Si chiude in perfetta parità con due vittorie, di Rucker San Vendemiano nei Play Off e Virtus Padova nei Play Out, ed altrettante sconfitte di Geminini Mestre e Civitus Allianz Vicenza, il bilancio del fine settimana. La sconfitta in volata dei berici, però, è particolarmente dolorosa perchè chiude la serie con Bisceglie sullo 0-3: la formazione di Ghirelli dovrà conquistare la salvezza nell’ultimo e decisivo spareggio…
PLAY OFF
Rucker: Alla Zoppas Arena, ottimo inizio della serie contro Avellino Cinque bianconeri in doppia cifra, Oxilia e Cacace da “doppia doppia”
Solida in difesa e fluida in attacco, con cinque giocatori in doppia cifra, la Rucker piazza il parziale decisivo nel terzo quarto (29-12), vincendo anche la lotta ai rimbalzi, davanti ad un pubblico della Zoppas Arena che ha fatto da sesto uomo. Doppia doppia per Oxilia (14 punti e 10 rimbalzi) e Cacace (11+10), Gluditis e Calbini 7 assist, Di Emidio 6, Laudoni e Chiumenti chiudono rispettivamente con 14 e 13 punti.
La voce del coach: “I ragazzi hanno mostrato grande volontà nel fare le cose che servivano per vincere, quindi voglio complimentarmi con loro per quanto di positivo hanno messo in campo stasera – evidenzia il coach bianconero Michele Carrea – Gara1 nasconde sempre delle insidie per la formazione di casa, per la pressione che la partita inaugurale porta con sè. Vincerla è stato importante, come essere consapevoli che abbiamo soltanto un piccolo vantaggio, che lo scarto di stasera non deve distrarci dall’affrontare gara2 con la stessa determinazione. Abbiamo raccolto il duro lavoro di queste ultime due settimane, siamo concentrati su questa serie che sappiamo sarà durissima perchè Avellino proverà sicuramente a reagire emotivamente e tecnicamente. Vogliamo ringraziare i nostri tifosi, con cui vogliamo condividere il più lungo percorso possibile in questi play off”.
Martedì alle 20.30 Gara2 alla Zoppas Arena.
Gemini Mestre cede Gara1 sul campo degli Herons Montecatini (83-76)
La Gemini resta in partita fino alla fine dopo due splendidi primi quarti e deve incassare lo stop di gara1 con molti rimpianti, primo fra tutti quello frutto della consapevolezza che con qualche possesso gestito meglio e qualche episodio a sfavore in meno forse il colpaccio poteva riuscire. Peccato che nel momento migliore di Mestre, a cavallo di metà secondo quarto e con Montecatini a secco di idee, i rimbalzi offensivi di Radunic ed una sua bomba abbiano prodotto 9 punti consecutivi del lungo di casa che ha così tenuto a galla i suoi, bravi poi a scavare il break ad inizio terzo e quarto periodo quando è stata invece la Gemini a pagare dazio sul fronte della lucidità offensiva. Mestre non esce comunque ridimensionata anche se sulla valutazione generale peserà anche la decisione del giudice sportivo che potrebbe punire l’espulsione di Smajlagic che, a fine terzo periodo, provocato reagisce. |
Si parte con un quintetto inedito per la Gemini che si presenta in campo con Mazzucchelli come play affiancato da Perin e Sebastianelli mentre i lunghi di partenza sono Caversazio e Aromando, formazione a cui gli Herons rispondono con Benites in regia, Chiera la guardia, Natali, Arrigoni, e Radunic sono i lunghi. Primo quarto che si apre con i padroni di casa che si affidano molto al tiro dalla lunga con Mestre che sceglie invece soluzioni più ragionate. Nei primi minuti gli Herons trovano soluzioni convincenti dall’arco, i primi 12 punti di casa arrivano dal tiro da 3 (5/8 nel quarto), con due bombe di Chiera ed una ciascuno per Benites e Radunic. A tanta precisione perimetrale Mestre risponde affidandosi ad un Perin in grande spolvero che muove la Gemini come un direttore d’orchestra che prima manda a canestro Aromando e sè stesso. Il primo parziale di 12-4 che, fuori casa al debutto, potrebbe ferire ma non spaventa Mestre che lentamente