IL DERBY

Una grande ed emozionante Virtus vince contro la Rucker
I neroverdi, in un Palaberta gremito, conquistano due punti fondamentali. Gara carica di emozioni

VIRTUS PADOVA – RUCKER SAN VENDEMIANO 73-68

VIRTUS PADOVA: Scanzi 19 (3/8, 4/5), Antelli 14 (1/4, 3/6), Cecchinato 13 (5/6, 1/4), Molinaro 13 (4/7, 1/3), Bianconi 7 (2/5, 1/2), Ferrari 6 (2/3, 0/1), Osellieri 1 (0/4, 0/2), Schiavon n.e., Padovani n.e., Marchet n.e., Ius n.e., Guevarra n.e.

RUCKER SAN VENDEMIANO: Calbini 21 (6/10, 2/6), Cacace 15 (6/10, 1/3), Gatti 12 (3/3, 2/5), Gluditis 8 (1/1, 2/6), Oxilia 5 (1/5, 0/2), Di Emidio 5 (1/2, 1/2), Chiumenti 2 (1/3), Perin 0 (0/1, 0/1), Zacchigna (0/4), Vettori n.e., Dalla Cia n.e.

Arbitri: Giovagnini e Caneva. Note – Parziali: 17-16; 38-32; 56-59. Tiri da due: Virtus Padova 17/37, San Vendemiano 19/35. Tiri da tre: Virtus Padova 10/23, San Vendemiano 8/29. Tiri liberi: Virtus Padova 9/15, San Vendemiano 7/11. Rimbalzi: Virtus Padova 37, San Vendemiano 38. Assist: Virtus Padova 10, San Vendemiano 6

QUI VIRTUS. La Virtus inaugura il girone di ritorno con una bella vittoria contro San Vendemiano, in un Palaberta gremito (nella foto l’esultanza a fine gara), sfoderando una prestazione tutta grinta e carattere e riuscendo a battere i trevigiani, secondi in classifica, con il punteggio finale di 73-68.

Partita vibrante e viva sin dalla palla a due con i neroverdi che tengono testa al roster trevigiano e chiudono avanti all’intervallo (38-32) grazie a una bella prova corale con protagonisti molti interpreti a turno tra Cecchinato (13 punti a fine partita), Antelli e Scanzi che, a suon di triple finalizzano la manovra offensiva padovana. Dopo la pausa lunga la Rucker prova a prendersi l’inerzia con un terzo quarto da 27 punti ma la Virtus resta in scia (56-59) entusiasmando il Palaberta con una bomba siderale di Cecchinato, gli alley oop della premiata ditta Antelli-Molinaro e lo schiaccione di un Molinaro dominante in doppia doppia (13 punti e 12 rimbalzi, nella foto-copertina di Lorenzo Spinella On/Off Production). Gli ultimi infuocati 10’ del match sono da vivere con il fiato sospeso: la Rucker si porta fino a più quattro ma i neroverdi, trascinati da un Antelli da 14 punti e 7 assist e da un Andrea Scanzi on fire da oltre l’arco (19 punti con 4/5 da tre punti), non molla la presa azzannando poi la partita con il gioco da tre punti di Michele Ferrari a 1’ 37’’ dalla fine. La squadra di Coach De Nicolao gestisce il finale mettendo in campo grinta ed energia che si tramutano in grandi difese che bloccano l’attacco dei trevigiani e, con qualche brivido sui liberi della staffa, può esultare sulla sirena festeggiando con la bellissima cornice di pubblico del Palaberta.

L’intervallo del match è stato il momento dell’evento Banca Annia Kit Showcase che ha ufficialmente svelato a tutti i ragazzi, i genitori e i tanti tifosi presenti sulle tribune le nuove divise del settore giovanile neroverde logate Banca Annia. Questa domenica, infatti, gli spalti del Palaberta hanno accolto molti dipendenti della banca di credito cooperativo aderente al gruppo ICCREA oltre al Presidente di Banca Annia, Mario Sarti, e al Direttore Generale di Banca Annia, Andrea Binello, i quali sono stati omaggiati dalla società neroverde con due speciali divise a loro dedicate, oltre a un iconico pallone ricordo a simboleggiare le partnership tra Virtus e Banca Annia.

