In attesa di avere notizie riguardo l’eventuale “ripescaggio” in serie B (la società biancoscudata ha presentanto domanda in quanto prima classifica nella serie C Gold triveneta), la Guerriero Ubp annuncia il primo “tassello” per la nuova stagione.
Inizia a comporsi il mosaico del roster UBP per la stagione 2020/2021: dopo la conferma dello staff tecnico con in testa coach Giuliano Calgaro, il primo tassello da inserire tra le file del Guerriero Padova è Alessandro Tognon (nella foto di Eleonora Pavan).
Era arrivato all’Unione la scorsa estate, tornando nella città del Santo dopo un’esperienza utile alla Virtus Resana in C Silver. Al suo debutto in C Gold, Tognon si è subito fatto trovare pronto dimostrandosi uno dei giovani più interessanti in circolazione per quanto riguarda la propria annata (classe 1999), tanto da guadagnarsi un posto fisso in quintetto.
Il suo contributo è andato oltre le statistiche (7 punti con il 30% dall’arco), perché coach Calgaro gli ha assegnato spesso il delicato compito di equilibrare il sistema di gioco del Guerriero, dove si è ritrovato a coprire il doppio ruolo di play-guardia. Funzione che Tognon ha assolto con dedizione e sacrificio spendendosi su entrambi i lati del campo e risultando in alcune circostanze decisivo nell’economia della partita.
Un girone d’andata e quasi metà di quello di ritorno sono bastati ai supporter padovani per apprezzare le sue giocate e affezionarsi a un ragazzo capace di entrare facilmente in sintonia con i compagni di squadra. La scelta di sposare ancora la causa dell’UBP non deve dunque sorprendere. «Si è creato un legame speciale con i ragazzi, lo staff tecnico, i dirigenti e tutti quelli che sostengono l’Unione – spiega Tognon – Nel corso dell’ultima stagione, interrotta dal Covid, avevamo creato insieme qualcosa di bello che ci piacerebbe portare a termine. Speriamo tutti che il percorso iniziato possa proseguire in Serie B».
“Togna” aveva già saggiato la B con la prima squadra della Virtus Padova poco prima di uscire dal settore giovanile dei neroverdi nel 2017/2018. «Quell’anno giocai poco (6 presenze e una tripla contro i Tigers Forlì), ma mi servì per esordire tra i seniores e tastare il livello di un campionato nazionale. Ora mi piacerebbe toccare con mano la Serie B. Se dovessimo giocarla, cambierà anzitutto la gestione degli allenamenti: bisognerà lavorare molto di più sull’intensità e migliorare la nostra fisicità. Per preparare bene le gare, occorrerà inoltre seguire una strategia e una maggiore attenzione ai dettagli».