Il Consiglio Federale del 1° dicembre, sulla base dell’articolo 10 del Regolamento C.N.A. e su proposta del Presidente dei singoli Comitati Fip regionali, ha proceduto alla nomina di alcuni Allenatori Benemeriti per quei tesserati “che abbiano svolto attività federale dimostrando qualità morali e didattiche ineccepibili, nonché continuità di prestazione e valida opera in favore dello sviluppo e dell’immagine della Pallacanestro e della Categoria”. Tra questi, due sono… un vanto per il Veneto!
Waldi Medeot, goriziano di nascita (nato a San Lorenzo Isontino il 30 gennaio 1944) che allena la Libertas Basket School Udine formazione di A2 femminile, ha legato una parte importante della sua vita professionale alla nostra regione. Dapprima come giocatore, in maglia Reyer Venezia; e in seguito, come allenatore: una carriera iniziata alla fine degli anni ’70 nel Petrarca Padova e continuata come assistente di Tonino Zorzi e di Aza Nikolic alla Reyer, di cui è poi divenuto head coach (biennio 1985-87); e nella quale, tornato negli anni ’90 a Padova, è riuscito a riportare il Petrarca in A2, al termine della stagione 1992-93 (finale play off vinta contro la Goccia di Carnia Udine), rimanendo anche la stagione successiva e tornando per un altro biennio alla fine di quel decennio (1997-99).
Veneto doc è Emanuele “Lele” Molin,nato a Venezia il 12 febbraio 1960. Dall’estate 2017 assistente di Maurizio Buscaglia all’Aquila Trento, Molin è entrato nel coaching staff del nuovo ct della Nazionale Meo Sacchetti (con Massimo Maffezzoli e Paolo Conti) in vista del Mondiale di Cina 2019. Dopo aver iniziato la carriera di allenatore (a 18 anni) nelle giovanili del Basket Club Mestre e trasferitosi nella Benetton Treviso, dopo tre anni è diventato assistente allenatore in serie A: con Sales, Skansi, D’Antoni, Obradovic e Bucchi. Per anni “secondo” di Ettore Messina (alla Virtus Bologna e al Real Madrid), con il quale ha intrapreso una lunga e vincente collaborazione professionale (tra i tanti trofei vinti, anche tre Eurolega), è tra i più importanti assistant coach in Europa. Nella sua prestigiosa carriera, prima del ruolo da primo assistente per l’Eurolega di Andrea Trinchieri alla Pallacanestro Cantù e di Evgeny Pashutin all’Unics Kazan, ha avuto anche un paio di incarichi da capo: dal 4 marzo 2011, in seguito alle dimissioni di Messina, subentrando sulla panchina del Real Madrid;e nella stagione 2013-14, prima assoluta come head coach, alla Juve Caserta.
Forte della sua lunga esperienza al top in Europa e della sua vasta conoscenza della pallacanestro, nel luglio 2009 ha tenuto una lezione tecnica (“un racconto della mia esperienza” sminuiva) al Corso Allenatore Nazionale di Bormio. “Questo è il vero nostro ruolo – ha spiegato –: selezionare informazioni tramite strumenti che ci facilitano ed abbreviano il lavoro, informazioni da condividere poi con l’intero staff tecnico e con i giocatori. Tutto il nostro lavoro, le nostre scelte non devono servire per confermare la nostra bravura personale, ma perché aiutano la squadra a giocare nel modo migliore”. Concludendo poi: “Mi chiedete se ho voglio di tornare a fare il capo allenatore; penso che per come sono io questo è il mio miglior lavoro che posso fare. Forse sono nato Assistente Allenatore. Non mi sento sminuito ma uno strumento per aiutare il team a dare il meglio. Lo farei anche con un capo allenatore più giovane di me. È il mio modo di vedere la nostra professione”.