La voce del Coach : Oggi prima di tutto voglio ringraziare i tifosi che abbiamo veramente sentito in campo al nostro fianco. Ci hanno spinto e sostenuto fino alla vittoria dandoci una grande e fondamentale carica emotiva. La vittoria di oggi è davvero importante, ne avevamo bisogno per ritrovare fiducia e convinzione. Ora dobbiamo continuare su questa strada e dare seguito alla prestazione di stasera. – ha commentato soddisfatto a fine partita il coach della Virtus Padova, Riccardo De Nicolao Tutti i ragazzi sono scesi in campo mettendo la giusta grinta ed energia, tanto in difesa quanto in attacco, che sarà importante replicare già settimana prossima sul campo di Faenza e in tutto il prosieguo del girone di ritorno.”.

La cronaca della partita

PRIMO QUARTO. Sono gli ospiti i primi a trovare punti, da oltre l’arco, ma i neroverdi rispondono con la rubata e il contropiede di Giacomo Cecchinato. Il numero 1 neroverde segna ancora dal gomito e confeziona il primo vantaggio Virtus dopo 3’ di gioco (4-3). Sanve rimette subito la testa avanti con cinque punti consecutivi ma la bomba di Molinaro su assist di Osellieri fa meno uno (7-8). I trevigiani realizzano ancora e i due canestri di Calbini e Gatti, in rapida successione (7-12), consigliano la panchina neroverde a chiamare il primo time out. In uscita dal minuto di sospensione, dopo un paio di azioni infruttuose da ambo i lati, Sanve allunga con Chiumenti. Un positivo Giacomo Cecchinato trova ancora il fondo della retina e, nell’azione successiva, Antelli arma la mano di Scanzi per la bomba che scrive il 12-14. I neroverdi sono aggressivi in difesa ma un appoggio a rimbalzo offensivo di Cacace rimette subito quattro lunghezze di distacco. Michele Antelli infila due liberi e, un paio di azioni dopo, serve in contropiede l’assist per la tripla di Corrado Bianconi che apre così l’ultimo minuto di un vibrante primo quarto con la Virtus avanti di un punto. La Rucker chiama time out per riorganizzare le idee ma non riesce a segnare più e, dopo lo 0/2 in lunetta di Zacchigna, il primo quarto si chiude sul 17-16.

SECONDO QUARTO. Il secondo quarto si apre con due falli consecutivi di Bianconi, costretto a sedersi in panchina, e un canestro di marca Rucker (17-18). Dopo quasi 3’ di gioco i neroverdi si sbloccano con la tripla di Antelli e, a stretto giro, anche Andrea Scanzi punisce da oltre l’arco per il più cinque Virtus (23-18). I ragazzi di Coach De Nicolao sembrano aver preso le redini del gioco ed è ancora una bomba di Michele Antelli (26-18) a far esplodere un Palaberta gremito, obbligando San Vendemiano al time out. Una penetrazione di Calbini ferma l’emorragia per gli ospiti, ma uno scatenato Antelli lancia in contropiede Ferrari che finalizza in reverse. I neroverdi recuperano un altro pallone in difesa e trovano un punto dalla lunetta con l’uno su due di Cecchinato. Sanve risponde con la tripla di Calbini e la risposta di Bianconi danza beffarda sul ferro prima di uscire. Gli ospiti, con una penetrazione lungo la linea di fondo, si riavvicinano nel punteggio (29-25) e, a tre minuti dall’intervallo, Coach De Nicolao richiama i suoi in panchina. Andrea Scanzi da oltre l’arco straccia ancora la retina ma viene subito imitato da Calbini dall’altra parte. Gli ultimi 90’’ si aprono con una bellissima giocata di Giacomo Cecchinato e, dopo un canestro ospite, è ancora Scanzi a realizzare due punti di pregevolissima fattura. La Rucker torna a meno quattro con un’altra penetrazione ma un canestro di potenza di Lorenzo Molinaro a rimbalzo d’attacco chiude le ostilità del secondo quarto mandando la Virtus a riposo sul 38-32.

