La Rucker “spegne” nel finale Faenza (91-64)
Rucker San Vendemiano-Blacks Faenza 91-84 (19-25, 50-45; 73-69).
RUCKER SAN VENDEMIANO: Zacchigna 13, Chiumenti 7, Laudoni 14, Oxilia 14, Vettori, Gluditis 19, Di Emidio 5, Perin ne, Dalla Cia ne, Calbini 6, Cacace 13, Tomasin ne. All.: Carrea
BLACKS FAENZA: Galassi 14, Papa 6, Poletti 14, Siberna 18, Vico 4, Poggi 3, Petrucci 6, Pastore 2, Begarin 17, Belmonte ne. All.: Lotesoriere
Arbitri: Rizzi – Corrias
Note. Tiri da 2: San Vendemiano: 24/42, Faenza: 20/38; Tiri da 3: San Vendemiano: 11/20, Faenza: 10/26; Tiri liberi: San Vendemiano: 10/13, Faenza: 14/17; Rimbalzi: San Vendemiano: 29, Faenza: 32. Uscito per falli: Poggi
Cinque giocatori in doppia cifra per la Rucker, che mette la freccia nel finale aggiudicandosi per 91-84 contro Faenza il big-match del turno nel Girone B e mantiene così ancora inviolato il proprio parquet (l’unico dell’intera categoria). Solida e compatta, la squadra di coach Carrea, che consolida così il suo terzo posto in classifica a ridosso delle due battistrada (Roseto e Ruvo), ha la meglio al termine di un match equilibrato in cui le iniziative di Gluditis (19 punti, nella foto-copertina), autore di sei punti consecutivi nel finale, premiano un’eccellente prova di tutta la squadra. Laudoni (schierato in quintetto e sempre meglio inserito, 3/4 da tre) e Oxilia chiudono entrambi a 14 punti; per Zacchigna sono 13 (pure con 3/4 dall’arco). Sabato 2 marzo alle ore 20.30 i bianconeri saranno impegnati nel derby regionale a Vicenza.
La voce di coach Michele Carrea: “Questa era la prima di una serie di partite in cui dimostrare di essere una squadra vera, dal punto di vista tecnico e fisico oltre che emotivo. Abbiamo tenuto testa ad un team con giocatori che hanno disputato campionati importanti: Bagarin e Poletti hanno ulteriormente alzato il livello di Faenza. Questo rende ancora più evidenti i meriti dei miei giocatori, che sono stati encomiabili per applicazione e tenuta fisica e mentale. Abbiamo fatto un importante step sotto l’aspetto della fiducia rimanendo concentrati soprattutto nel secondo tempo; abbiamo creduto nei nostri mezzi in ogni azione, ottenendo una vittoria prestigiosa e meritata”.
Gemini, non basta una grande difesa contro la capolista Ruvo
Gemini Mestre 58 |
Ruvo di Puglia 66 |
GEMINI MESTRE: Smajlagic 14, Bocconcelli 13, Mazzucchelli 3, Pellicano 4, Dalle Carbonare ne, Perin 7 , Lenti 1, Caversazio 3, Sebastianelli, Aromando 13. All.: Ciocca. |
TECNOSWITCH RUVO DI PUGLIA: Galmarini 10, Granieri ne, Toniato ne, Ghersetti 10, Jackson 19, Eliantonio 2, Traini 13, Deri 2, Leggio 10, Boev ne. All.: Campanella. |
ARBITRI: Fiore di Napoli e Manganiello di San Giorgio del Sannio. |
NOTE: parziali 20-23, 33-41, 46-51. Tiri liberi Gemini 4/7, Tecnoswitch 12/15, da 3 8/29 – 8/34, rimbalzi 35-40, uscito per falli Perin a 7’53” dalla sirena. |
