Una Rucker “stellare” (114 punti!) s’impone sul campo di Faenza
Nel quintetto bianconero in doppia cifra, Gluditis da “doppia doppia” (punti e assist)
Blacks Faenza – Rucker San Vendemiano 90-114 (29-37, 57-61; 70-93).
Blacks Faenza:Tomas Cavallero 18 (1/5, 4/5), Mitchell Poletti 17 (5/9, 1/4), Alberto Fragonara 15 (3/5, 1/7), Giovanni Poggi 15 (2/5, 2/2), Sebastian Vico 12 (1/2, 1/5), Lorenzo Calbini 9 (2/3, 1/7), Moustapha Ndiaye 4 (1/2, 0/0), Marco Ammannato 0 (0/1, 0/1), David Sirri ne, Francesco Magagnoli ne, Lorenzo Garavini ne, Luca Bendandi ne. All. Garelli. Tiri liberi: 30 / 38 – Rimbalzi: 29 11 + 18 (Poggi, Ndiaye, Ammannato 6) – Assist: 20 (Calbini 8).
Rucker San Vendemiano: Jacopo Preti 25 (3/4, 5/6), Tommaso Oxilia 21 (7/10, 0/0), Kristaps Gluditis 19 (0/3, 6/8), Michele Antelli 13 (4/6, 1/4), Mauro Zacchigna 12 (3/3, 2/3), Alberto Cacace 7 (1/1, 1/1), Andrea Donda 6 (3/8, 0/0), Andrea Tassinari 5 (0/2, 1/4), Luca Fabiani 4 (1/2, 0/0), Enrico Tadiotto 2 (1/1, 0/0), Riccardo Dalla cia 0, Giorgio Visentin 0. All. Aniello. Tiri liberi: 20 / 23 – Rimbalzi: 33 6 + 27 (Oxilia 9) – Assist: 32 (Gluditis 13).
Arbitri: Spessot e Andreatta. Note: usciti per falli Poggi e Zacchigna.

Grande prestazione offensiva della formazione di coach Daniele Aniello (foto copertina), che ha saputo sfruttare anche qualche distrazione difensiva dei faentini. San Vendemiano dimostra di essere in grande giornata offensiva già nel primo quarto, quando segna ben 37 punti, ma i Blacks non sono da meno (mettendone a referto 29). Lo stesso filo conduttore nella seconda frazione che porta i bianconeri sul +4 all’intervallo (61-57, sic!).

Nella ripresa, dopo il canestro dei padroni di casa con Poggi del 61-63, la Rucker piazza un break di 20-0 in cinque minuti: portandosi sull’83-61 e prendendosi l’inerzia del match. Le percentuali offensive dei bianconeri, che ben orchestrati da Gluditis (19 punti e 13 assist) hanno chiuso con un quintetto in doppia cifra, non sono calate: un sontuoso 16 su 26 nelle triple alla fine. Ed il match, nonostante la voglia di lottare dei faentini (che, tenuto a riposo precauzionale Magagnoli, hanno inserito per qualche minuto nel finale Poletti al rientro dopo quasi due mesi), ha visto una sola squadra dominare: la Rucker. Che prima della pausa per la Coppa Italia consolida il 3° posto e festeggia il suo quinto “centello”.

Prestazione eccellente dei bianconeri che annichiliscono la Raggisolaris grazie ad una prova offensiva che entra nell’archivio storico della Società. Cinque giocatori in doppia cifra per coach Aniello che vince la sfida tecnico-tattica in ogni settore. Nel prossimo weekend il campionato si ferma per le F4 di Coppa Italia a Bologna, la Rucker tornerà in campo domenica 23 marzo nel big match della Prealpi SanBiagio Arena contro Legnano.

