La 31. giornata di campionato nella categoria, turno pre-pasquale, sorride alla Civitus Allianz Vicenza che, aggiudicandosi nel finale il derby sul campo della Virtus Padova (77-67), raggiunge e supera i neroverdi al 14° posto (in virtù del 2-0 nei confronti diretti). Niente da fare, invece, per la Rucker San Vendemiano certa dei play off (4° posto con quattro punti di vantaggio) è stata superata alla Zoppas Arena dalla capolista Roseto (71-79). La Gemini Mestre, a sua volta attualmente sesta, aveva invece anticipato e vinto la sfida con San Severo.
Il derby è una battaglia: la spunta Vicenza nel finale
La Virtus Padova conduce fino a inizio quarto quarto ma sulla sirena ad esultare sono i vicentini
Quello andato in scena alla vigilia di Pasqua al Palaberta è stato un derby vibrante in cui la Virtus Padova è partita forte conducendo fino a inizio quarto quarto grazie a un Andrea Scanzi in formato deluxe (a referto con 31 punti e sei bombe chirurgiche) e alla solidità sotto le plance di Lorenzo Molinaro (16 punti + 9 rimbalzi). Negli ultimi giri di lancette però è stata Vicenza, abile a rimanere sempre in scia, a prendersi l’inerzia del match e sfruttare i molti viaggi in lunetta contro una Virtus anzitempo in bonus e che paga le rotazioni ancora ridotte per l’assenza di Michele Ferrari. Il derby e i due punti se li porta a casa la Pallacanestro Vicenza che vince 67-77 e aggancia a quota 22 punti in classifica i neroverdi, superandoli negli scontri diretti.
I neroverdi partono con il giusto piglio e la giusta energia nella prima metà di gara (39-32) sospinti dalle triple di Scanzi, Cecchinato e l’inchiodata di Molinaro che fa esplodere un Palaberta ancora una volta gremito. Anche nel terzo quarto il ritornello non sembra cambiare con la Virtus a fare l’andatura, con uno Scanzi straripante e Vicenza a rincorrere. Gli ospiti sono bravi a non disunirsi di fronte alla verve di Padova e rimanere sempre a contatto nel punteggio. Nel quarto quarto il derby trova il suo padrone con i ragazzi di Coach De Nicolao a pagare gli sforzi dei primi tre quarti e cedere alla distanza a una Vicenza che, con merito, mette la testa avanti a metà parziale senza poi voltarsi più indietro e conducendo in porto il match sul 67-77 finale.
Settimana prossima la Virtus Padova sarà di scena in Puglia, in trasferta contro il fanalino di coda Taranto, in quella che, sulla carta, sembra la miglior occasione per tornare al successo e fare nuovamente morale in vista di questo importantissimo finale di stagione.
La voce del Coach: “Oggi dovevamo mostrare una reazione rispetto alla gara con Ravenna e in parte lo abbiamo fatto, specialmente in difesa. Alla distanza siamo poi calati fisicamente e abbiamo pagato in attacco una serata difficile al tiro, a eccezione di Scanzi che ha fatto una gran prova. – ha commentato a fine partita il coach della Virtus Padova, Riccardo De Nicolao – Certamente anche stasera il dover rinunciare nelle rotazioni a un giocatore importante per noi come Ferrari, si è fatto sentire ma ci teniamo quanto di buono fatto e la reazione mostrata, rimanendo consapevoli del fatto che dobbiamo essere tutti e performare al meglio per puntare a vincere”.
La cronaca della partita
PRIMO QUARTO. Il derby Padova-Vicenza si apre con un canestro di Molinaro e il Teddy Bear Toss dei tifosi neroverdi in favore di Casa Priscilla. Il lungo numero 8 della Virtus, poco dopo dalla lunetta, fa 3-0 ma i vicentini accorciano subito nel traffico in area. Un pregevole arresto e tiro di Andrea Scanzi e un gran movimento sul perno di Molinaro materializzano il più cinque padovano dopo i primi 3’. Il centro neroverde è indiavolato in questo avvio e sull’alley-oop di Cecchinato inchioda il 9-2 che obbliga Vicenza al primo time-out. Una tripla di Cucchiaro prova a ridestare i berici che subiscono però la contro-risposta di Scanzi sempre da oltre l’arco (12-5). Bugatti ne mette due a rimbalzo d’attacco ma uno Scanzi on fire esplode la bomba del più otto a metà parziale. Brambilla riporta i suoi a meno sei ma un suo fallo spedisce poi Cecchinato in lunetta. Due su due e 17-9 con meno di 4’ da giocare nel primo quarto. I vicentini per due volte non trovano il fondo della retina, Padova non ne approfitta e Vicenza punisce da oltre l’arco (17-12). Andrea Scanzi non perdona da tre punti ma Cernivani risponde subito in penetrazione centrale. Negli ultimi 50’’ non segna più nessuno, incluso lo zero su due in lunetta di Antelli, e alla prima sirena è 20-14 in favore di Padova.