Mestre continua il suo percorso di crescita contro la capolista Ruvo di Puglia ma deve interrompere la propria striscia di 3 successi consecutivi contro una Tecnoswitch capace di fare il suo match grazie alla maggiore fisicità al rimbalzo, ad uno Jackson capace di incidere soprattutto nei primi due quarti e a qualche decisione arbitrale che, nei momenti decisivi del match, non ha mai sorriso a Mestre. Nel complesso però Ruvo non ha rubato nulla, il merito della Gemini anzi è stato quello di rimanere sempre in partita, considerazione che per certi versi non fa altro che aumentare i rimpianti riguardo una prestazione che con qualche piccolo aggiustamento avrebbe anche potuto regalare il successo. Considerazione che fa intendere che la Mestre di questo periodo sia un osso duro per tutti e che il percorso di crescita della squadra, finalmente al completo da un mese, continui anche se questa volta non coincide con una vittoria, peccato perché i circa 900 di un caldissimo Taliercio – ospite di serata l’ex play Pepper Mauro Procaccini – si sarebbero meritati questa soddisfazione. |
Contro una Ruvo peraltro non al meglio – Toniato e Boev fermi ai box – la Gemini parte forte, Smajlagic comincia subito ad incidere con un tape in che sblocca l’incontro a cui gli ospiti rispondono con una bomba di Ghersetti ed una di Traini dopo il primo degli 11 rimbalzi offensivi di serata ospiti, con parziale che in apertura segna 2-6 per i pugliesi. Mestre non si scompone, Bocconcelli replica da 3 e ancora un ispirato Smajlagic rimette avanti la Gemini conquistando un and one che però non vede il libero a segno. Gli attacchi cercano soluzioni dall’arco, Mestre fatica a dar la palla sotto ma mentre Ruvo è imprecisa Mestre trova la bomba di Mazzucchelli e un’altra penetrazione vincente di Smajlagic che fissa il massimo vantaggio di partita mestrino (12-6) con coach Campanella costretto al time out a cavallo di metà periodo. La difesa mestrina tiene bene ma gli arbitri fischiano poco per Mestre mentre Leggio, proprio dai liberi, accorcia il divario. Ancora Bocconcelli in penetrazione trova il nuovo +6 di casa, dall’altra parte però anche Jackson comincia ad incidere con una penetrazione con fallo subito che dimezza subito il margine. Aromando mette ancora punti per Mestre dopo un assist di Caversazio ma Ruvo risponde ancora con un and one stavolta di Traini. Mestre scricchiola davanti, Ruvo invece continua ad avere falli a favore con Traini che dai liberi impatta la partita prima che Eliantonio firmi il sorpasso. Mazzucchelli in entrata infatti non è fortunato e dall’altra parte Leggio con una bomba manda avanti i suoi di 5. Mestre cerca di dare palloni sotto ma la Gemini soffre i colossi ospiti, Galmarini sbaglia due liberi. Il quarto si chiude con 2 liberi a segno di Perin e un canestro dalla lunga di Smajlagic (20-21), Ghersetti infine chiude il capitolo primo quarto. |
Nel secondo periodo Aromando apre con un canestro dalla media dopo un rimbalzo offensivo, in difesa Mestre però può poco perché viene sempre punita dagli arbitri, in compenso anche Jackson commette il suo terzo fallo personale che fa ben sperare. Perin in entrata e Pellicano dalla media spingono Mestre sul 26-23, in un momento propizio alla Gemini però Smajlagic si fa male in un contrasto sotto canestro, c’è paura per lui che resta a terra e Ciocca prudenzialmente lo richiama in panchina, per fortuna è solo una botta. Deri e Jackson firmano un minibreak ospite a cui replica Aromando con gara che diventa punto a punto. Jackson diventa difficile da contenere, ancora fallo e vale per lui ma replica immediata mestrina con bomba di Aromando (31-30) con circa 4′ da giocare nel periodo, frangente in cui Mestre difende forte ma davanti sbaglia da 3 con Bocconcelli e con Lenti da sotto. Passaggi a vuoto puniti da Galmarini per due volte e dalla bomba di Jackson che vale il +6 ospite (31-37) con conseguente sensazione che la montagna da scalare sia effettivamente alta. Pellicano fronte a canestro dà vita a Mestre ma ancora Galmarini in post basso e poi Jackson, dopo un nuovo rimbalzo offensivo, spediscono Ruvo avanti di 8 alla pausa lunga. |