rientra affidandosi ancora ad Aromando e Perin. Così, mentre gli Herons cominciano a cercare ossigeno da sotto Mestre con un fallo e vale di Mazzucchelli – sempre innescato da Perin – e dal solito Aromando che mette anche una bomba, arriva fino al 19-17. Là Lorenzetti e poi Sgobba in contropiede approfittano di un appannamento Gemini e tornano sul +6 (23-17) con 2’37’ da giocare e con Ciocca che chiama tempo. Ottima decisione perché Mestre rientra e piazza un 7-0 firmato Caversazio (5) e da un contropiede di Smajlagic che vale il sorpasso sul tramonto di primo quarto (23-24), parziale chiuso da un’entrata di Benites. Nel secondo quarto Mestre parte con un nuovo sorpasso firmato Lenti ed allunga fino al 25-31 con 7’56” da giocare grazie ai punti di Pellicano dalla media e Bocconcelli da 3, canestri che spingono Barsotti a chiedere tempo. Radunic in questa fase è decisivo trascinando i suoi con 9 punti consecutivi, frutto di una bomba e di punti frutto di rimbalzi offensivi con tabellone che vede nuovamente avanti i toscani a 3’35” da pausa lunga grazie alla bomba di Sgobba (38-37), margine che Dell’Uomo allunga a +3 per i suoi, distacco prontamente ricucito da Sven da 3, preludio del 45-45 con cui si rientra negli spogliatoi. |
Nel terzo quarto la Gemini perde un po’ di incisività offensiva e gli Herons lentamente si staccano. Radunic, Natali e Arrigoni siglano il +5 mentre Mazzucchelli, ci vuole un canestro di Lenti da sotto per far trovare fiato a Mestre, Benites e Arrigoni rispondono con Sgobba che mette il 56-47 per i suoi con Gemini che non trova il jolly per restare agganciata. Smajlagic da 3 prova a suojnare la carica ma là gli Herons pescano la bomba di Dell’Uomo e restano sul +9 con Gemini capace di resistere ma no di rimontare. Anzi, un rimbalzo offensivo quasi casuale permette a Sgobba di firmare il massimo vantaggio di casa (64-52). La Gemini però ancora non molla e grazie ad Aromando dalla lunetta, una bomba ed un libero di Caversazio ed un contropiede di Pellicano rientra fino al 66-60 di fine periodo. Qui l’episodio che costa l’espulsione a Smajlagic ed il semplice antisportivo a Giancarli proprio nella pausa prima dell’ultimo quarto, periodo in cui sostanzialmente Montecatini cerca di difendere il margine, obiettivo centrato perché, dopo il 66-62 messo da Aromando, ancora Dell’Uomo da 3 ed il solito Radunic grazie ad un rimbalzo offensivo rimettono gli Herons avanti di 9. Mestre non si disunisce ma non riesce mai a riaprire davvero la sfida fino alla sirena. |
La strada è in salita ma il playoff continua martedì e, come vuole la storia di Mestre, sarà lotta dura senza paura. |
PLAY OUT
La Virtus Padova inizia con il sorriso i Play Out contro Ozzano
Prestazione solida dei neroverdi che vincono Gara 1 (82-66) in un PalaRubano in festa
VIRTUS PADOVA – LOGIMATIC OZZANO 82-66
VIRTUS PADOVA: Cecchinato 20 (3/6, 3/8), Molinaro 17 (5/6, 1/2), Scanzi 14 (3/3, 2/9), Ferrari 12 (5/10), Bianconi 9 (1/2, 1/6), Antelli 7 (3/4, 0/3), Osellieri 3 (0/2, 1/3), Schiavon 0 (0/0, 0/1), Padovani n.e., Marchet n.e., Bedin n.e.
LOGIMATIC OZZANO: Cortese 20 (4/5, 3/9), Bastone 17 (7/14, 1/3), Abega 14 (3/4, 2/5), Martini 6 (3/6, 0/0), Bechi 4 (2/8, 0/1), Piazza 3 (0/1, 1/4), Filippini 2 (1/4, 0/1), Balducci 0 (0/1, 0/1), Myers 0 (0/0, 0/2), Terzi n.e., Zambianchi n.e., Zanasi n.e.
Arbitri: Suriano e Turello
Note: Parziali: 27-24; 45-40 (18-16); 70-53 (25-13); 82-66 (12-13). Tiri da due: Virtus Padova 20/33, Ozzano 20/43. Tiri da tre: Virtus Padova 8/32, Ozzano 7/26. Tiri liberi: Virtus Padova 18/22, Ozzano 5/6. Rimbalzi: Virtus Padova 44, Ozzano 35. Assist: Virtus Padova 13, Ozzano 15.
Buona la prima per la Virtus Padova di Coach De Nicolao che, giocando una solidissima Gara 1, inizia nel migliore dei modi la serie e strappa subito il primo set contro la Logimatic Ozzano (82-66).
