Il campionato di Serie B Old Wild West subirà una vera e propria trasformazione: dando luogo a fine stagione a una nuova B1 o B d’Eccellenza (vi accedono le prime quattro classificate di ogni girone, che anzi disputano i Play Off da cui la prima concorre ad un Concentramento a 4 nazionale con in palio due promozioni in A2 e le squadre che, classificate dal 5° al 12° posto, superano il turno Play Out) ed una categoria inter-regionale. Nel campionato, al via in questo fine settimana, sono ancora cinque le formazioni venete al via. Il neo-promosso Guerriero Ubp (che per quest’avventura su scala nazionale ha ripreso ufficialmente il “brand” Petrarca), di fatto, sostituisce la retrocessa Jesolo.
Proprio la “matricola” e la “big”, ovvero la Rucker Sanve scendono in campo questa sera alle 20.30: i bianconeri di Fabio Volpato ospitando Bergamo al PalaBerta di Montegrotto (loro teatro per le gare interne); la corazzata guidata da Marco Mian (assieme ad Orzinuovi indicata dagli addetti ai lavori come favorita), invece, in quel di Desio.
Sono impegnate tutte in trasferta anche le altre tre venete, che giocano domani: la “veterana” della categoria Antenore Virtus Padova a Lumezzane; mentre viaggi decisamente più lunghi per l’ambiziosa Gemini Mestre (senza il suo totem Bortolin) e per l’Civitus Allianz Vicenza rispettivamente a Capo d’Orlando e Reggio Calabria (questa gara con palla a due alzata alle ore 18.30).
Domenica 2 ottobre alle ore 18 inizia il cammino della rinnovata Civitus Allianz Vicenza in serie B. Teatro dell’esordio sarà la Infodrive Arena, già PalaFantozzi, palasport da da 3500 posti e storica casa dell’Orlandina Capo d’Orlando, una delle principali pretendenti a salire in A2.
Qui Vicenza – La squadra partirà domenica alle 5:45 dal Palaghetto in direzione Aereoporto Marco Polo di Venezia, per salire sul volo verso Palermo. Poi trasferimento in pulmino a Sant’Agata di Militello (Me) per sistemarsi nell’hotel. Il ritorno a Vicenza è fissato per la serata di lunedì. “Noi vogliamo conquistare la B1 – esordisce coach Cilio – non come fanno altre società investendo tanto a livello economico, ma vogliamo arrivarci facendo dei passi ben chiari, meritandoci la B1 sul campo costruendo qualcosa con i giovani”. “A Capo d’Orlando è una di quelle partite considerate impossibili – spiega – ma il fascino di giocare contro una squadra storica come questa è uno stimolo in più e abbiamo una carica in più anche sapendo che nelle prime giornate di campionato può succedere di tutto”. “La settimana scorsa eravamo un po’ stanchi – conclude Cilio – la squadra ha risentito dei carichi di preparazione, questa settimana abbiamo svolto un ottimo lavoro, cercando di trovare un equilibrio tra il recuperare le energie e preparaci bene al debutto”.
Gli avversari – Società della città metropolitana di Messina fondata nel 1978 e arrivata nel 2004 in serie A1, ha visto passare sul suo parquet vicecampioni olimpici come Gianluca Basile, Gianmarco Pozzecco e Matteo Soragna. Nella scorsa stagione è retrocessa in B perdendo i play-out contro la Next Nardò (1-3). Ques’anno è uscita contro la Virtus Ragusa nel secondo turno della Supercoppa di Serie B, ma Capo vuol puntare a tornare subito in A2 e ha allestito un roster con nomi di spessore con coach David Sussi in panchina: Patrick Baldassarre, che torna in terza serie dopo 13 stagioni, il playmaker 40enne Marco Passera, dall’A2 è arrivato anche Sandri, Laganà (fuori per infortunio), Vecerina e Thomas Noah Binelli che torna in Italia dopo l’esperienza Ncaa. Il lungo classe 1999, 205 cm, è figlio d’arte: suo padre Gus è l’ex pivot della Virtus Bologna con cui ha vinto 5 Scudetti, 1 Eurolega ed 1 Coppa delle Coppe, e secondo cestista italiano in assoluto scelto in un draft Nba dopo Dino Meneghin.