Il terzo quarto è quello che decide il match perché Ruvo resiste alla carica mestrina anche perché finirà il periodo con un solo fallo a carico, particolarità che in una gara tirata lascia qualche perplessità se non altro sul metro di giudizio espresso dalla coppia arbitrale sui due fronti. Leggio mette subito avanti in doppia cifra i suoi in apertura ma Mestre replica da 3 con Smajlagic, Caversazio e Mazzucchelli dall’arco falliscono un nuovo possibile riavvicinamento mestrino mettendo due possibili bombe sul ferro, Jackson invece segna dall’arco per il nuovo +10. Tocca allora a Bocconcelli trovare la bomba del nuovo -7, Galmarini da sotto segna prima che ci siano 3 azioni per parte senza esito. Smajlagic da 3 e Aromando da sotto portano Mestre a -4, Jackson sbaglia da 3 e Caversazio in entrata porta la Gemini a contatto (46-48) con 3’16” da giocare con Campanella costretto a chiamare tempo. In uno dei momenti più delicati del match e, dopo l’errore di Traini, Mestre ha la palla del pareggio ma il possesso viene annullato da un fischio per fallo in attacco ad Aromando che, nell’azione successiva viene punito anche con il quarto personale con 47” dalla sirena, chiamata che manda in lunetta Traini ed in escandescenza Ciocca che si becca il tecnico con conseguente nuovo allungo di Ruvo – che dal campo non segnava più – ma che termina il periodo sul +5. |
Con Mestre carica di falli Ciocca cerca di dosare le forze, Lenti ha 2 liberi e ne segna uno, anche Perin intanto sale a 4 falli ma, dopo un recupero della difesa lo stesso Perin dall’arco fa 50-51 con 8’28” da giocare. E’ un altro dei momenti chiave del match, Mestre difende bene, Perin prova il tiro da 3 sbagliando, si lamenta e gli arbitri lo puniscono con un tecnico che vale per lui il quinto fallo con 7’53” da giocare, ancora una volta la lunetta benedice Ruvo con Traini che segna il libero. La Gemini si costruisce un buon tiro dall’arco con Pellicano che però trova solo il ferro, dall’altra parte invece Ghersetti è preciso e mette un tiro pesante di nome e di fatto che vale il nuovo +5 ospite. Da lì Mestre si inceppa, Caversazio trova un libero che vale il -4 ma ancora Leggio dalla lunga fa 51-58 con 5’31” da giocare. Il tempo per recuperare ci sarebbe ma Mestre perde un possesso e, dopo una buona difesa, non concretizza con Aromando che sale a canestro e viene fermato correttamente secondo gli arbitri: Galmarini con 35’59” di campo non avrà nemmeno un fallo a carico, complimenti. Mestre però sbaglia per sue colpe un altro paio di attacchi malgrado Ghersetti e Traini sbaglino, dai e dai Jackson trova il tiro da 3 che vale il nuovo +10 ospite con 4’05” alla sirena. La Gemini ancora non molla, Aromando segna dalla media, Jackson forza e sbaglia, la Gemini però non sfrutta e perde un possesso sanguinoso che dà il via libera al canestro di Ghersetti da sotto. Bocconcelli fa 55-63 con 2’32” da giocare, Ruvo sbaglia, Smajlagic da 3 riporta Mestre sul -5 con 1’51”, stavolta però il miracolo non arriva perché dopo il nuovo errore di Jackson la Gemini perde un altro possesso determinante per un malinteso, Galmarini allora da sotto fa il decisivo +7 con cronometro che continua a correre. |