I neroverdi, che ritrovano Michele Ferrari in quintetto (12 punti, 6 falli subiti e 15 di valutazione), ad inizio match hanno il merito di rimanere in scia all’avvio arrembante di Ozzano, che prova subito a dettare i ritmi del gioco. Alla distanza la squadra di Coach De Nicolao riesce, mattone dopo mattone, a ricucire e chiudere avanti sulla prima sirena (27-24) e poi all’intervallo (45-40). Molinaro sotto canestro lotta come un leone (17 punti con 11 rimbalzi e 28 di valutazione) e sia Scanzi che Cecchinato iniziano ad armare la mano da oltre l’arco, mentre Ozzano accusa il colpo del doppio infortunio a Bastone e Filippini (poi regolarmente in campo nella ripresa).
Il terzo quarto è il vero spartiacque del match (25-13) con la Virtus che rientra dagli spogliatoi con il furore negli occhi e in difesa concede pochissimo, azzannando poi la gara in attacco (70-53). I neroverdi recuperano palloni su palloni nella propria metà campo e, dall’altra parte, con la sapiente regia di Antelli (6 assist) si accendono a turno Scanzi (14 punti), ancora Molinaro e un immarcabile Cecchinato da 20 punti (nella foto) che si trasforma in un vero rebus per la difesa emiliana. Con il primo canestro dell’ultimo periodo (bomba di Osellieri) Padova tocca il più venti e il resto del quarto diventa di pura gestione per i neroverdi che, sulla sirena finale di questa vibrante Gara 1, possono esultare con merito per questo inizio di PlayOut (82-66).
Adesso giusto il tempo di ricaricare le pile e lunedì (oggi, NdA) sarà subito Gara 2: alle 20.30 ma stavolta al Palaberta di Montegrotto Terme, per un match che potrebbe già delineare le sorti di questa serie PlayOut.
La voce del Coach: “Stasera abbiamo iniziato bene il match, senza disunirci davanti all’approccio arrembante di Ozzano che ha prodotto subito molti canestri in transizione. Man mano poi siamo saliti di intensità, trovando fiducia in attacco, ma la differenza l’abbiamo fatta in difesa con una grande prestazione individuale e di squadra. – ha commentato a fine partita il coach della Virtus Padova, Riccardo De Nicolao – Stasera era fondamentale partire bene: l’abbiamo fatto e siamo soddisfatti, senza dimenticare però che è ancora lunghissima. Dobbiamo continuare così e lavorare subito da domani in vista di lunedì per Gara 2 al Palaberta.”.
La cronaca della partita
PRIMO QUARTO. I neroverdi di Coach De Nicolao ritrovano Ferrari in quintetto d’avvio insieme ad Antelli, Cecchinato, Osellieri e Lorenzo Molinaro a presidio del pitturato. I primi punti del match sono di marca ozzanese, prima di un’incursione di Antelli. Gli ospiti rispondono ancora da oltre l’arco e, dopo una palla persa dei neroverdi, allungano a più sei (2-8). Un bel piazzato di Molinaro e il due su due in lunetta di Michele Ferrari riportano in scia Padova che subisce altri due punti di Cortese poco dopo (6-10). Un bel gioco a due Osellieri-Ferrari mette in cascina due punti facili ma Abega non sbaglia dall’altra parte. Dalla stessa posizione di prima Molinaro fa di nuovo meno due e, poco dopo la metà del quarto, è ancora un piazzato del lungo neroverde a fissare la parità a quota 12. Un velenoso gancio dell’ex di serata, Filippini, viene subito annullato da Ferrari. Abega rompe in due la difesa con altri due punti, un giro di campo prima della bomba di Cecchinato che segna il primo vantaggio padovano (17-16). Cortese risponde subito con la stessa moneta, imitato a stretto giro da Abega per il più cinque Ozzano (17-22). In una gara uno dai ritmi subito altissimi anche Lorenzo Molinaro si iscrive a referto con una bomba dall’angolo a 2’ dalla prima sirena. Una gran giocata nel pitturato di Michele Ferrari vale la parità. Ozzano fa subito più due, ma una super bomba di Cecchinato scrive il 25-24 sul quale si apre l’ultimo minuto. Negli ultimi 30’’ di gioco Bianconi fa due su due in lunetta e la Virtus chiude avanti di tre lunghezze un vibrante primo quarto (27-24).