SECONDO QUARTO. Il secondo quarto, dopo un minuto a canestri inviolati, viene inaugurato da un canestro dei vicentini (20-16). Lorenzo Molinaro mette la bomba del nuovo più sette e, dopo un altro minuto senza realizzazioni, è Corrado Bianconi a cercare punti dalla lunetta a 6’ e mezzo dall’intervallo. Uno su due per il lungo neroverde, cui segue un gioco da tre punti di Campiello per il 24-19. I neroverdi faticano in attacco, pur difendendo bene, e una tripla di Cucchiaro riporta Vicenza a meno due obbligando la panchina padovana a richiamare i suoi in panca a metà parziale. In uscita dal time-out arriva subito una gran bomba di Cecchinato, alla quale gli ospiti rispondono con un piazzato di Cucchiaro. Lorenzo Molinaro pulisce l’area a rimbalzo d’attacco con altri due punti ma è ancora uno scatenato Cucchiaro a fare 29-26. Nel momento del bisogno è ancora Andrea Scanzi ad esplodere la tripla del nuovo più sei, poi più quattro a 2’ dalla pausa lunga con il canestro di Bugatti (32-28). Coach De Nicolao spende un altro time-out, in uscita dal quale arriva un’altra tripla, stavolta centrale, di Molinaro. Gli ospiti puniscono a rimbalzo d’attacco ma poco dopo viene comminato un tecnico alla panchina, che Scanzi capitalizza con il libero del 36-30, lasciando 60’’ esatti da giocare. Una gran penetrazione lungo la linea di fondo di Federico Osellieri allarga il divario a otto lunghezze che Vicenza riduce subito a sei con Cucchiaro. È proprio un fallo del play ospite che manda in lunetta Matteo Cagliani che fa solo uno su due, utile comunque a chiudere avanti alla pausa lunga (39-32).
TERZO QUARTO. Al rientro in campo Bugatti esplode subito la bomba dall’angolo che dice meno quattro per Vicenza (39-35). Un viaggio in lunetta di Molinaro si trasforma in un solo punto per i neroverdi. In questo frangente è l’imprecisione al tiro a farla da padrona in una gara che diventa ancor più fisica. Corrado Bianconi si guadagna due liberi, uno solo a bersaglio, e dall’altra parte Antonietti appoggia in area il 41-37. Andrea Scanzi torna a colpire da oltre l’arco ma altrettanto fa Vicenza sul capovolgimento di fronte. La Virtus sbaglia un paio di tiri aperti e Lurini si perde nella rimessa in attacco (44-42), inducendo Coach De Nicolao a richiamare i suoi in panchina a 5’ 22’’ dalla terza sirena. Andrea Scanzi in fadeaway è pura poesia, ma Bugatti annulla subito con un piazzato dalla tacca. Scanzi è l’hombre del partido per Padova e dopo i suoi due liberi arrivano quelli di Cucchiaro dall’altra parte (48-46). Bugatti impatta a quota 48 punti ma è ancora Scanzi a sparigliare con un’altra bomba chirurgica. Padova difende forte con Bianconi e, poco dopo, il canestro pesante di Michele Antelli che riapre il divario (54-48) è un campanello di allarme per gli ospiti che chiamano l’immediato time-out. Un ingenuo fallo di Cagliani consente a Campiello di riavvicinare Vicenza che può sfruttare poi un altro viaggio in lunetta, sempre con Campiello. Anche stavolta due su due e 54-52 a meno di 50’’ dalla fine del terzo quarto. Padova non trova la via del canestro ma Osellieri cancella Sanad con una stoppata e sulla sirena Andrea Scanzi firma il punti del 56-52.