Resta l’amaro in bocca per una sfida che si è persa fra le piccole pieghe della partita, ai tifosi restano negli occhi molti fischi discutibili ma va anche ammesso che Ruvo si è confermata squadra di grande caratura che ha costretto la Gemini a regalare extra possessi, frutto di rimbalzi offensivi, nonché a molte palle perse negli snodi decisivi dell’incontro. Malgrado questo però resta anche la consapevolezza che questa Gemini non è sembrata poi così distante da Ruvo e che, in una serata in cui si fosse riusciti a limare qualche sbavatura, anche il risultato avrebbe sorriso: da questa considerazione bisogna partire in vista delle ultime 8 giornate dove ci si giocherà la stagione, possibilmente davanti ad un pubblico come quello visto contro Ruvo. |
Non basta tutta la grinta di questa Virtus: vince Fabriano all’overtime (82-79)
I neroverdi infiammano il Palaberta lottando per 45’ ma sulla sirena a spuntarla è la Janus
VIRTUS PADOVA 79 – RISTOPRO JANUS FABRIANO 82
VIRTUS PADOVA: Ferrari 15 (3/8), Antelli 15 (3/9, 3/5), Molinaro 13 (3/8, 1/3), Scanzi 10 (1/7, 2/7), Bianconi 10 (2/5, 2/8), Cecchinato 6 (0/2, 2/9), Marchet 4 (1/1, 0/0), Cagliani 3 (1/1, 0/2), Schiavon 3 (0/0, 1/2), Padovani n.e., Bedin n.e.
RISTOPRO JANUS FABRIANO: Negri 18 (3/11, 2/10), Gnecchi 18 (3/5, 2/4), Centanni 15 (4/8, 1/7), Bedin 11 (5/8, 0/0), Stanic 7 (3/6, 0/4), Vlatko Granic 7 (2/6, 1/1), Giombini 6 (2/6, 0/0), Bandini 0 (0/0, 0/0), Nkot nkot n.e., Romagnoli n.e., Carsetti n.e.
Arbitri: Giordano e Marenna
Note: Parziali: 26-20, 41-36; 53-53, 69-69. Tiri da due: Virtus Padova 14/41, Fabriano 11/36. Tiri da tre: Virtus Padova 22/50, Fabriano 6/26. Tiri liberi: Virtus Padova 18/21, Fabriano 20/33. Rimbalzi: Virtus Padova 53, Fabriano 53. Assist: Virtus Padova 12, Fabriano 10.
La Virtus Padova lotta per quarantacinque minuti nella bolgia di un Palaberta gremito ma, nonostante un prova tutto cuore e grinta, sulla sirena finale, al termine di un tempo supplementare, ad esultare è la Janus Fabriano (79-82).
I neroverdi approcciano con il giusto piglio il primo quarto, provando a prendersi l’inerzia del match con le incursioni di Antelli e il jolly in area di Michele Ferrari che chiude i primi 10’ di gioco (26-20). Fabriano è brava a far valere i propri numeri, riavvicinandosi a inizio secondo periodo, ma i neroverdi non si scompongono e all’intervallo sono ancora avanti grazie a due bombe di Bianconi (41-36).
Padova rientra con grinta dagli spogliatoi difendendo con cuore e, dopo aver forzato gli ospiti a numerose palle perse, si porta a più nove. La reazione dei marchigiani non si fa attendere e, alla fine di un terzo quarto ricco di viaggi in lunetta, è di nuovo parità (53-53). In avvio di quarto periodo Fabriano prova l’allungo decisivo trovando subito il più sette ma, con una grande reazione d’orgoglio, i ragazzi di Coach De Nicolao ribaltano l’inerzia e infiammano ancora il Palaberta. Dalla penetrazione di Antelli alle giocate di Ferrari (migliore dei suoi con 15 punti, 9 rimbalzi e 10 falli subiti), passando per le bombe di Molinaro e Scanzi, è un crescendo di emozioni che mandano la Virtus a più cinque (69-64). Fabriano è dura a morire e, a ridosso della sirena, con cinque punti impatta a quota 69: al Palaberta è overtime.