TERZO QUARTO. San Vendemiano al rientro in campo piazza subito una bomba ma l’asse Antelli-Molinaro confeziona l’alley-oop del più cinque (40-35). Michele Antelli scocca poi la terza bomba della sua serata, su altrettanti tentativi, prima che gli ospiti con sette punti consecutivi, inclusa la tripla di Gluditis, rientrino prepotentemente a contatto (43-42). Coach De Nicolao chiama l’immediato time out ma, al rientro in campo, Gluditis segna ancora, stavolta in area, e Sanve rimette la testa avanti. Una bomba davvero incredibile di Giacomo Cecchinato fa esplodere il Palaberta nuovamente ma Calbini si guadagna e realizza tre liberi. Un altro alley-oop della premiata ditta Antelli-Molinaro, stavolta chiuso in schiacciata, è da spellarsi le mani (48-47). Molinaro inchioda un’altra schiacciata prepotente in area ma, da oltre l’arco, Sanve impatta a quota cinquanta. I neroverdi danno il massimo ma, con quattro punti in fila, Sanve prova ad allungare. Cecchinato realizza un canestro in penetrazione ma Calbini in contropiede rimette quattro lunghezze. In una partita che sale d’intensità e di contatti gli arbitri hanno il loro bel da fare. Bianconi ne mette due in area molto importanti. Di Emidio segna da tre e Bianconi, ancora in penetrazione, risponde riportando la Virtus a meno tre (56-59) a fine terzo quarto.

QUARTO QUARTO. Gli ultimi 10’ si preannunciano infuocati e in avvio di parziale Sanve segna subito da due punti. Federico Osellieri, con un viaggio in lunetta, realizza un punto. Gli ospiti non trovano il fondo della retina per due azioni consecutive ma la Virtus non ne approfitta immediatamente. Quando mancano poco più di 7’ alla fine, Antelli in penetrazione firma il meno due (59-61). Mandato in lunetta Oxilia non sbaglia e riporta a più quattro i suoi. A un canestro di Andrea Scanzi, con un piede sulla linea da tre punti, fa eco l’uno su due ai liberi di Oxilia (61-64) e poi è ancora Scanzi, in penetrazione, a materializzare il canestro del meno uno a metà quarto (63-64). Sanve attacca con ordine e trova nel pitturato altri due punti e, dall’altra parte, Michele Ferrari fa solo uno su due (64-66). A 3’ dalla sirena finale la bomba di Andrea Scanzi riporta avanti i neroverdi (67-66) che, per due azioni, riescono a contenere l’attacco ospite. Il canestro, con fallo subito, di Michele Ferrari manda la Virtus a più tre, poi più quattro con il libero aggiuntivo (70-66) lasciando 1’ 37’’ da giocare. I neroverdi per due volte recuperano palla in difesa e San Vendemiano, con 33’’ sul cronometro, ricorre al fallo sistematico su Michele Antelli. Il play neroverde fa zero su due e, dopo un time out, la Rucker realizza velocemente in area e manda ancora in lunetta Antelli che fa ancora 0/2. A rimbalzo svetta però Molinaro che subisce fallo e non sbaglia dalla lunetta, rimettendo quattro lunghezze (72-68). Con poco più di 20’’ i trevigiani non trovano il bersaglio dalla lunga distanza e l’uno su due ai liberi di Scanzi sancisce la grande vittoria neroverde finale (73-68) facendo esplodere il boato di gioia del Palaberta.

QUI RUCKER. Approccio troppo soft e percentuali carenti da tre costano i due punti ai bianconeri (Calbini 22, Cacace 15 e Gatti 11) che, dopo aver recuperato il divario nel terzo quarto, sbagliano le azioni decisive sul finale. Con Roseto e San Severo sconfitte, sfuma il secondo posto in solitaria. Domenica si torna alla Zoppas Arena per il match con Ozzano.

La voce del coach: “Abbiamo meritatamente perso, non siamo stati capaci di giocare con la giusta durezza contro un avversario che sapevamo avrebbe giocato mettendola sul piano fisico. Se è vero che i passi falsi devono essere accettati, onestamente siamo stati insufficienti sia a livello di attitudine sia per l’incapacità di restare sul nostro piano partita, sapendo che avremmo trovato un avversario che avrebbe giocato una partita “sporca”. Non avremmo dovuto trovarci a rincorrere e abbiamo obiettivamente gestito molto male gli ultimi quattro minuti”.