Ultimi movimenti di mercato – L’Infodrive Orlandina ha firmato due giorni fa il playmaker Giancarlo Galipò, che torna a casa dopo essere cresciuto nelle giovanili. Sempre in settimana la Riso Scotti Pavia ha messo sotto contratto per la stagione 2022-23 il play-guardia Francesco Oboe che si stava allenando con Vicenza.
Arbitri dell’incontro – Cassiano e Marcelli di Roma
L’ambiente mestrino, invece, è reduce da due serate di grandi emozioni, giovedì e venerdì, per il ritorno sotto la torre di Chuck Jura, classe 1950, il più grande ed emblematico giocatore ad aver mai vestito la casacca mestrina.
Pivot mancino dalla classe sopraffina, quarto miglior marcatore di ogni tempo in serie A con 9870 punti di cui 2646 messi a canestro con Mestre (quasi 39 a partita e non esisteva il tiro da 3!), ancora in possesso del record di miglior rimbalzista e miglior realizzatore per due stagioni consecutive – stagioni 75/76 e successiva quando giocava la Mobilquattro Milano, antagonista dell’Olimpia – classe 1950, Jura è stato protagonista giovedì sera presso l’Hotel ristorante “Ai Pini” di via Miranese della quarta uscita del Consorzio Progetto Mestre dal titolo “Basket Mestre Story”.
Il Consorzio ha forse vissuto la sua serata più simbolica dalla sua fresca nascita – lo scorso dicembre – raccogliendo intorno a Jura una cinquantina di imprenditori amanti del basket e di Mestre che hanno voluto stringersi intorno a Jura facendogli sentire quanto sia ancora amato in città. Jura ha ricambiato l’affetto dimostrandosi cordialissimo nel firmare autografi e mettendosi in posa per le foto di rito, immagini di un mito mai tramontato per chi ama Mestre. Per Jura è stata anche l’occasione per rispolverare una serie di aneddoti legati alla società presieduta dallo scomparso Pieraldo Celada in cui insieme a Jura giocava l’altro statunitense John Brown che, appena sbarcato in Italia e diffidente sulle potenzialità di patron Celada, per convincersi a scendere in campo in un prepartita a cui era arrivato ancora a secco di stipendi, pretese un incasso appena introitato dai botteghini dell’allora stracolmo palasport Taliercio.
Vibrante e ricca di colpi di scena anche la serata del venerdì dedicata dalla società all’incontro fra Jura e quei tifosi che volessero cenare con lui e a cui il tifo mestrino ha risposto presente. Sfoggiando una maglietta d’occasione con la scritta “30 settembre 2022. Lo sceriffo è tornato, io c’ero”, i sostenitori mestrini hanno accolto Jura portandogli regali fra cui un magnum di vino pregiato con l’etichetta da una parte verde (Superga) e una parte rossa (Jesus), ovvero i due sponsor che vestivano la Mestre delle stagioni 1980/81 e quella successiva, campionati in cui Mestre ottenne una promozione in serie A1 e una salvezza.
Ad aumentare ulteriormente il livello emozionale della serata va però sottolineato che hanno voluto abbracciare Jura anche due suoi ex compagni con Franco Arrigoni e Luciano Bosio, a loro volta protagonisti in quella squadra, presenze che hanno ulteriormente scaldato la serata “Ai Pini” nella quale Jura è stato meravigliosamente disponibile con tutti, segno tangibile di come anche a lui Mestre sia rimasta nel cuore.
Tutta la società Gemini Mestre ringrazia Jura per la simpatia e la cordialità dimostrata che lo rendono, oltre che uno straordinario campione nello sport, un uomo esemplare anche nello stile di vita.