Nel tempo supplementare l’ago della bilancia sembra spostarsi nuovamente in favore dei neroverdi, con le due triple ravvicinate di Michele Antelli (15 punti con 8 rimbalzi) e un tap-in di Molinaro (13 + 8 rimbalzi), ma Fabriano è brava a rimanere sempre in scia e, negli ultimi 60’’, mette la freccia senza voltarsi più indietro e, riuscendo a rintuzzare i tentativi della Virtus, sigla il 79-82 finale che le consegna due punti.
Settimana prossima, domenica 3 marzo alle ore 18, la Virtus Padova sarà chiamata all’impresa in quel di Ruvo di Puglia, in casa della capolista e corazzata del Girone B del Campionato di Serie B Nazionale Old Wild West.
La voce del Coach: “Oggi per lunghi tratti abbiamo fatto una gran partita sotto il punto di vista tattico e dell’energia messa in campo. Purtroppo anche stavolta siamo stati condannati da episodi che in questo momento non ci girano a favore. Dobbiamo continuare a lavorare per riuscire a fare sempre meglio ed essere più forti anche di questi episodi – ha commentato a fine partita il Coach della Virtus Padova, Riccardo De Nicolao – Oggi non siamo stati premiati per quanto prodotto in campo, ma ci teniamo strette l’energia e la fiducia che abbiamo ritrovato. La strada è quella giusta e continuando a lavorare sodo siamo certi che torneremo presto alla vittoria”.
La cronaca della partita
PRIMO QUARTO Granic firma i primi punti del match nel pitturato con la Virtus a rispondere subito in penetrazione con Antelli. Nonostante una stoppata di Molinaro, Bedin firma il nuovo più due, immediatamente annullato da un’altra incursione di Antelli. Fabriano risponde da oltre l’arco ma Padova resta a contatto con una bella giocata di squadra conclusa da Michele Ferrari (6-7). Gli ospiti affondano in area, ancora con Granic, e dall’altra parte i neroverdi tornano a meno uno con i liberi di Ferrari. Al termine di una bella azione difensiva Padova scrive il primo vantaggio con la bomba di Andrea Scanzi su assist di Cecchinato (11-9). La Ristopro chiama time-out e ritrova il fondo della retina con Stanic che pareggia dalla media. A rimbalzo d’attacco Bedin materializza il controsorpasso ma, dopo un recupero di Antelli, Lorenzo Molinaro affonda la schiacciata che vale il 13 pari a metà quarto. Negri, mandato in lunetta, fa uno su due e spariglia prima della bomba dall’angolo di Giacomo Cecchinato (16-14). A 4’ dalla prima sirena i neroverdi forzano gli ospiti a violare i 24’’ e, sul capovolgimento di fronte, Cecchinato scocca un’altra tripla che marca il più cinque Virtus (19-14). Giombini, sempre dalla linea della carità, segna due punti importanti per i suoi che chiudono in difesa gli assalti padovani e tornano in lunetta con Stanic a 90’’ da fine primo quarto. All’uno su due di Stanic, fa eco quello di Cagliani per la Virtus che apre l’ultimo minuto con la bomba di Capitan Schiavon (23-17). Gli ospiti rispondono con la stessa moneta ma, a 17’’ dal termine, Michele Ferrari pesca il jolly in penetrazione: canestro con fallo antisportivo di Granic e, con il libero supplementare del lungo neroverde, Padova vola al più sei di fine primo quarto (26-20).