Impresa Gemini, vittoria con Faenza

Gemini Mestre 77
Blacks Faenza 65
GEMINI MESTRE: Smajlagic 28, Bocconcelli, Mazzucchelli, Pellicano 5, Zinato ne, Morgillo 8, Perin 6, Tibaldo ne, Lenti 11, Caversazio 13, Sebastianelli 6, Zampieri ne. All.: Statua.
BLACKS FAENZA: Galassi 8, Papa 6, Siberna 5, Vico 13, Naccari ne, Poggi 2, Petrucci 4, Aromando 9, Tomasini 2. Pastore 16. All.:Lotesoriere.
ARBITRI: Zancolò e Spinello.
NOTE: parziali 12-17, 30-42, 48-53. Tiri liberi Gemini 13/15 – Blacks Faenza 4/8, da 3 12/24 – 7/31, rimbalzi 37-42.
Ci sono partite che possono svoltare una stagione e che restano nella storia, il successo con Faenza è una di queste. Per capire il valore di questi 2 punti però bisogna inquadrarli bene. La Gemini arriva a questo primo turno del girone di ritorno dopo la brutta sconfitta di Taranto, che ha chiuso un finale di 2023 contrassegnato da tanti infortuni, ed il successo conquistato al Palavega contro Lumezzane che ha aperto il nuovo anno e che, psicologicamente, doveva rappresentare un punto di svolta. Peccato che si arrivi però alla sfida contro Faenza dopo una settimana ancora una volta segnata dalla sfortuna. Si parte con Mazzucchelli praticamente out a causa di un colpo all’inguine subito in allenamento, Caversazio si presenta al Taliercio con il polso sinistro fasciato e praticamente bloccato – è incredibile che Casper abbia giocato e con quale qualità quasi metà partita perché altri suoi colleghi non sarebbero nemmeno scesi in campo nelle sue condizioni – e oltre a questo c’è sempre Bocconcelli che fatica a camminare reduce dall’infortunio alla caviglia, non bastasse Smajlagic ha un problema all’adduttore e non può essere al top. Con queste premesse è logico che nel prepartita, anche nello staff, serpeggi pessimismo anche perché non ci si può nemmeno affidare sull’esperienza in panchina di coach Ciocca, nemmeno lui è della partita ancora in via di guarigione dopo i problemi polmonari, al suo posto tutta la volontà del suo secondo, l’eccezionale Giacomo Statua. Prima del salto a due si parla di gita a Lourdes per tutti i mestrini, per vincere ci si può affidare solo al cuore e al carattere,
prerogative che usciranno imperiose nel terzo e quarto periodo e che produrranno due punti che possono rappresentare psicologicamente e moralmente un macigno per il futuro della stagione della Gemini.
Con queste premesse Jack Statua parte con l’ennesimo quintetto inedito di stagione, Mazzucchelli scende in campo “provando” in guardia, le chiavi del gioco sono affidate a Pellicano che completa il trio dei piccoli con Smajlagic mentre i lunghi sono Lenti e Morgillo (nella foto di Walter Dabalà). Primo quarto con Gemini decisa a vendere cara la pelle, si cerca il gioco da sotto e la manovra per i primi 5′ è fluida e porta ai punti di Lenti e Morgillo vicino a canestro e Smajlagic da fuori, con parziale che dice 12-9 a metà quarto, massimo vantaggio casalingo prodotto da un’entrata di Pellicano. Da là Mestre si impalla e Faenza – roster di tutto rispetto e diretta avversaria per un posto playoff – comincia a graffiare soprattutto grazie allo strapotere al rimbalzo. Mestre perde due possessi e Vico da 3 insieme a Pastore e Tomasini piazzano un parziale di 8-0 con Mestre incapace di trovare la retina nei 4′ finali del quarto e costretta a chiudere il tempino sotto di 5, margine che appare come logica conseguenza di una squadra falcidiata dagli infortuni. Nel secondo quarto Smajlagic cerca di mettersi la squadra sulle spalle, suoi i primi 7 punti del secondo quarto con la bomba che vale il 19-19 dopo 1’45”. Là però Faenza reagisce spinta da Pastore che mette due bombe consecutive cui Mestre risponde con un canestro da sotto di Lenti, ancora Papa colpisce da 3, non bastasse Mestre perde un possesso sanguinoso e Petrucci in contropiede fa 21-30. Serve una scossa, Perin mette una bomba preziosa ma l’inerzia è sempre ospite con Papa che risponde subito. Statua mette in campo Bocconcelli che fatica anche a camminare ma intanto qualche suo compagno può rifiatare, anche Caversazio viene gettato nella mischia perché Faenza sta scappando. Vico da 3 porta avanti i suoi in doppia cifra, Galassi dopo una