Impressionante. Devastante. Letale. La Rucker vista sul parquet del PalaCattani evoca aggettivi forti ma non si può non usarli di fronte alla miglior prestazione offensiva nella storia della Società di Via San Felice. Mai si erano segnati 114 punti, mentre in questa stagione si tratta della quinta volta in cui Cacace e compagni scollinano quota 100. Che il potenziale offensivo ruckerino sia tra i migliori di tutta la Serie B nazionale non lo scopriamo certo con la vittoria sui Blacks ma di certo il modo con cui la vittoria di Faenza è maturata merita qualche approfondimento. In primis, la crescita di Gluditis come collettore per i compagni: il miglior marcatore del campionato, ieri molto ben difeso dalla difesa faentina (Cavallero su tutti) soprattutto nel primo tempo, oltre a realizzare un 6/8 da 3, ha prodotto ben 13 assist, una cifra ufo anche per i migliori playmaker ai piani più alti, chiudendo a 19 punti con 26 di valutazione. Ma Kristaps è solo “uno dei tanti”: la crescita di Preti nelle ultime gare (ieri top scorer e MVP con 25 punti, 3/4 da 2, 5/6 da 3, 4/6 ai liberi), una volta messe da parte le magagne fisiche della prima parte della stagione, è uno dei fattori di una Rucker difficile da scoutizzare quando le percentuali la assistono, come successo con evidenza nella sfida sul parquet romagnolo. E poi c’è Oxilia che oramai non stupisce più, in termini di concretezza e di capacità di leggere le situazioni, dare il giusto consiglio ai compagni, essere freddo e non cadere in alcune gratuite provocazioni degli avversari. Insomma, alcune delle caratteristiche che ne fanno uno dei leader della squadra. Senza dimenticare il prezioso contributo di un Antelli in grande ritmo, di Zacchigna glaciale in attacco (e forse anche penalizzato oltremodo in difesa), di Donda in crescita, con Tassinari metronomo e Cacace al 50 per cento che scrive 100% dal campo.

La cronaca del match parte da un primo quarto in cui gli attacchi producono 66 punti, la Rucker ne mette ben 37 in dieci minuti ma Faenza non è da meno, con 29 realizzati. Il PalaCattani apprezza i tanti canestri, così come la capacità degli uomini di coach Garelli di restare in scia ad una Rucker che segna in tutti i modi, con tutti i giocatori, facendo quasi sempre la cosa giusta di fronte alle scelte difensive dei padroni di casa.

Difficile pensare, al ritorno in campo, a quello che in realtà succederà da lì a poco. L’inizio non sembra propizio alla Rucker, Poggi accorcia a due punti il gap e Cacace compie il terzo fallo, ma il 3+1 di Gluditis è l’inizio di una storia bellissima in bianco e nero. Dietro, la difesa chiude letteralmente la via del canestro, Faenza non segna più, si innervosisce, protesta con gli arbitri e arrivano due tecnici. Davanti, è showtime, solo canestri, da 3 e da 2, con iniziative in cui il collettivo si esalta: dal 61-63 si passa al 61-83, un 20-0 di parziale che stende Poletti e compagni.

Nel quarto periodo il massimo vantaggio arriva al +30 (105-75), poi la Rucker gestisce risorse mentali e fisiche, mantenendo il controllo delle operazioni, c’è spazio anche per Dalla Cia e Visentin.

Alla fine solo applausi per un gruppo sempre più coeso, che con i due punti riduce le distanze da Legnano (sconfitta a Omegna) e da Treviglio, che ha perso la seconda gara casalinga stagionale contro Mestre. È sempre terzo posto, in attesa del match fra due domeniche contro Legnano (già sconfitta all’andata) in una Prealpi SanBiagio Arena verso il record di presenze.

 