SECONDO QUARTO Fabriano rientra in campo compatta con Stanic a inventare la penetrazione del meno quattro (26-22). Una bomba di Antelli straccia la retina e mette sette lunghezze di margine, che diventano cinque con la penetrazione di Negri (29-24). Bianconi lotta in area e firma il 31-24 dopo 2’ del secondo quarto ma gli ospiti, con due rimbalzi offensivi consecutivi, finalizzano e restano in scia. Fabriano chiude l’area a Padova, che non trova la via del canestro, e la Ristopro rientra al minimo scarto con quattro punti consecutivi (31-30) inducendo Coach De Nicolao a richiamare i suoi in panchina a 5’ 20’’ dall’intervallo. In uscita dal time-out per oltre un minuto non segna più nessuno prima della bomba dall’angolo di Corrado Bianconi (34-30). I neroverdi tengono in difesa e, in contropiede, colpiscono in penetrazione con Matteo Cagliani riportandosi a più sei. Fabriano punisce ancora a rimbalzo d’attacco ma un bel giro palla tra Cagliani, Antelli e Bianconi apre la scatola per la seconda bomba del numero 18 neroverde che ritocca il massimo vantaggio (39-32). Dopo il time-out ospite il terzo fallo personale di Cagliani porta in lunetta Stanic che continua a litigare con il tiro dalla linea della carità (0/2). Va meglio a Gnecchi che apre l’ultimo minuto con i due liberi ai quali rispondono quelli di Lorenzo Molinaro (vicino a portarsi a casa anche il ferro in schiacciata). Nell’ultima azione Fabriano limita i danni con il canestro in area di Gnecchi che manda le squadre al riposo sul 41-36 in favore della Virtus.
TERZO QUARTO Dopo la pausa lunga la Virtus Padova è la prima a segnare, con Michele Ferrari nel pitturato. I neroverdi, pur senza concretizzare in attacco, difendono forte per più azioni, costringendo la Janus a tre palle perse. Il fallo in attacco di Antelli, terzo personale, lo costringe a sedersi in panchina ma i neroverdi stringono ancora le maglie in difesa e, con il canestro di Scanzi in contropiede, fanno 45-36 dopo 3’ della ripresa. Bedin a rimbalzo d’attacco spezza l’incantesimo per Fabriano che causa poi il terzo personale di Bianconi e, dalla lunetta con Bedin, accorcia (45-39) con i neroverdi che si caricano di falli, quarto personale di Cagliani e bonus raggiunto prima di metà frazione. Gnecchi ne approfitta dalla lunetta e, nell’azione successiva, gli ospiti appoggiano al vetro i punti del meno due (45-43) con Coach De Nicolao obbligato a chiamare il minuto di sospensione. Dopo che una tripla di Bianconi viene sputata dal ferro, Gnecchi si guadagna i liberi che valgono la parità a quota 45. I neroverdi si sbloccano con una penetrazione di Isacco Marchet che infiamma il Palaberta ma Fabriano risponde con la stessa moneta a 3’ da fine terzo quarto. Molinaro, con due liberi, riporta avanti Padova ma Centanni impatta subito (49-49). Al secondo giro consecutivo in lunetta Molinaro fa zero su due, incappando poi nel fallo. Dalla linea della carità Negri converte un libero, dei due a disposizione, rimettendo avanti Fabriano (49-50). Un positivo Marchet si procaccia e realizza due liberi importanti ma Fabriano con una bomba fa 51-53. Di prepotenza, nell’azione successiva, Corrado Bianconi appoggia al vetro la parità che dura fino al termine del terzo quarto (53-53).
QUARTO QUARTO In avvio di quarto quarto l’equilibrio perdura per più di un minuto e mezzo prima del canestro di Stanic (53-55). La Virtus non trova il fondo della retina e un doppio fallo tecnico a Corrado Bianconi, con conseguente espulsione, consente a Fabriano di allungare con due tiri liberi e la bomba del più sette firmata Negri (53-60). Molinaro segna il canestro del meno cinque a 7’ dal termine ma Centanni, con un arresto e tiro pulitissimo, convince la panchina neroverde a chiamare time-out. Padova prova a ripartire con il contropiede di Michele Antelli e una palla recuperata in difesa, prima della bomba di Lorenzo Molinaro a metà parziale che vale il meno due. Fabriano colpisce nel pitturato con Bedin (60-64) ma Michele Ferrari, spedito in lunetta, non sbaglia ed è ancora meno due a 4’ 40’’ dalla fine. Sul capovolgimento di fronte il numero 15 di Fabriano, Bedin, fa zero su due dalla lunetta e Andrea Scanzi scocca la bomba del 65-64. I neroverdi tengono in difesa e tornano in lunetta, sempre con Michele Ferrari. Il risultato non cambia, sempre due su due, e Padova avanti di tre lunghezze (67-64). Il Palaberta è una bolgia e Bedin incappa nel fallo in attacco su Antelli. I neroverdi, nonostante due rimbalzi offensivi consecutivi, non capitalizzano. Anche gli ospiti non trovano il fondo della retina e, a 1’ 8’’ dalla fine, Andrea Scanzi va in lunetta sul quinto fallo di Stanic. Due su due e 69-64 con conseguente time-out di Coach Niccolai. Il canestro di Bedin, con fallo subito ma senza libero aggiuntivo, riapre i giochi (69-66). I neroverdi non trovano i punti della staffa e la tripla di Negri a 30’’ dal termine ristabilisce la parità. Coach De Nicolao richiama i suoi per disegnare l’attacco decisivo ma Fabriano difende forte e recupera palla, senza però trovare sulla sirena del quarto quarto il canestro della vittoria (69-69) aprendo così ad altri cinque minuti di battaglia.