palla recuperata fa 24-36 con Mestre che sembra sul punto di cedere, costretta a rientrare negli spogliatoi con 12 punti da recuperare, eloquente la smorfia di dolore con cui Caversazio riceve una bottiglia d’acqua durante la pausa, non riesce nemmeno a stringerla per bere, pessime premesse per il futuro del match. Durante la pausa lunga il pessimismo del prepartita per i tifosi diventa consapevolezza che, in queste condizioni, c’è poco da sperare. Sbagliato. Nel terzo quarto Statua presenta un quintetto pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo: Lenti e Caversazio sono i lunghi, Sebastianelli, Smajlagic le guardie, Pellicano forzatamente in cabina di regia. La prima azione del terzo periodo sembra voler confermare che la serata è no, Mestre conquista 2 rimbalzi offensivi ma dei tre tentativi per fare canestro nessuno va a segno. Sul ribaltamento però anche Vico fallisce dall’arco, Smajlagic forza e sbaglia, Siberna la mette sul ferro e poi la svolta. Sebastianelli trova una tripla – fino a là Mestre aveva fatto 3/14 dall’arco, sarà 12/24 alla fine – ed è come una miccia che innesca un incendio. Faenza cerca Aromando da sotto che sbaglia, dall’altra parte ancora Sebastianelli mette un’altra bomba colossale che vale il 36-42, Aromando attacca bene il ferro ma, nel nuovo attacco mestrino, Caversazio segna ancora da 3: 39-44 e gara riaperta. Faenza subisce il colpo e prova a rispondere subito senza successo dalla lunga, Smajlagic adesso ha spazi e li penetra con l’entrata del -3 che costringe Faenza a chiamare minuto. Aromando da sotto viene chiuso, Lenti da fronte canestro mette altri 2 punti che valgono il 43-44. Faenza sbanda, perde palla ma Smajlagic sbaglia il pallone del sorpasso, Pastore da 3 riporta avanti i suoi di 4, margine che dura poco perché Smajlagic vuole il pallone, canestro e fallo ovvero 46-47. Poggi trova due punti importanti, ancora Smajlagic chiede troppo a sé stesso e Siberna fa 46-51. Il momento è delicato, Mestre sbaglia dalla media ma il solito immenso Caversazio trova un rimbalzo offensivo che traduce nel nuovo -3. Poggi sbaglia ma Perin sciupa un possesso, Pastore in entrata segna il 48-53 con cui si chiude il quarto, la gara però è tutta da giocare. Nell’ultimo quarto Statua rimette in campo Mazzucchelli, Smajlagic sarà incontenibile, sua la bomba in apertura di quarto che rimette Mestre a contatto. Pastore sbaglia dall’arco, Morgillo sigla il 53 pari con 8’57” da giocare. Faenza subisce il colpo, Morgillo recupera un pallone in difesa e Perin prima sigla la bomba del sorpasso e poi subisce il fallo in attacco di Faenza, Smajlagic è una furia, sua la bomba del 59-53 da circa 8 metri. Vico da 3 cerca di rimettere i suoi in scia senza riuscirsi, Morgillo invece appoggia il +8 Gemini. Galassi accorcia per i suoi ma Faenza è già in bonus falli, Morgillo fa 2/2 dai liberi ed il margine non cambia, Pastore da 3 riaccende le speranze dei suoi ma il solito monumentale Caversazio risponde subito dall’arco per il 66-58 con 4’51” da giocare. Faenza perde palla, Smajlagic dalla lunetta porta avanti Mestre in doppia cifra, Papa mette un libero ma ormai la Gemini vola. Smajlagic è on fire e piazza la bomba del 71-59 con 3’52” dalla sirena con gara pesantemente indirizzata verso Mestre. Faenza ci prova ancora, Vico mette due liberi, Mestre non trova il canestro ma Faenza non ne approfitta, dall’altra parte invece Caversazio si inventa cadendo una tripla in chiusura di 24”, significa 74-61 con 2’20” alla sirena, è il via libera per l’urlo del Taliercio che gusta il sapore di una vittoria che sembrava impossibile e che sta invece per concretizzarsi. Faenza non ci crede più, gli ultimi 2′ scivolano via in festa, Mestre vince di 12 una partita che sembrava già persa, porta a casa un successo su cui nessuno, dopo i primi due quarti, avrebbe scommesso un euro soprattutto per le condizioni fisiche della squadra. Invece l’impresa è fatta, tutto si può dire di questo gruppo ma non che non abbia cuore.
Aver battuto Faenza in classifica vale “solo” 2 punti in più e confermarsi nelle prossime è d’obbligo, certo è che adesso però si può andare a Vicenza con un nuovo, rinnovato spirito.

