Intervista a Nicola Mazzariol (Rucker Academy)

Il punto di vista di Nicola Mazzariol (nella foto Incastro), responsabile tecnico della Rucker Academy, dopo la sospensione dei campionati giovanili in Veneto. 

▪️Purtroppo è arrivato un altro stop dell’attività giovanile. Come valuti questa nuova sospensione?

È un peccato essersi fermati proprio quando, almeno a livello sportivo, stavamo quasi tornando alla normalità. Ma siamo nel clou dell’ondata, è un provvedimento spiacevole ma condivisibile. Per fortuna continuiamo ad allenarci. Speriamo passi in fretta e che si possano ricominciare i campionati.

▪️ Il punto sulle giovanili prima che si fermassero i campionati?

Siamo soddisfatti perché, nonostante lo stop e le difficoltà contingenti, le squadre stanno raggiungendo gli obiettivi prefissati, i ragazzi stanno facendo grossi passi avanti. Questo si è visto anche nelle gare di campionato e nei relativi risultati.

▪️ La Rucker Academy sta progettando nuove iniziative per i prossimi mesi?

Idee ce ne sono parecchie ma ora dobbiamo vivere alla giornata. La priorità adesso è la ripresa dei campionati, quando finalmente potremo allentare le restrizioni saremo pronti a mettere in atto iniziative ulteriori.

▪️ Quali sono gli obiettivi da raggiungere?

Ci sono obiettivi tecnici e fisici sui quali allenatori e preparatori lavorano ogni giorno, e obiettivi mentali. Abbiamo notato in tutte le squadre che, dal punto di vista della mentalità, parecchi aspetti che una volta i ragazzi portavano in palestra quasi in automatico ora invece non sono più così scontati. Di conseguenza, nei nostri allenamenti si lavora anche su concentrazione, determinazione, reazione all’errore, condivisione ecc.

▪️ Dopo due anni difficili, anche a livello organizzativo, il ruolo dei genitori è ancora più importante. Hai un messaggio per loro?

Approfitto per ringraziarli perché i genitori stanno lavorando in sinergia con noi e con grande rispetto dei ruoli. Sto vedendo i giocatori venire volentieri e con continuità in palestra e questo mi fa capire che siamo sulla strada giusta. Penso e spero che le famiglie siano contente che, in questa epoca di incertezza e ansia, i loro ragazzi vivano l’ambiente Rucker come un punto fermo di crescita e vita di gruppo in un luogo sano ed esigente, dove si fa basket in modo professionale e in sicurezza.

Ufficio stampa Rucker Sanve