TEMPO SUPPLEMENTARE Il tempo supplementare viene inaugurato nel modo migliore dalla bomba dall’angolo di Michele Antelli. Negri riporta i suoi a meno uno ma Michele Antelli scocca subito un’altra bomba capitale (75-71). Fabriano si riavvicina a contatto con una tripla di Gnecchi a 2’ 22’’ dal termine ma Molinaro a rimbalzo d’attacco riporta Padova a più tre (77-74). Centanni in penetrazione risponde a stretto giro e, dall’altra parte, il fallo di Giombini spedisce in lunetta Ferrari. Al totem neroverde non trema la mano, così come a Negri (79-78) a 1’ 20 dalla fine. La Virtus non trova il canestro e un fallo di Cecchinato riporta Negri in lunetta: due su due e 79-80 con 26’’ da giocare. Il tiro del controsorpasso di Molinaro si infrange sul ferro e, sul fallo sistematico, Centanni fa zero su due, con Bedin che arpiona il rimbalzo in attacco consegnando la palla a Centanni che, sempre dalla lunetta, si fa perdonare scrivendo il 79-82 che lascia solo 4’’ da giocare. Dopo l’immediato time-out chiesto dalla panchina, i neroverdi arrivano al tiro con Scanzi che, contrastato energicamente, non trova il bersaglio grosso e Fabriano espugna così il Palaberta.
Civitus Allianz: La super rimonta non basta, sconfitta ad Imola e raggiunta da Ozzano
Virtus Imola – Civitus Allianz Vicenza 80-70 (27-18, 44-30; 62-46).
Virtus Imola: Marco Barattini 22 (2/6, 3/4), Dario Masciarelli 13 (1/3, 2/6), Gioacchino Chiappelli 13 (5/7, 1/2), Jacopo Aglio 12 (4/4, 1/1), Daniel Ohenhen 9 (4/6, 0/0), Francesco Magagnoli 6 (1/1, 1/7), Alessandro Alberti 5 (1/3, 0/1), Marco Morara 0 (0/0, 0/1), Richard ygor Morina 0 (0/0, 0/1), Lorenzo Vannini 0 (0/0, 0/0), Lorenzo Dalpozzo 0 (0/0, 0/0) Tiri liberi: 20 / 29 – Rimbalzi: 38 8 + 30 (Gioacchino Chiappelli 13) – Assist: 18 (Marco Barattini 6)
Civitus Allianz Vicenza: Valerio Cucchiaro 16 (2/5, 4/8), Luca Brambilla 15 (6/7, 0/0), Fabio Bugatti 11 (0/8, 3/7), Stefano Cernivani 9 (1/3, 2/5), Andrea Ambrosetti 7 (1/4, 1/2), Niccolò Lurini 5 (2/4, 0/1), Alessandro Riva 5 (1/3, 1/1), Luca Antonietti 2 (1/5, 0/2), Andrea Pavan 0 (0/0, 0/0), Nicholas Carr 0 (0/0, 0/0), Andrea Campiello 0 (0/0, 0/0), Tommaso Beltrame 0 (0/0, 0/0) Tiri liberi: 9 / 13 – Rimbalzi: 27 9 + 18 (Fabio Bugatti , Niccolò Lurini 5) – Assist: 13 (Niccolò Lurini, Luca Antonietti 3).