QUARTO QUARTO. Il quarto quarto viene inaugurato da una gran giocata di Federico Osellieri che segna il 58-52. Cucchiaro apre l’area in penetrazione ma la bomba di Giacomo Cecchinato rimette Padova avanti di sette (61-54). In un amen Vicenza si rifà sotto a meno tre e i neroverdi perdono palla per un fallo in attacco di Cagliani. Gli ospiti si portano prima a meno uno, con la Virtus che si trova anzitempo in bonus con 7’ da giocare, e Vicenza riesce a scrivere poco dopo il primo vantaggio in questo derby (61-62). Padova accusa il colpo: un viaggio in lunetta di Scanzi produce solo un punto con Brambilla a imitarlo dall’altra parte (62-63). Una penetrazione fulminea di Michele Antelli vale il controsorpasso ma Cucchiaro risponde immediatamente per le rime. Vicenza sembra prendersi l’inerzia di questo match ma una gran accelerata di Andrea Scanzi fa 66-65 a metà parziale. Gli ospiti ne appoggiano subito due a rimbalzo offensivo e un viaggio in lunetta di Antelli si traduce in un altro zero su due (66-67). Un altro fallo dei neroverdi permette a Vicenza di prendersi un possesso pieno di vantaggio sul più tre. In uscita dal time-out chiesto da Coach De Nicolao, i suoi non trovano per due volte il canestro e un altro arresto e tiro di Cucchiaro fa più cinque a 2’ 30’’ dalla fine (66-71). I neroverdi sono sfortunati in attacco e a 1’ dalla fine Riva nel pitturato di forza fa 66-73. La panchina neroverde chiama l’obbligatorio time-out ma la Virtus non trova davvero più il fondo della retina. A 48’’ dalla sirena finale il canestro di Riva mette il sigillo (66-75) con l’uno su due in lunetta di Scanzi e il due su due di Cucchiaro sono le ultime istantanee di questo derby che si chiude sul 67-77 in favore dei vicentini.
Civitus Allianz trionfa in casa della Virtus e la raggiunge in classifica
La Civitus Allianz Vicenza con un travolgente parziale di 26-3 negli ultimi 5 minuti trionfa nel derby con la Virtus Padova e raggiunge proprio i neroverdi in classifica, superandoli in virtù degli scontri diretti a favore. Un centinaio i tifosi arrivati al palaBerta dalla città berica che hanno sostenuto rumorosamente i giocatori in campo dall’inizio alla fine. Il conto delle sfide in campionato tra “cugini” negli ultimi cinque anni in serie B si porta così sul 4-6 per Vicenza.
La gara
Riva torna in quintetto per coach Ghirelli per cercare di contrastare Molinaro sotto canestro, ma l’avvio è in favore dei padroni di casa sul 9-2 con alley hoop schiacciato proprio del centro padovano. Brambilla con un tiro da tre di tabella accorcia a -5. La tensione del match e i ferri duri del palazzetto di Montegrotto causano tanti errori al tiro, Campiello con un canestro e fallo tiene in partita gli ospiti e Cucchiaro dalla lunga riporta a -2 a 5 minuti dall’intervallo. Dall’altra parte Scanzi è il mattatore della serata (31 alla fine), sale già a 15 con un tiro difficile dall’angolo, risponde Bugatti con i suoi primi due della gara ma anche Molinaro sale a 15 e gli arbitri fischiano il terzo fallo a Cernivani in attacco a centrocampo.
L’Allianz va negli spogliatoi sotto di 7 e l’inizio di ripresa é scoppiettante per entrambe le squadre: Lurini segna il -2 dopo 5 minuti di gioco, Campiello dalla lunetta tiene ancorata la squadra alla partita. Nell’ultimo quarto arriva la zampata spinta da Cucchiaro con 5 punti in fila (top scorer a 26 per i suoi), anche Riva si erge protagonista sotto canestro e ne mette 9 in due minuti. Arriva il sorpasso sul 61-62 a tre minuti dalla sirena: Lurini in campo per 35 minuti è preciso dalla lunetta, ancora Cucchiaro in arresto e tiro per il +7 dei biancorossi a 1 minuto dalla fine che suggella l’ultimo quarto da 11-25.
La Civitus riesce a dare più la palla dentro l’area e chiude anche con quasi il 50% da tre per l’esultanza dei tifosi sugli spalti.
LA RUCKER CADE ALLA ZOPPAS ARENA CONTRO ROSETO
Ai bianconeri non basta un super Calbini (33 punti con 8/11 da tre)
Tra gli abruzzesi, decisivo nel finale l’ex Durante
Roseto sfrutta il +10 del primo quarto spinta da Mantzaris e Petracca, la Rucker guidata da un Calbini da 33 punti (8/11 da 3) lotta, dal -15 arriva fino al -7 ma è l’ex Durante nei due minuti finali a segnare i canestri della vittoria per Roseto, che vince con merito e resta in vetta. La Rucker ora è quarta a -4 da Jesi e Ruvo e domenica prossima sarà di nuovo in campo alla Zoppas Arena contro Ravenna.
Il commento di coach Michele Carrea: “Era una partita difficile, contro una squadra a cui vanno i miei complimenti sia per il valore e la profondità del roster che per la qualità del gioco espresso. Abbiamo provato a rimanere attaccati al match facendo delle difese un po’ più tattiche del solito per provare a mischiare le carte, questo ha funzionato in parte anche perché Roseto ha dimostrato di meritare la posizione in classifica e di essere ad oggi una squadra attrezzata per stare a questi livelli. Noi dobbiamo lavorare sui margini che abbiamo per migliorare le nostre prestazioni e utilizzare al meglio questi momenti di confronto con i primi della classe come stimolo per crescere in ottica del rush finale”.