Gemini Mestre, grande impresa: che spettacolo!
I grifoni, sul -12 all’intervallo, espugnano il campo della capolista
TAV Treviglio Brianza Basket – Gemini Mestre 82-90 (23-18, 52-40; 60-62).
TAV Treviglio Brianza Basket: Lionel Abega 21 (5/8, 2/10), Tommaso Vecchiola 18 (4/9, 2/6), Aleksandar Marcius 13 (5/7, 0/0), Luigi Sergio 10 (3/3, 1/1), Denis Alibegovic 6 (0/4, 1/4), Marco Restelli 6 (0/0, 2/6), Giacomo Zanetti 5 (0/2, 1/1), Luca Manenti 3 (1/3, 0/1), Giacomo Carpi 0 (0/0, 0/0), Cheick yaya Sissoko ne, Davide Reati ne, Matteo Cagliani ne. All. Villa. Tiri liberi: 19 / 23 – Rimbalzi: 39 11 + 28 (Marcius 13) – Assist: 18 (Vecchiola 8).
Gemini Mestre: Andrea Mazzucchelli 19 (3/3, 3/3), Simone Aromando 19 (8/11, 0/2), Francesco Reggiani 16 (2/3, 4/7), Nicola Giordano 11 (5/12, 0/3), Lorenzo Galmarini 10 (5/9, 0/0), Marco Contento 10 (2/4, 1/2), Andrea Lo biondo 3 (0/1, 1/2), Luca Brambilla 2 (1/1, 0/2), Mattia Dalle carbonare ne, Pietro Bizzotto ne. All. Ferrari. Tiri liberi: 11 / 16 – Rimbalzi: 28 2 + 26 (Aromando 9) – Assist: 19 (Mazzucchelli, Contento 5).
Grande impresa della Gemini Mestre che, seguita anche in trasferta da un numeroso e caloroso pubblico, ha espugnato con pieno merito il parquet della capolista TAV Brianza (fin qui violato in una sola precedente occasione). I grifoni, dopo essere stati costretti ad inseguire nel primo tempo (scivolando anche a -15), grazie agli aggiustamenti tattici di coach Ferrari, alla sapienza cestistica nella guida di capitan Mazzuchelli (19 punti e 5 assist) e sospinti da Aromando (19 punti e 9 rimbalzi) e Contento, nella ripresa hanno rimontato, sono passati avanti ed hanno chiuso vittoriosamente la gara. Che permette loro, tra l’altro, di agganciare Faenza al 6° posto in classifica.
Ecco la Gemini Mestre: quella che non molla mai, trova soluzioni, dialoga in campo, difende e piazza il colpaccio a casa della capolista.
Dopo le ultime vittorie di tecnica e carattere, la trasferta a Treviglio aveva il sapore della ghiotta opportunità. Quando stai bene lo senti e poco importa se il pronostico ti vede sfavorita alla partenza.
Una partita, quella al PalaFacchetti, che inizia con i padroni di casa decisi a far dimenticare la sconfitta esterna contro Crema. Coach Villa schiera Abega, Vecchiola, Alibegović, Marciuš e Zanetti; Mattia Ferrari parte con Mazzucchelli, Brambilla, Lo Biondo, Giordano e Galmarini.
I primi due minuti dell’incontro sono all’insegna dei tiri liberi, con la TAV che conduce 4-1. Accorcia le distanze Giordano ma poi Treviglio prende il largo e a 6:41 del primo quarto il tabellone segna 20-7 per i padroni di casa. Mestre cerca la via del canestro e la trova prima con Giordano poi con Mazzucchelli. Il tempino si chiude 23-18.
Il secondo quarto vede sempre Treviglio in vantaggio con Mestre che ha qualche sbavatura in difesa. Ma ecco uno dei momenti chiave della partita, il primo di un paio di clamorose sliding doors biancorosse: tripla di capitan Mazzucchelli da circa 8 metri. È un 50 a 38 che vale molto più di quel che sembra perché infiamma i Grifoni che arrotondano con Aromando per il settimo punto consecutivo mestrino. Si va in pausa lunga 52-40.
Il terzo quarto si apre con il possesso palla in mano ai padroni di casa saldamente in vantaggio (+15) ma è impressione momentanea, perché i Grifoni – dopo un provvidenziale time-out chiamato a 8:40 da coach Ferrari – chiudono il periodo con un parziale di 8-22. Mattatore del tempino Francesco Reggiani che prima riporta le due squadre in perfetta parità (59-59) e poi sigla il sorpasso 60-62.
Treviglio va in affanno, Mestre non molla. Apre le danze Aromando (60-64) poi l’allungo arriva grazie alla tripla di Contento (62-67). Risponde Abega, poi Aromando, ancora Abega dalla lunetta ma l’and one di Aromando allunga il vantaggio biancorosso (66-72). Giordano aiutato dal ferro, Mazzucchelli e poi Contento portano Mestre a +12. A 2:58 time-out Treviglio ma Mestre ormai è impenetrabile e compatta. Tra un tiro libero e l’altro si chiude una partita incredibile, magistralmente ribaltata dai Grifoni negli ultimi 20 minuti.                                                             ( Foto di Walter Dabalà )
L’analisi di coach Mattia Ferrari: “Abbiamo vinto sul campo della squadra in testa alla classifica e che, senza nulla togliere a Casale Monferrato, tecnicamente non ha mai perso in casa. Noi dobbiamo giocare un campionato di rincorsa, perchè l’ideale sarebbe arrivare nelle prime sei posizioni perciò era una partita importante per la classifica e per il percorso ed il lavoro di squadra che abbiamo intrapreso: una vittoria maiuscola, ce la teniamo molto stretta; ma è solo un “mattoncino”, in un percorso ancora lunghissimo. Non ci siamo disuniti anche in avvio di secondo tempo, quando siamo scivolati di nuovo a -15: ognuno (il coach ha citato Reggiani, Mazzuchelli ed Aromando, Nda) ha portato qualcosina per portare a casa la partita”.