Non basta una entusiasmante rimonta nell’ultimo quarto della Civitus Allianz Vicenza, finita sotto di 18 punti, per superare nel suo fortino la Virtus Imola che continua il suo ottimo momento di stagione verso un posto playoff. Negli ultimi due minuti di gara chiudono la contesa Masciarelli e Barattini con due tiri da fuori dopo che la Civitus era arrivata a meno 6 a 6 minuti dalla fine con Cucchiaro (top scorer berico a quota 16) a segno anche lui dall’arco. Il play biancorosso ha dovuto sudare fin dalla palla a due con le lunghe leve di Masciarelli messe in difesa su di lui da coach Zappi che dal suo arrivo in panchina ha trasformato la squadra emiliana.
Imola recupera palloni e trova il fondo della retina da tre contro la difesa a zona schierata da Cilio. Anche sotto canestro Ohenhen segna e subisce fallo: é 12-4 e time out Cilio. Due triploni in fila di capitan Cernivani appena entrato riportano a -3 i berici sul finire per primo periodo. Ci pensano però il play di casa Barattini e Masciarelli col suo arresto e tiro a riprende in mano le redini del gioco. Il capitano di casa Aglio con 5 punti infila e un rovesciato riporta in doppia cifra il vantaggio, Cucchiaro tiene in partita i suoi con un’altra tripla, ma la difesa aggressiva permette di scappare nuovamente a Imola, con Bugatti tenuto a zero punti segnati nella prima metà di gara e 0/8 dal campo.
Il bomber biancorosso scalda la mano nella ripresa con due triple di seguito, mentre dall’altra parte comincia a carburare Chiappelli. Si accende la gara, ma la Civitus continua a faticare a trovare la via del canestro. Alberti segna in entrata il +18 e il caldo pubblico imolese festeggia. Viene zittito da uno schiaccione ad una mano in contropiede sulla sirena del terzo periodo di Brambilla imbeccato da Lurini. La ritrovata energia e la difesa allungata a tutto campo, con anche un’infrazione 8 secondi, permettono in un minuto di ultimo periodo di arrivare a meno 9.
La difesa vicentina si fa più fisica, poi viene fischiato fallo tecnico alla panchina giallonera e Cucchiaro dall’arco fa esplodere la gioia dei tifosi al seguito per un parziale di 5-15 che rimette tutto in gioco. Poi Bugatti da lontano che risponde al gancio di Chiappelli non basta e festeggia la Virtus.
Vicenza, raggiunta da Ozzano in classifica e con Bisceglie alle costole, sabato prossimo alle 20.30 tornerà in casa per il derby con la Rucker San Vendemiano.
MERCATO/ Nelle ore precedenti il match, la società ha comunicato due cessioni. Cessione Brescianini: Giovanni Brescianini, poco impiegato in serie B Nazionale in questa stagione, ha ricevuto una proposta da Pescara in B Interregionale e la società berica ha accolto la richiesta di cessione, provvedendo alla risoluzione del contratto col giocatore classe 2005 che non partirà per la trasferta di Imola.
Terenzi lascia Vicenza: La Civitus Allianz Pallacanestro Vicenza 2012 comunica di aver proceduto alla risoluzione del contratto con Diego Terenzi. Il giocatore, ricevuto l’interessamento della Libertas Livorno – che dichiaratamente punta alla promozione in serie A2 – ha molto insistito per essere liberato e trasferito per cercare di poter dare una svolta importante alla propria carriera.
Il club vicentino non volendo trattenerlo di controvoglia ha trovato l’accordo con la società toscana. Pur delusa dall’atteggiamento del giocatore, la Pall. Vicenza lo ringrazia per l’impegno profuso e gli augura il meglio per il suo futuro.
Sono in corso trattative, tutte peraltro problematiche e complesse, per cercare di portare a Vicenza un nuovo innesto.