Vicenza 2012: Primo squillo in trasferta, sbancata Chieti!

LUX Chieti – Civitus Allianz Vicenza 72-76 (17-24, 33-40; 58-62).

LUX Chieti: Karl joan Lips 22 (6/8, 2/4), Roberto Maggio 16 (1/5, 3/8), Thomas Reale 14 (4/9, 2/6), Leonardo Ciribeni 7 (2/5, 1/4), Alessandro Paesano 7 (2/10, 1/3), Enzo damian Cena 6 (2/5, 0/2), Gabriele Berra 0 (0/1, 0/2), Loris Masciopinto 0 (0/0, 0/0), Simone Gelormini 0 (0/0, 0/0), Roberto Di iorio 0 (0/0, 0/0), Alessandro De sipio 0 (0/0, 0/0) Tiri liberi: 11 / 20 – Rimbalzi: 35 10 + 25 (Alessandro Paesano 8) – Assist: 16 (Karl joan Lips, Leonardo Ciribeni 5)

Civitus Allianz Vicenza: Fabio Bugatti 24 (8/17, 1/6), Valerio Cucchiaro 14 (2/9, 2/3), Alessandro Riva 12 (4/7, 0/1), Niccolò Lurini 11 (5/7, 0/0), Diego Terenzi 10 (3/5, 0/2), Luca Brambilla 5 (2/3, 0/0), Andrea Campiello 0 (0/1, 0/1), Andrea Pavan 0 (0/0, 0/0), Stefano Cernivani 0 (0/0, 0/0), Nicholas Carr 0 (0/0, 0/0), Giovanni Brescianini 0 (0/0, 0/0) Tiri liberi: 19 / 25 – Rimbalzi: 42 9 + 33 (Alessandro Riva 11) – Assist: 16 (Valerio Cucchiaro 6)

Impresa della Civitus Allianz Vicenza che sbanca l’imbattuto campo della Lux Chieti nella prima giornata di ritorno del campionato di serie B Nazionale. Per gli uomini di Cilio è il primo successo lontano dalle mura amiche che sabato prossimo ospiteranno l’acceso derby contro Mestre. Senza Antonietti per la febbre e gli infortunati Ambrosetti e Cernivani, la Civitus manda cinque giocatori in doppia cifra e prevale anche nel controllo dei rimbalzi, tenendo duro negli ultimi tesi minuti finali.

Un fulmineo 4-0 biancorosso fa presagire la buona serata, una partenza convincente con Lurini in quintetto e la mano calda di Bugatti: pareggia Maggio sull’11 pari, ma i ritmi alti e un 0-5 di parziale sul finire del quarto, grazie alle palle recuperate dalla difesa a zona propiziano il +9 ospite.

Il vantaggio Allianz sale in doppia cifra, Riva mostra i muscoli sotto i tabelloni (11 carambole alla fine per lui), poi però il fallo tecnico fischiato ad un nervoso coach Aniello scuote Chieti che alza l’intensità e rientra a -4. Bugatti sale in doppia cifra, mentre dall’altra parte risponde Lips: all’intervallo é +7 Civitus (33-40).

Cucchiaro apre le danze nella ripresa, ma i giochi a due di Paesano e Reale riportano sotto la Lux. Terenzi ridà fiato, Maggio dall’arco sigla il primo vantaggio sul 49-48: la partita si accende ed é punto a punto. Lips alza i giri del suo motore, ci pensano le mani da pianista di Bugatti a suonare la carica per Vicenza che tiene la testa avanti prima del gran finale.

Una ruvida battaglia, a 5 minuti é +5 per Vicenza nonostante lo scatenato neoarrivato Lips. Ultimo minuto da batticuore con Vicenza avanti di 1 lunghezza: capitan Maggio sbaglia il tiro del sorpasso, Cucchiaro dalla lunetta realizza e riporta ad un possesso di distanza le due formazioni. Maggio invece fa 1/2 ai tiri liberi e Bugatti mette il doppio sigillo ancora dalla roulette dei liberi. Suona la sirena ed è grande festa per i berici.