Civitus Vicenza: Battuta Crema, un successo d’oro in chiave play-in

Biancorossi (5 in doppia cifra) sempre in controllo; ribaltata la differenza-canestri

Secondo successo consecutivo per la Civitus Vicenza che non lascia scampo alla Logiman Crema sin dai canestri iniziali e ribalta anche la differenza canestri con un perentorio 91-72 finale, mandando in doppia cifra cinque giocatori e scollinando nel secondo tempo in più occasioni sopra i venti punti di margine.

Civitus Pall. Vicenza – Logiman Pall. Crema 91-72 (23-9, 46-34; 71-49).

Civitus Pallacanestro Vicenza: Federico Ucles belmonte 19 (6/9, 1/1), Tommaso Marangoni 16 (1/2, 3/6), Gian paolo Almansi 14 (0/4, 3/8), Giovanni Gasparin 13 (2/3, 2/4), Mattia Da campo 11 (3/6, 1/3), Valerio Cucchiaro 7 (3/6, 0/2), Curtis Nwohuocha 5 (2/7, 0/0), Lorenzo Vanin 4 (2/3, 0/0), Nicholas Carr 2 (0/1, 0/1), Pietro Cecchin 0 (0/0, 0/0), Edoardo Zovico 0 (0/0, 0/1), Alessandro Beggio ne. All. Ghirelli. Tiri liberi: 23 / 27 – Rimbalzi: 38 10 + 28 (Ucles belmonte 8) – Assist: 17 (Gasparin 7)

Logiman Pall. Crema: Riccardo Murri 12 (1/4, 2/5), Niccolò Venturoli 12 (0/1, 3/6), Pietro Bocconcelli 11 (2/6, 1/4), Nejc Zupan 10 (3/3, 1/1), Leonardo Valesin 9 (1/4, 2/3), Tommy Pianegonda 8 (3/3, 0/2), Nemanja Dincic 4 (0/0, 0/3), Tommaso Morena 3 (1/2, 0/0), Federico Pirani 2 (1/4, 0/1), Gabriele Tarallo 1 (0/0, 0/0). All. Sacco. Tiri liberi: 21 / 30 – Rimbalzi: 29 4 + 25 (Pirani 8) – Assist: 8 (Pianegonda 3).

La partita

Vicenza corre avanti sul 14 a 5 grazie a Ucles e Da Campo. Quando Almansi sgancia la tripla (10 su 26 di squadra alla fine, NdA), i biancorossi completano un micidiale parziale da 14 a 0 e chiudono la prima frazione sul 23 a 9. Complici le troppe palle perse, Crema scivola anche a -16 sulla bella conclusione di Vanin (27 a 11). Con due bombe di Murri e due risolute iniziative di Pianegonda, gli ospiti rientrano sul 35 a 27. Ci pensano Ucles (gran protagonista del primo tempo con 15 punti e 7 carambole) e la bomba di Marangoni a ristabilire le distanze: 46 a 34 alla sirena di metà partita.

Si riparte con Marangoni che infila subito una nuova tripla. I lombardi pagano un prolungato momento di nervosismo con il fallo tecnico e l’espulsione di coach Sacco. Gasparin realizza i due tiri liberi e poi annota altri 5 punti consecutivi: 56 a 36. La partita di fatto si spegne qui e l’intensità del match perde voltaggio. Arrivano anche le triple di Almansi e Marangoni per fermare il tabellone sul 71 a 59 alla terza pausa. L’ultimo quarto è poco più che accademia e Civitus vince in scioltezza.