SECONDO QUARTO. Il secondo quarto viene inaugurato da una penetrazione di Bastone per Ozzano che sorpassa poco dopo con Bechi (27-28). I neroverdi provano a ripartire con una giocata spalle a canestro di Corrado Bianconi, che frutta due punti, e una buona difesa che obbliga gli emiliani a violare i 24’’. Un gran lay up in reverse di Andrea Scanzi lungo la linea di fondo vale il più tre con la Virtus che, poco dopo, recupera subito un altro pallone, costringendo la panchina ospite al primo time-out della gara a 6’ dall’intervallo (31-28). In uscita dal minuto di sospensione Scanzi si ripete per il più cinque padovano, prima di un canestro di Cortese che sblocca la Logimatic. Il due su due di Abega in lunetta riporta Ozzano a meno uno e dall’altra parte il viaggio di Antelli frutta solo un punto (34-32). Sempre dalla linea della carità arriva la parità a quota 34 con i liberi di Cortese. A 3’ 23’’ dalla sirena, sulla bomba di Andrea Scanzi, la gara si blocca per un infortunio occorso a Filippini che esce malconcio dal campo. Gli emiliani non accusano il colpo e, sempre con Cortese, tornano a meno uno, prima che la Virtus, con i due canestri consecutivi di Ferrari e Molinaro (41-36), trovi il mini-break che Ozzano prova subito a stoppare con un altro minuto di sospensione. La Logimatic mette a referto due punti rapidi con Bastone ma anche lui però è costretto a uscire poco dopo per infortunio. L’ultimo minuto di gioco si apre con una gran schiacciatona di Molinaro, subito annullata da Cortese, ma quasi sulla sirena è Cecchinato a firmare il 45-40 all’intervallo.
TERZO QUARTO. Dopo la pausa lunga subito una buona notizia per gli ospiti che rivedono in campo sia Bastone che Filippini. Ozzano trova la via del canestro con Cortese e Bechi riaffacciandosi a meno uno (45-44). I neroverdi si sbloccano con un fulmineo contropiede di Michele Antelli, cui seguono quasi due minuti senza realizzazioni da ambo le parti. Giacomo Cecchinato in penetrazione rimette cinque lunghezze e da una palla rubata dei neroverdi arriva l’alley oop Antelli-Ferrari in contropiede (51-44) che obbliga gli ospiti al minuto di sospensione a 6’ 18’’ dalla terza sirena. I giocatori di Coach De Nicolao provano a cavalcare il momento e trovano altri due punti con l’euro step di Giacomo Cecchinato che ruba poi palla e scocca la bomba del 56-44 a metà quarto. Abega in penetrazione ne mette due, ma altrettanto fa Scanzi dall’altra parte. La tripla di Cortese alza i ritmi ulteriormente, prima che Giacomo Cecchinato possa sfruttare un viaggio in lunetta con tre liberi, tutti a bersaglio (61-49). I tiri degli emiliani si spengono sul ferro e un’altra bomba, stavolta di Corrado Bianconi, allarga il divario a quindici lunghezze. Bastone e Martini accorciano con due canestri (64-53), prima di vedere Scanzi presentarsi e realizzare due liberi dalla linea della carità. Dopo una palla recuperata da Scanzi, stavolta è Molinaro a cercare gloria in lunetta (uno su due), con Ozzano che resta al palo e non trova più la via canestro. Negli ultimi 20’’ i neroverdi guadagnano un altro viaggio in lunetta con tre liberi a disposizione, sempre con Lorenzo Molinaro, che stavolta non sbaglia e fissa il 70-53 di fine terzo quarto.
QUARTO QUARTO. Gli ultimi 10’ di questa emozionante Gara 1 si aprono con oltre un minuto senza canestri da registrare, prima della bomba dall’angolo di Osellieri che vale il più venti padovano (73-53). Ozzano prova a ripartire da un viaggio in lunetta di Cortese (uno su due) e un suo canestro sotto le plance. La Virtus non trova la via del canestro e Piazza da tre punti a 5’ 50’’ dalla sirena finale, prova a riaprire i discorsi (73-59). Dopo il time-out chiesto da Coach De Nicolao, Ozzano alza ancora la pressione difensiva ma una bella penetrazione di Antelli mette a tabellone due punti. Bastone, servito nel pitturato, risponde subito ma a 3’ dalla fine la bomba di Scanzi segna il più diciassette (78-61). Gli emiliani sembrano non averne più e, dalla lunetta, i due liberi di Cecchinato mettono la parola fine con soli 2’ 30’’ sul cronometro. Uno stoico Abega realizza da tre punti per i suoi, ma la Virtus mantiene il margine di sicurezza con altri due liberi, stavolta di Bianconi. Ozzano ne mette altri due nel pitturato con Martini, utili solo a fissare l’82-66 finale.
Domenica amara per la Civitus Allianz: con Bisceglie, terzo stop in volata
Anche al PalaGoldoni sono i pugliesi a festeggiare la salvezza. Per i berici tutto rimandato