MONTEBELLUNA 93-69 (29-12, 53-34; 76-50).
Sansebasket Cremona:Zovaldelli n.e., Turin 5, Belloni 20, Galdiolo 8, De Martin 6, Grassi 6, Boschiroli n.e., Ivanovskis 28, Galetti, Fantoma 18, Comastri 2. All. Coccoli.
Montelvini Montebelluna:Spinazzé 4, Bedin 7, Iacopini 21, Guazzotti 10, Muaremi, Marin, Bertan 7, Prai 5, Guerrini n.e., Martin 10, Guidolin 5. All. Saccardo.
GARA 3 è vinta nettamente dalla Sansebasket Cremona, che si salva. I ragazzi trevigiani (Iacopini 21, foto a dx, Guazzotti e Martin 10) hanno subito l’iniziativa degli avversari per tutta la partita. Un verdetto largamente annunciato, ma non per questo meno amaro. Per la formazione di Mirco Saccardo (lo stesso nucleo degli U19 Eccellenza di Treviso Basket) è stata un’annata molto complessa: una sola vittoria in stagione regolare, peraltro sul campo di Pordenone ora finalista quando entrambe non avevano nulla da chiedere; poi, se non altro, due turni di play out portati entrambi alla “bella”. Ma non è bastato.
“Dopo due anni, si interrompe la nostra “avventura” in Serie B Interregionale! – l’amaro commento della società presieduta da Oscar Lucati, attraverso i social – Con la sconfitta in GARA 3 infatti, siamo ufficialmente retrocessi in Serie C. Facciamo innanzitutto i complimenti alla Sansebasket Cremona per essere stata un’avversaria leale e per la salvezza raggiunta. Noi eravamo consapevoli che, vista la giovane età dei nostri ragazzi alla prima vera esperienza in un campionato “senior”, la stagione sarebbe stata sicuramente complessa, con difficoltà sempre maggiori giornata dopo giornata. Auspicavamo tutti un finale diverso ma, come sappiamo, “il campo” non fa sconti a nessuno. Non ci resta che rimboccarci le maniche, già da domani, analizzando al nostro interno gli errori commessi, apportando le giuste modifiche e programmando, con determinazione e voglia di ripartire, il prossimo campionato. Grazie a tutto lo staff tecnico per averci sempre creduto, grazie ai ragazzi per averci sempre provato e grazie a tutti i nostri tifosi per averci sempre sostenuto, con il cuore, per tutto il campionato. Forza Monte… sempre!”.
Play Out (2° turno – gara3): GUERRIERO UBP PETRARCA-JADRAN TRIESTE 50-70 (13-18, 28-37; 45-59).
UBP PETRARCA: Mwambila 11, Manganotti 5, Birra, Coppo 7, Ragagnin 9, Pauro 5, D’Argento, Guerra, Elardo 2, Pavan 7, Pendin, Dal Maso 4. All. Cilio (tl 11/16). JADRAN: Batich 7, Ban 14, Demarchi 17, Sabadin ne, De Petris, Ciacchi ne, Jakin 2, Gobbato 12, Malalan 4, Karapetrovic 4, Besedic 8, Milisavljevic 2. All. Vatovec (tl 16/20).
Perfino più amaro, se possibile, il finale del Guerriero Ubp Petrarca. La formazione di Manuel Cilio (che, nella foto a sx radunato attorno alla squadra, ha terminato seduto in panchina e sconfortato la sfida) è stata superata domenica sera alla Palestra “Gozzano” per 70-50 in gara3 dallo Jadran Trieste (nella foto-copertina le due facce, con l’esultanza ospite e la delusine dei padroni di casa), in una serie che era stata aperta dai giovani bianconeri con una netta vittoria (+27). Nella sfida decisiva, invece, è venuta fuori tutta l’esperienza ed il cinismo della squadra espressione della minoranza slovena (seguita in terra padovana da un manipolo di agguerriti tifosi e dalle tv locali) che, dopo le prime battute di gioco in equilibrio, ha preso il comando delle operazioni sul finire del primo quarto (10-18) per non lasciarlo più: limitando il principale terminale offensivo bianconero (come in gara2), Ragagnin, nella foto a sx di fronte al veterano giuliano Ban, con un’asfissiante “staffetta”; e dopo aver valicato la doppia cifra di vantaggio in apertura del secondo quarto (13-24), dilatando via via lo scarto che proprio nel finale di gara, dopo oltre quattro minuti in cui il punteggio sul tabellone era rimasto fissato sul 47-66, ha toccato il -21.
La retrocessione in Serie C del sodalizio UBP Petrarca, nato nell’estate 2015, apre scenari imprevisti data la “stanchezza” palesata dal presidente Antonio Vendraminelli nell’ultimo periodo ai suoi più stretti collaboratori e confermataci ieri nell’amarezza del dopogara: “Sono da 15 anni nel basket padovano, e non c’è persona che più di me si sia battuta per una collaborazione o unione di forze. Avevo portato questa realtà in serie B ed avrei voluto mantenere la categoria. E’ triste retrocedere così, tra l’indifferenza delle istituzioni ed il disinteresse del pubblico che, pure in un appuntamento decisivo, ha risposto freddamente”.
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